(Minghui.org) Il sito Minghui ha di recente dato conferma della condanna a tre anni e mezzo di prigione ai danni di un cittadino di Daqing, nella provincia dell’Heilongjiang, con l’accusa di aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista a partire dal 1999. Il suo ricorso non è stato accettato ed è stato anche licenziato dal lavoro.

Wang Yanming, di 54 anni, lavorava come autista presso la raffineria petrolifera n° 10. Ha intrapreso il Falun Gong nel settembre 1997 e attribuisce alla pratica il merito di averlo trasformato in una persona migliore. Da quando la persecuzione è iniziata è stato arrestato, molestato e detenuto molte volte.

Il suo ultimo arresto è avvenuto il 28 giugno dell’anno scorso, mentre si trovava al lavoro. Gli agenti dell’Ufficio sicurezza interna dell’Area di sviluppo ad alta tecnologia hanno affermato che una telecamera di sorveglianza l’aveva ripreso mentre affiggeva dei manifesti autoadesivi del Falun Gong vicino a casa sua. Gli hanno chiesto dove avesse preso il materiale, ma lui si è rifiutato di rispondere ed è stato arrestato.

Poi hanno fatto irruzione in casa sua e confiscato i libri del Falun Gong, diversi segnalibri, sempre del Falun Gong, e alcuni DVD divulgativi. Hanno intimorito i suoi familiari, dicendo che quei materiali erano abbastanza per farlo condannare.

Hanno anche ordinato loro di fare pressione su Wang per farlo smettere di praticare il Falun Gong, ma lui non ha ceduto.

La procura della zona di sviluppo ad alta tecnologia ha approvato il suo arresto il 25 luglio e il caso è stato assegnato al P.M. Yang Jie.

All’udienza presso il tribunale dell’area di sviluppo ad alta tecnologia tenutasi il 25 settembre, non era presente nessuno dei familiari. Non è chiaro se è perché il tribunale non li avesse informati dell’udienza o se non fossero stati autorizzati ad assistervi. Wang è stato condannato a tre anni e mezzo con una multa di 20.000yuan (circa 2.610 euro). Ha presentato ricorso al tribunale intermedio di Daqing, che ha però confermato il verdetto originale l’8 novembre dell’anno scorso.

La dirigenza della raffineria lo ha licenziato il 18 gennaio di quest’anno. Al momento della stesura di questo articolo l’uomo risulta essere ancora recluso presso il secondo centro di detenzione di Daqing.