(Minghui.org) Ventiquattro anni dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) avviata nel 1999, i praticanti di 44 Paesi il 10 dicembre dello scorso anno, in occasione della Giornata dei diritti umani, hanno presentato un nuovo elenco di colpevoli ai rispettivi governi, e li hanno esortati a ritenere queste persone responsabili della persecuzione del Falun Gong in Cina. I praticanti hanno chiesto ai loro governi di vietare l'ingresso ai responsabili e ai loro familiari e di congelare i loro beni all'estero.

Tra i responsabili elencati c'è Wang Huimei, ex vicepresidente dell’“Associazione cinese anti-culto”.

Informazioni sull'autore del reato

Nome completo dell'autore del reato: Wang (cognome) Huimei (nome) (王慧梅)
Sesso: FemminaPaese: CinaData/anno di nascita: SconosciutoLuogo di nascita: Sconosciuto

Wang Huimei

Titolo o posizione

Wang Huimei è stata vice direttore del Dipartimento di divulgazione scientifica e tecnologica e vice direttore del Dipartimento di organizzazione e risorse umane dell'Associazione cinese per la scienza e la tecnologia (di seguito denominata Associazione per la scienza e la tecnologia). È stata anche vice-segretario generale esecutivo dell'Associazione cinese anti-culto.

Giugno 2015 - aprile 2022: vicepresidente, segretario generale e rappresentante legale dell'Associazione anti-culto cinese.

Reati gravi

L'Associazione Anti-Culto Cinese è stata fondata il 13 novembre 2000 allo scopo di perseguitare il Falun Gong. Come organizzazione non governativa, inoltre, mobilita le risorse umane, materiali e finanziarie della comunità scientifica e tecnologica per contribuire alla persecuzione.

Dalla sua fondazione, l'organizzazione ha svolto numerose attività nazionali e internazionali, tra cui la pianificazione di mostre, seminari, conferenze e simposi, la creazione di siti web e pubblicazioni, nonché la produzione di film e spettacoli televisivi per diffamare il Falun Gong attraverso vari canali.

Un altro nome dell'Associazione anti-culto cinese è “Associazione per la cura della Cina” ed ha divisioni a tutti i livelli in tutte le province, municipalità e regioni autonome.

Wang Huimei ha lavorato per l'Associazione anti-culto cinese per almeno 10 anni ed è stata una dei suoi massimi dirigenti. Viaggia spesso in Cina per “studiare, ispezionare e fare ricerche” per varie campagne contro il Falun Gong.

Supervisione dello sforzo "anti-culto" nelle scuole e università

Wang si è spesso recata nelle università per partecipare alle ispezioni e fornire indicazioni sulle attività anti-culto nei campus.

Il 15 ottobre 2015 Wang, in qualità di segretario generale dell'Associazione cinese anti-culto, insieme a Zhang Hong, vice segretario generale e altri, ha visitato l'Università normale di Zhengzhou per ispezionare il “Centro di ricerca anti-culto”. Du Li, direttore dell'Associazione anticulto della provincia dell’Henan, Zhang Fuqing, segretario del Partito dell'Associazione municipale per la scienza e la tecnologia di Zhengzhou, e Li Zhixian, direttore dell'Ufficio 610 di Zhengzhou, hanno accompagnato Wang nell'ispezione.

Il 23 maggio 2018 Wang, in qualità di vicepresidente e segretario generale dell'Associazione cinese anti-culto, si è recata all'Università Tongji di Shanghai per ispezionare le attività anti-culto della scuola e affermarne i risultati ottenuti. Ma Jinming, vice segretario del Comitato del partito della scuola, ha partecipato all'incontro e ha tenuto un discorso. Hanno partecipato anche i responsabili dell'Ufficio 610 di Shanghai, dell'Associazione anti-culto di Shanghai, del Comitato di partito del distretto di Yangpu, dell'Ufficio 610 del distretto di Yangpu e dell'ufficio di sicurezza della scuola.

Organizzare e sostenere le attività "anti-culto"

Wang ha spesso viaggiato in tutta la Cina per organizzare e partecipare alle attività anti-culto contro il Falun Gong, ha tenuto discorsi come leader del settore, esprimendo il suo sostegno alle attività che diffamano il Falun Gong, e a volte ha fornito indicazioni specifiche per le attività.

Dal 21 al 23 novembre 2013, in qualità di vice-segretario generale esecutivo dell'Associazione cinese anti-culto, ha partecipato alla conferenza nazionale di educazione e condivisione di esperienze anti-culto tenutasi nella città di Hangzhou, nello Zhejiang. Ha espresso la sua approvazione e il suo sostegno a questa attività.

Il 21 agosto 2015 nella città di Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, si è tenuto un seminario sulle esperienze di lavoro e di ricerca anti-culto. Wang è stata invitata a tenere un discorso programmatico in qualità di vicepresidente e segretario generale dell'Associazione cinese anti-culto.

Dal 6 al 7 aprile 2016 nella città di Handan, nella provincia dell’Hebei, si è tenuto un incontro di formazione nazionale per i segretari delle associazioni anti-culto di tutto il Paese. Wang ha partecipato per presentare un rapporto di lavoro e ha tenuto il discorso conclusivo.

Il 15 novembre 2016 Wang e altri si sono recati nella città di Jinan, nella provincia dello Shandong, per indagare sui progressi anti-culto nella zona e ha pienamente “supportato i risultati del lavoro del distretto”.

Il 28 giugno 2017 Wang si è recata a Urumqi, nella regione autonoma dello Xinjiang, per partecipare alla seconda conferenza dei rappresentanti dell'Associazione anti-culto locale. È intervenuta alla riunione per dare “affermazione e sostegno” al lavoro dell'associazione.

