(Minghui.org) Ho 67 anni e ho iniziato a coltivare la Falun Dafa prima del 1999 [riferendomi alla persecuzione, iniziata nel luglio 1999]. Negli ultimi 20 anni, indipendentemente da karma di malattia, interferenza delle vecchie forze, persecuzione, dipartita di famigliari o da qualsiasi altra tribolazione, nulla ha fatto vacillare la mia fede nel Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa, e nella Dafa.

Guarigione da un tumore allo stadio terminale

All’inizio di settembre 2012, ho avuto un improvviso flusso di liquido color giallognolo dalla parte inferiore del corpo e ho perso le forze. Alla fine di ottobre, sanguinavo. Mia figlia mi ha costretta ad andare in ospedale, dove mi hanno fatto un’ecografia. Il medico mi ha detto che avevo una cisti e che non era grave. Poi ha voluto parlare da solo con mia figlia.

Appena mi sono alzata, ho avuto un’emorragia ininterrotta e ho visto quello che il medico aveva annotato sulla cartella: un cancro. Sapevo di non avere un tumore e che era un'illusione. Da quando ho iniziato a praticare la Dafa, il Maestro ha purificato il mio corpo. Questa era una persecuzione da parte delle vecchie forze e mi sono rifiutata di riconoscerla.

È passata una settimana da quando l’esame dal patologo aveva evidenziato un cancro alla cervice in stadio avanzato. Il medico aveva prognosticato che avrei potuto vivere solo per altri sei mesi. Tuttavia, mia figlia non me l’ha mai detto. Ha preso il referto ed è andata direttamente all’ospedale provinciale oncologico. Quando il medico ha visto i risultati degli esami, ha detto: “Sembra che possa vivere solo per altri tre mesi. Portatela qui domani e la faremo ricoverare.”

Il giorno dopo siamo andati all’ospedale provinciale oncologico. Il primario mi ha visitata e ha detto: “Deve collaborare con me.” “Collaborare con lei?”, ho pensato. “Solo il Maestro può guarire le mie malattie, nessun altro può farlo. Come potrebbe un umano curare la malattia di un futuro essere divino?” Alla fine, ha deciso di fare prima la chemioterapia e poi, dopo sette giorni, sono stata dimessa. Il medico mi ha detto di tornare dopo due settimane per la radioterapia.

Una volta tornata a casa, ho riflettuto sul problema. Come ho potuto permettere che si manifestasse una tale malattia? Da quando ho iniziato a coltivare nel 1996, non ho mai partecipato agli incontri di studio di gruppo della Fa. Mi sono comportata come una persona comune e non ho coltivato diligentemente. Il Maestro ha protetto me, praticante non all’altezza del ruolo di coltivatore, e ha sopportato la maggior parte delle mie tribolazioni. Ho detto a mia figlia: “Non trattarmi come una paziente. Non comprarmi medicine; non ne ho bisogno. D’ora in poi, studierò di più la Fa e praticherò di più gli esercizi”.

Un giorno, quando mia figlia ha lasciato la sua borsa a casa mia, ho preso la tessera sanitaria e la carta d’identità dalla sua borsa. La mattina seguente è tornata a cercarle. Le ho detto: “Non preoccuparti, li ho io. Non mi sottoporrò a chemioterapia o radioterapia. Ho il Maestro e la Dafa che si prendono cura di me, e guarirò”. Lei ha risposto: “Dopo un solo trattamento chemio, ti sei già sentita molto meglio”. Le ho detto: “Non ha importanza e non ha avuto alcun impatto su di me. È il mio Maestro che mi ha aiutata. I tuoi due zii avevano il cancro e sono stati sottoposti a chemioterapia intensiva, ma sono morti ugualmente.” Con tono deciso ha replicato: “Allora riunisciti col resto dei nostri famigliari. Ma non dire che non ti tratto bene!”

Quando sono arrivati i miei fratelli, anche loro hanno cercato di convincermi, dicendo: “Perché non fai la chemioterapia un’altra volta? Potresti guarire. Guarda, sei già migliorata molto.” Ho risposto: “Non ha niente a che fare con la chemio. È piuttosto perché il mio Maestro si è preso cura di me. Vi prego di stare tranquilli, migliorerò di sicuro”. Una delle mie sorelle ha detto: “Se guarisci senza la chemio, praticherò anch’io la Dafa.” Ho risposto: “Certo! Se starò meglio, anche tutti voi potrete praticare la Dafa e avere fede nelle parole 'La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione, Tolleranza sono buone!’ Se lo fate, sarete benedetti!”

Durante le festività del Capodanno lunare cinese di quell’anno, sono andata a trovare la mia sorella più giovane. Suo marito ha detto: “Gli altri non ci credono, ma io sì. Sei guarita dalla tua malattia grazie alla pratica della Falun Dafa.” In seguito, nessuna delle mie sorelle ha parlato del mio ricovero in ospedale, perché tutte sapevano come fossi guarita.

Sono passati oltre 10 anni. Non ho preso alcun farmaco e mi sono mantenuta in buona salute. Da allora, mi sono unita al gruppo di studio locale della Fa, sono uscita con altri praticanti per chiarire la verità e ho distribuito il materiale informativo.

