(Minghui.org) Il sito Minghui tempo fa ha pubblicato un articolo sulla condanna a quattro anni di prigione di Gu Chunying, una praticante 60enne residente nella contea di Yanshou, città di Harbin, provincia dell’ Heilongjiang.
Poiché sono pervenute nuove informazioni a riguardo, qui di seguito vi è l’articolo più completo di nuovi dettagli, che descrive la persecuzione subita da Gu a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
La praticante era una guardia forestale vedova. Intorno alla metà di luglio dell’anno scorso aveva parlato del Falun Gong ad un ragazzo. I suoi genitori, dopo averlo saputo, l’hanno denunciata alla polizia. È stata arrestata nella sua abitazione, il 19 luglio dell’anno scorso, da Liu Fengjun, Zheng Dianwen, e Du Yongmei della stazione di polizia Chengbei della contea di Yanshou.
La famiglia di Gu, il 20 dicembre dell’anno scorso, aveva assunto un avvocato di fuori città. L’avvocato è arrivato ad Harbin la sera di quattro giorni dopo e la mattina seguente (25 dicembre), si è recato con i familiari di Gu alla procura distrettuale di Acheng ad Harbin dove ha firmato dei documenti ufficiali per assumere la rappresentanza di Gu. Poi nel pomeriggio le ha fatto visita al secondo centro di detenzione di Harbin.
Il P.M. Li Qian (+86-451-51087019, +86-451-51087028) della procura distrettuale di Acheng ha chiamato l’avvocato di Gu il 27 dicembre dell’anno scorso dicendogli che aveva incriminato Gu quel giorno e che aveva trasferito il caso al tribunale distrettuale. Oltre ad accusarla di aver parlato col ragazzo del Falun Gong, ha citato anche il suo arresto del il 21 luglio del 2022, da parte degli agenti della stazione di polizia della contea di Yanshou, per aver sensibilizzato la gente sulla persecuzione. Per evitare che sua figlia fosse implicata, ha consegnato i suoi due libri del Falun Gong agli agenti quando sono andati a perquisire la casa. Le sono stati dati cinque giorni di detenzione amministrativa per “possesso di libri sul Falun Gong” e “pratica del Falun Gong”. A causa delle misure di controllo della pandemia Covid 19, nel 2022 è stata esentata dallo scontare la pena e rilasciata.
Il 16 gennaio di quest’anno il suo avvocato ha ricevuto una comunicazione in cui si diceva che l’udienza era fissata per il 23 gennaio alle 9:00 e che la procura aveva chiesto quattro anni di detenzione.
L’avvocato è andato al tribunale di Acheng il giorno fissato, ma non ha visto la sua cliente. Solo allora gli è stato detto che si trattava di un’udienza virtuale. In seguito ha appreso che Gu era stata portata con l’inganno a dare il consenso per un’udienza virtuale, senza che le fosse permesso di consultarlo prima.
Il 4 febbraio di quest’anno il tribunale gli ha comunicato che era stata condannata a quattro anni di carcere. Hanno firmato il verdetto i giudici Liu Weiwei (+86-451-51090047), Wang Jinrong, e Chen Yanchun, il cancelliere Zhao Hui, e il P.M. Lyu Ying.
Prima dell’arresto del 2022 e del 2023 Gu era stata arrestata anche nel 2001 per aver fatto appello in difesa del suo diritto di praticare il Faun Gong a Pechino. È stata detenuta a Pechino nell’ufficio di collegamento con Harbin per cinque giorni.
In seguito il capo della polizia locale Li Xifu l’ha riportata di nuovo ad Harbin, dov’è stata detenuta per altri 15 giorni e le sono stati estorti 6.000 yuan (circa 760 euro).
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