Il 10 aprile 2018 nella città di Hangzhou si è tenuta la seconda “Conferenza sul lavoro anti-culto e sulla promozione delle risorse creative anti-culto della provincia dello Zhejiang”. Wang era presente per esprimere il suo sostegno.

Nel maggio 2018 Wang ha visitato la città di Foshan, nella provincia del Guangdong, per guidare il lavoro dell'associazione anti-culto del distretto e ha dato “pieno supporto” ai "risultati" dell'associazione anti-culto distrettuale, affermando che è in prima linea negli sforzi della Cina.

Il 16 dicembre 2019 nella città di Chengdu si è tenuto il “Forum anti culto della Cina occidentale”. Wang ha partecipato all'incontro e ha tenuto il discorso conclusivo.

Il 25 novembre 2020 si è tenuto il “Forum anti-culto della Cina occidentale” nella città di Chongqing. Wang ha partecipato all'incontro e ha tenuto un discorso, esprimendo la sua “approvazione” per l'ampio lavoro svolto dall'Associazione anti-culto locale.

Il 27 novembre 2020 l'Associazione anti culto della provincia del Gansu ha tenuto la sua quarta conferenza di rappresentanza nella città di Lanzhou. Wang era presente per congratularsi e “affermare i risultati del lavoro” dell'associazione.

Il 12 maggio 2021 Wang si è recata nel distretto di Xiaoshan, nella città di Hangzhou, per ispezionare il lavoro anti-culto, ha “apprezzato e supportato” il lavoro dell'associazione distrettuale.

Dal 19 al 20 maggio 2021 Wang ha visitato la Lega di Xing'an, nella Mongolia Interna, per verificare i progressi del lavoro anti-culto e la costruzione delle “Case di cura” (centri di lavaggio del cervello). Ha espresso “alti elogi e complimenti” sul lavoro dell'Associazione anti-culto della Lega.

Il 25 giugno 2021 nella città di Hefei si sono tenute l’assemblea di fondazione e la prima riunione dei soci dell'Associazione provinciale anti-culto dell'Anhui. Wang ha partecipato a entrambe le riunioni per congratularsi con l'associazione, chiedendo di attuare pienamente i requisiti delle “Associazioni anti-culto” a tutti i livelli.

Il lavoro “anti-culto” dei gruppi religiosi affiliati al PCC

Wang ha spesso visitato gruppi religiosi e individui affiliati al PCC, per discutere degli sforzi anti-culto volti a diffamare più efficacemente il Falun Gong e incitare all'odio contro di esso.

L'11 febbraio 2015 ha visitato l'Associazione taoista cinese in qualità di vicepresidente e segretario generale dell'Associazione anti-culto e ha discusso con il personale responsabile. Ha auspicato che le due associazioni in futuro possano collaborare ulteriormente e svolgere attività contro il Falun Gong.

Il 2 dicembre 2015 Wang ha visitato l'Associazione cristiana cinese in qualità di segretario generale dell'Associazione anti-culto cinese, e ha discusso con il personale competente su come i gruppi religiosi possano utilizzare i loro ruoli specifici per svolgere ulteriormente le attività anti-culto.

Il 25 maggio 2017 Wang si è recata alla “base educativa anti-culto” della chiesa cristiana di Jiaojiang nella città di Taizhou e, dopo aver ascoltato un rapporto, ha appoggiato pienamente le attività anti-culto svolte e ha dato suggerimenti specifici per le attività future.

La mattina del 22 maggio 2018 Wang si è recata al Tempio di Dio della città di Shanghai per imparare dall'”esperienza avanzata di lavoro anti-culto” della comunità taoista. Ha analizzato lo sviluppo del lavoro nella città di Shanghai e ha espresso grande apprezzamento per il “lavoro di propaganda anti-culto” della comunità taoista della città di Shanghai.

Nel pomeriggio del 22 maggio 2018, in qualità di segretario generale dell'Associazione cinese anti-culto, ha visitato il Consiglio nazionale cristiano. Ha tenuto sessioni di discussione con i leader dell'associazione e ha incoraggiato i cristiani a svolgere un ruolo attivo nelle campagne “anti-culto”.

Coinvolgimento nei centri di lavaggio del cervello

Il 10 giugno 2014 l'Associazione cinese anti-culto ha tenuto un “Seminario sul ritorno alla società” presso l'Hotel Shuangmenlou della città di Nanjing, nella provincia del Jiangsu, e ha usato la “Casa di cura” (un centro di lavaggio del cervello) come esempio. Wang vi ha partecipato.

Il 21 maggio 2021 Wang si è recata nel distretto di Xihu, nella città di Hangzhou, per partecipare all'attività “abbinare, curare e consolidare” e ha ispezionato il funzionamento di due “case di cura” nel distretto di Xihu. Poi ha tenuto un simposio, ha ascoltato le relazioni e ha specificato i requisiti per i passi successivi.

Secondo i dati disponibili dal sito web Minghui, nel 2020 e 2021, almeno 1.145 praticanti del Falun Gong in Cina sono stati rinchiusi in centri di lavaggio del cervello. Il 21 ottobre 2019 Jiang Qiuying della città di Wuhan è stata arrestata e, dopo 15 giorni di detenzione, è stata portata nel centro di lavaggio del cervello di Yangyuan (noto anche come “centro di cura di Wuchang”). In soli 10 giorni è stata torturata fino alla morte, tant’è che il marito ha dovuto chiamare un'ambulanza per riportarla a casa.