Uscire dal centro di detenzione con pensieri retti

Nel 2017 alle 8:00 del mattino mio marito, anche lui praticante, si è incontrato con altri praticanti perché volevano inviare pensieri retti per i praticanti detenuti illegalmente dalle autorità. Ma non appena è uscito di casa, è stato arrestato dalla polizia che era in agguato; hanno trovato le chiavi di casa e hanno fatto irruzione nella nostra abitazione. Diversi agenti mi hanno immobilizzata sul divano e un ufficiale ha tirato fuori la fotocopia del mio documento d’identità e ha detto: “Sembri più giovane ora che in questa foto.” “Certamente è diversa, ho risposto. “La foto è stata scattata quando ero malata. Ora che pratico la Dafa sono libera da malattie e mi sento molto bene. Chi pratica la Dafa è giovane e bello. Non dovreste arrestare le brave persone.”

Ho ulteriormente chiarito loro la verità, dicendo: “All’Ospedale Provinciale Oncologico mi è stato diagnosticato un cancro. Mi hanno detto che avrei potuto vivere solo per altri tre mesi. Tuttavia, praticando la coltivazione nella Falun Dafa, sono guarita. Se non avessi praticato la coltivazione, oggi non sarei qui.”

Mi hanno portata alla stazione di polizia e mi hanno tenuta in una piccola stanza. C’era anche mio marito. Alle 17:00 ci hanno portati all’ospedale municipale per un controllo. Prima di partire, l’agente che si occupava del mio caso ha chiesto a mio marito se avesse qualche malattia e lui ha risposto che stava bene. Poi l’agente ha fatto la stessa domanda a me e anch’io ho risposto che stavo bene. Ci hanno portato all’ospedale e poi al centro di detenzione.

Quando siamo arrivati al centro di detenzione, il medico mi ha chiesto quali malattie avessi avuto in precedenza. Gli ho detto: “Ho avuto un cancro alla cervice in stadio avanzato e avevo anche una disfunzione cardiaca e sono stata ricoverata in ospedale. Se non avessi praticato la Dafa, oggi non sarei viva.” Quando gli ufficiali del centro di detenzione l’hanno sentito, si sono rifiutati di ricoverarmi. In quel momento, la pressione sanguigna di mio marito era salita a 220, un valore molto alto, e anche loro si sono rifiutati di ricoverarlo. Hanno chiesto a mio marito di prendere una pillola per la pressione, ma lui ha rifiutato.

L’ufficiale incaricato del mio caso mi ha chiesto se praticassi Verità, Compassione e Tolleranza. Gli ho risposto di sì. Allora mi ha sfidato dicendo: “Lei pratica Verità, Compassione e Tolleranza. Come mai ha mentito?”

Ero stupefatta e confusa. Poi mi è venuto in mente e ho detto: “Mi avete chiesto se ho qualche malattia adesso. Al centro di detenzione mi hanno chiesto se avessi sofferto di qualche malattia in passato. Ho avuto un cancro al collo dell’utero in fase avanzata e problemi cardiaci e sono stata ricoverata in ospedale. Ma ora sono libera da malattie, da quando pratico la Dafa.”

Non hanno potuto dire nulla e ci hanno riportato alla stazione di polizia, dove siamo rimasti anche la notte. Ho chiarito i fatti agli agenti che mi sorvegliavano, dicendo loro che la Falun Dafa insegna alle persone a essere buone seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Ho spiegato che l’auto immolazione di piazza Tiananmen era una messa in scena usata dall’ex leader del Partito Comunista Cinese (PCC), Jiang Zemin, per infamare la Falun Dafa. Ho aggiunto che alcuni funzionari di alto rango che avevano partecipato attivamente alla persecuzione della Falun Dafa, tra cui Bo Xilai e Zhou Yongkang, hanno tutti ricevuto una punizione per i propri crimini. Ho detto che il PCC è corrotto e che il Cielo presto lo eliminerà. Quella sera ho aiutato due agenti a lasciare il PCC.

Il giorno dopo io e mio marito siamo stati riportati all’ospedale della polizia per un controllo, ma al nostro arrivo era chiuso. Una persona ci è venuta incontro e l’ufficiale gli ha detto che io e mio marito eravamo malati e che voleva farci ricoverare. Quella persona ha risposto: “Ma dovete verificare con loro se sono d’accordo o meno, prima di poter decidere.” Si è rivolto a noi e ci ha chiesto se fossimo d’accordo a essere ricoverati, ed entrambi abbiamo risposto che eravamo sani e non volevamo essere ricoverati. Siamo stati riportati al centro di detenzione e trattenuti lì. Il giorno dopo, due uomini dell’ufficio del procuratore distrettuale sono venuti a interrogarmi chiedendo: “Ti dichiari colpevole?” Ho risposto: “No! Non ho mai commesso un reato.” Uno di loro mi ha chiesto in quale anno ho iniziato a praticare la Dafa. Gli ho detto risposto e spiegato come ne avessi tratto beneficio. Ho detto che avevo un tumore al collo dell’utero e come sono guarita. Sono rimasti senza parole. Poi ha chiesto a un altro uomo: “Aprite le manette, a cosa serve tenerla ammanettata?” Dopodiché se ne sono andati. Ho pensato che, dato che avevo fatto la cosa giusta, il Maestro mi aveva aiutata.

