(Minghui.org) Li Yuchun, di 62 anni, residente ad Haicheng nella provincia del Liaoning, ha subito pesanti maltrattamenti durante l’anno e mezzo di reclusione presso il carcere femminile provinciale.

Era finita in carcere con l’accusa di praticare il Falun Gong, una disciplina spirituale che è perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Le guardie carcerarie hanno ordinato a tre detenute di torturare Li a turno, giorno e notte. Le tre l’hanno picchiata, costretta a stare in piedi per ore e sottoposta ad alimentazione forzata ogni qualvolta iniziava uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione.

L’hanno anche messa in cella d’isolamento, le hanno impedito di lavarsi i denti e il viso, nonché di usare il bagno. Dopo essere rimasta in piedi per ore per molti giorni, gambe e piedi le si sono gonfiati a dismisura, inoltre aveva il corpo completamente ricoperto di lividi per le percosse subite.

Le vicissitudini di Li hanno origine dal suo arresto il 24 luglio del 2022, dopo che è stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong nella vicina città di Anshan, a cui Haicheng fa capo amministrativamente.

Gli agenti che l’hanno arrestata erano della stazione di polizia di Bajiazi nel distretto di Tiexi di Anshan. Hanno fatto irruzione in casa sua e l’hanno portata al centro di detenzione femminile locale. Il tribunale distrettuale di Lishan ad Anshan ha tenuto l’udienza il 25 novembre 2022 e il giudice Wang Tiejie (+86-13898000955, +86-412-2696210) l’ha condannata a un anno e mezzo.

Non si sa quando sia stata trasferita al carcere femminile della provincia del Liaoning. Stando a quanto ha riferito da un informatore, le guardie carcerarie hanno istigato le tre detenute menzionate sopra a torturarla perché si rifiutava di scrivere le dichiarazioni di rinuncia e denuncia nei confronti del Falun Gong.

Persecuzione passata: molti arresti e due anni e nove mesi di lavori forzati

Li lavorava per una ditta di prodotti ittici. Soffriva di molte malattie fra cui un forte mal di schiena, problemi di stomaco, bronchite ed emicranie neurologiche, ma tutte erano scomparse dopo che aveva intrapreso il Falun Gong nel 1996.

Non molto dopo l’inizio della persecuzione, nel 1999, era stata arrestata da agenti della stazione di polizia di Tianshui e detenuta per 15 giorni. Poi era stata arrestata di nuovo nel marzo 2002 da agenti della stazione di polizia di Nantai, che avevano fatto irruzione in casa sua.

Era stata condannata a due anni e mezzo di lavori forzati. La pena è stata poi aumentata di tre mesi.

Le guardie del campo di lavoro di Masanjia hanno portato Li in ospedale e le hanno prelevato del sangue. Le hanno anche fatto delle iniezioni endovena, anche se all’epoca era in salute. Le iniezioni forzate le hanno causato un edema sistemico. Ha iniziato uno sciopero della fame per protesta, ma le guardie del campo l’hanno alimentata forzatamente con cibo addizionato di farmaci sconosciuti.

Quando ha gridato “La Falun Dafa è buona!”, la guardia di turno che indossava stivali di pelle le ha dato un calcio in bocca. I denti le si sono allentati e le è uscito sangue a profusione dalla bocca. La guardia l’ha poi messa in isolamento.

Ogni ottobre Li e altre detenute erano costrette a raccogliere il mais perché poi il campo doveva venderlo e ricavarci un profitto. In seguito si è rifiutata di svolgere lavori pesanti ed è stata messa due volte in isolamento, ogni volta per più di 10 giorni. La cella di isolamento non è riscaldata perciò lei tremava di freddo e le si sono gonfiati anche i piedi.

Dopo che è stata rilasciata dal campo di lavoro forzato, il personale della stazione di polizia di Tianshuie e quello della comunità locale l’hanno frequentemente molestata a casa minacciando anche il marito. A causa dell’intensa paura e stress mentale lui ha iniziato a soffrire di diverse patologie. A un certo punto ha contemplato l’idea del divorzio ed è quasi arrivato ad un punto di rottura.

Degli agenti dell’Ufficio sicurezza interna di Haishang e della Stazione di polizia di Xiaguan l’hanno arrestata il 2 ottobre 2015 e portata nel carcere di Anshan. Il direttore del carcere Sun Lina l’ha personalmente percossa e ha inveito contro di lei per cinque giorni interi. La schiaffeggiava ogni giorno. Aveva gli occhi iniettati di sangue e il viso si è gonfiato. Quando ha iniziato lo sciopero della fame Sun ha ordinato a un drogato di picchiarla selvaggiamente.