(Minghui.org) Il 22 dicembre dello scorso anno una donna di 64 anni residente nella città di Dongning, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata condannata a tre anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina che dal luglio 1999 è perseguitata dal Partito Comunista Cinese. Xiao Hua sta attualmente facendo ricorso contro l’ingiusta condanna.

Il mattino del 19 settembre dello scorso anno, Xiao è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong a un veterano. Gli agenti incaricati hanno ingannato la figlia per indurla a recarsi al Dipartimento di Polizia della città di Dongning, dicendo che avevano bisogno di lei per ritirare gli oggetti personali della madre.

Appena la figlia di Xiao è arrivata, gli agenti l’hanno costretta a condurli nell’abitazione della madre. La polizia ha aperto la porta con la chiave sottratta a Xiao e ha confiscato i libri del Falun Gong e il materiale informativo. In seguito, l’hanno messa in stato di fermo penale e portata al centro di detenzione della città di Mudanjiang. A fine settembre dello scorso anno è stato emesso un mandato d’arresto formale nei suoi confronti.

L’11 ottobre dello stesso anno Xiao aveva un valore di pressione arteriosa sistolica a 210 mmHg (un intervallo normale non superiore a 120) ed è stata ricoverata in un reparto speciale della Scuola di Medicina di Mudanjiang (conosciuta dai locali come l’ospedale della polizia). Nel reparto speciale la sua pressione sanguigna è salita a 230/140 mmHg. La polizia ha cercato di riportarla al centro di detenzione di Mudanjiang, ma ogni volta le è stata negata l’ammissione a causa della persistente ipertensione.

Il 22 dicembre dello scorso anno il tribunale della città di Hailin ha condannato Xiao. Sia la città di Hailin che quella di Dongning sono sotto l’amministrazione della città di Mudanjiang. I dettagli dell’incriminazione, del processo e della sentenza di Xiao sono ancora da chiarire. Inoltre, al momento della stesura di questo articolo, non è chiaro se sia ancora detenuta nell’ospedale della polizia.

Intraprendere il Falun Gong

Xiao soffriva di una serie di patologie, tra cui reumatismi, disturbi allo stomaco, colite, patologie cardiache, patologie renali, anemia, insonnia, nevralgie craniali e spondilosi cervicale. Per quanto riguarda il cuore, la sua patologia era diventata talmente grave che i medici l’avevano dichiarata incurabile.

Nel momento in cui aveva perso la speranza di vivere, un praticante locale del Falun Gong le ha dato una copia dello Zhuan Falun, l’insegnamento principale del Falun Gong. Dopo aver letto il libro per la seconda volta, tutti i suoi sintomi sono scomparsi.

Xiao ha anche imparato a essere una brava persona seguendo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. All’epoca lavorava nella città di Daqing, dell’Heilongjiang, e le sue responsabilità lavorative riguardavano l’acquisto di ingredienti alimentari per la mensa della sua azienda. Nonostante fosse prassi comune per le persone nella sua posizione stipulare accordi con i fornitori di generi alimentari per falsificare gli importi degli acquisti sulle fatture (cioè scrivere sulle fatture importi più alti a scopo di rimborso, mentre in realtà si spendeva meno per tali acquisti), Xiao non lo ha mai fatto, guadagnandosi così il rispetto sia del suo superiore che dei fornitori di generi alimentari.

Dopo l’inizio della persecuzione, Xiao è rimasta ferma nella sua fede e ha sfruttato varie occasioni per dire alla gente che il Falun Gong non è affatto come quello che viene rappresentato nella propaganda d’odio del regime comunista. La donna è stata presa di mira e arrestata più volte.

Nel novembre 2000 Xiao ha inviato una lettera al governo della città di Dongning dove raccontava i benefici che aveva avuto dalla pratica del Falun Gong.

Il governo della città ha consegnato la lettera al Dipartimento di polizia della città di Dongning, che il 30 novembre dello stesso anno ha inviato degli agenti per arrestarla. L’agente Lin Xiaowei l’ha picchiata durante l’interrogatorio, facendole gonfiare il viso. Xiao è stata portata in un centro di detenzione e trattenuta per 72 giorni. Inoltre, prima di essere rilasciata, ha dovuto pagare 4.000 yuan (circa 520 euro).

Nel novembre 2004 l’agente Lin l’ha nuovamente arrestata e trattenuta per 22 giorni. Durante la reclusione è stata picchiata da un detenuto. Lin ha ammesso di averla arrestata per ordine di alti dirigenti.

Il 24 febbraio 2011 Xiao è stata nuovamente arrestata e trattenuta per 10 giorni nel centro di detenzione del fiume Suifen.

Il 9 gennaio 2012 il capo Wang Wei della stazione di polizia della città di Daohe ha arrestato Xiao e altri sei praticanti locali e li ha portati al centro di detenzione di Dongning. Xiao è stata poi condannata a tre anni e costretta ai lavori forzati senza retribuzione fino a 16 ore al giorno nel carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang.

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