Il terzo giorno mi hanno messo le manette e i ceppi ai piedi e mi hanno portata all’Ospedale Provinciale Oncologico per vedere se avessi delle cellule cancerogene. Prima hanno chiamato mia figlia e le hanno detto di far trasferire la mia cartella sanitaria dall’Oncologico. Quando siamo arrivati alla stazione di polizia, mia figlia e i miei fratelli stavano aspettando all’ingresso. Appena scesa dall’auto, mia figlia ha detto che avrei dovuto collaborare con loro. Ho risposto: “Non ho fatto nulla di male. Non è un crimine essere una brava persona seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Ho il Maestro e la Dafa. Non date loro denaro, nemmeno un centesimo”. Ho chiesto a mia figlia di trasferire un po’ di denaro a mio marito, in modo che potesse comprare generi di prima necessità nel centro di detenzione. Ma l’autista ha detto: “È tornato a casa ieri sera.”

Nel pomeriggio sono stata portata all’ospedale oncologico. Mentre avevo le manette e i ceppi ai piedi, i presenti mi guardavano e qualcuno diceva: “Che crimine avrà commesso? Guardatela.” Agli occhi della gente comune apparivo timida e timorosa di perdere la faccia, ma ora non avevo più paura. Ho spiegato agli astanti: “Non ho commesso alcun crimine, né ho violato la legge. Pratico la Falun Dafa e mi attengo ai principi di Verità, Compassione e Tolleranza. MI hanno arrestata solo perché pratico la Falun Dafa. Nel 2012 ho avuto un cancro al collo dell’utero, era allo stadio terminale, ma ora sono guarita.”

Un medico mi ha visitata nell’ambulatorio. Ho detto a tutti i presenti: “Per favore, ricordate queste parole: ‘La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione, Tolleranza sono buone!’ Sono completamente guarita dal cancro. Pronunciate sinceramente queste parole e sarete benedetti, funzionerà!” Nessuno nella stanza ha parlato, compresi gli agenti di polizia.

Dopo essere tornata al centro di detenzione, sono stata trasferita dalla cella 301 alla 303. Prima che arrivassi alla 303, già tutti sapevano che c’era una persona che, da malata di cancro in fase terminale, era guarita praticando la Falun Dafa. Una detenuta ha osservato: “Non ho un’alta opinione di nessuno in questa cella, tranne che di lei (riferendosi a me). È guarita grazie alla pratica della Falun Dafa. È davvero sorprendente!”

Quando ogni sera ci costringevano a guardare la propaganda del PCC, mi concentravo solo sull’invio di pensieri retti. C’erano altri due praticanti e noi tre recitavamo insieme le poesie di Hong Yin. Ogni mattina alle 03:00, inviavo pensieri retti e pensavo tra me e me: ora che sono nel covo oscuro distruggerò i servi oscuri delle vecchie forze e i fantasmi marci.

Ho continuato a inviare pensieri retti ogni giorno. Dopo 14 giorni, dagli altoparlanti hanno annunciato che dovevo fare i bagagli e andarmene. In quel momento noi tre stavamo recitando la Fa e nessuno di noi ha sentito l’annuncio. Una detenuta mi ha detto: “Per favore, fai le valigie e vattene, puoi andare a casa adesso”. All’inizio non ci credevo. Quando ho visto il capo della stazione di polizia, mi ha detto: “Ti ho detto che ti avrei portata qui e l’ho fatto. Se ti dico che ti rilascio, ti rilascio immediatamente”. Ho pensato tra me e me: quello che dici tu non conta, conta solo quello che dice il mio Maestro.

Superare un’altra tribolazione

Alla fine dell’agosto 2022, sono tornata a casa e sono uscita per chiarire i fatti. Non appena sono arrivata all’ingresso di un edificio, due agenti mi hanno presa e portata alla stazione di polizia. Mi hanno chiesto: “Pratichi ancora la [Falun Dafa]?” Ho risposto: “Sì, lo faccio.” Mi hanno ammanettata, legata a una sedia di ferro e mi hanno ordinato di scrivere le dichiarazioni di garanzia. Mi sono rifiutata. Qualsiasi cosa cercassero di farmi fare, mi rifiutavo. Nel profondo di me stessa mi limitavo a inviare pensieri retti e a recitare la Fa. Qualsiasi Fa potessi recitare, l’avrei recitata. Alle 20:00, dopo 11 ore di lotta contro il male, mi hanno rilasciata incondizionatamente. Sapevo che solo con la fede nel Maestro e nella Dafa avrei potuto fare un tale passo avanti in questa prova.

Non potrò mai esprimere abbastanza la mia gratitudine per il Maestro. Solo coltivando sempre più diligentemente posso ripagare il Maestro per avermi salvata.