(Minghui.org) Uno studente universitario che sta scontando una pena di quattro anni e mezzo per la sua pratica del Falun Gong è tenuto in cella d’isolamento da oltre tre mesi, poiché si è rifiutato di rinunciare alla sua fede.

Liu Junhua, di Jiujiang nella provincia del Jiangxi, è stato arrestato nell’agosto del 2022 da Yu Liang e altri agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Lianxi. Al centro di detenzione locale ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Durante la sua reclusione, le autorità hanno molestato continuamente i suoi genitori e minacciato di condannarlo a sette anni. I genitori, entrambi professori universitari ora in pensione, hanno chiesto aiuto all’università di Liu per tirarlo fuori dal carcere, ma invano.

Il 4 aprile dello scorso anno il sito Minghui ha confermato che Liu era stato condannato a cinque mesi dal tribunale della contea di Yongxiu e, quando ha fatto ricorso contro il verdetto, la pena gli è perfino stata aumentata a quattro anni e sei mesi.

Quando a dicembre dell’anno scorso i genitori sono andati a trovarlo di mattina presto al carcere provinciale del Jiangxi a Nanchang, capoluogo di provincia, inizialmente la visita è stata loro negata, perché il figlio era in isolamento. Ma loro hanno insistito per vederlo e alla fine, dopo ben otto ore, le guardie hanno ceduto e concesso la visita.

Sono rimasti sconvolti nel vedere il figlio che camminava a rilento, mentre due persone lo tenevano per le braccia. Era malconcio e le mani non smettevano di tremare. Ha detto che lo avevano messo in isolamento perché non aveva rinunciato al Falun Gong.

Sono andati nuovamente a trovarlo all’inizio di aprile di quest’anno, ma questa volta la visita non è stata concessa, nonostante le loro proteste. Una guardia ha detto che Liu era ancora in isolamento. Loro si sono preoccupati molto perché erano più di tre mesi che il figlio si trovava in isolamento.

Il carcere provinciale del Jiangxi è il penitenziario dove vengono principalmente rinchiusi praticanti maschi del Falun Gong. Quelli che rimangono fermi nella fede nel Falun Gong vengono picchiati, colpiti con i manganelli elettrici, appesi per i polsi, tenuti in isolamento, privati del sonno e costretti a stare in piedi per ore ed ore. Alcuni vengono anche costretti a lavorare senza retribuzione. Almeno cinque praticanti sono morti a causa delle torture subite in quel carcere, inclusi Lan Hu, Yang Pingsheng, Luo Laiyang, Liu Leima e Zhou Chuming.

Informazioni sui perpetratori:

Liu Junping (刘君平), direttore del carcere provinciale del JiangxiGuo Changui (郭昌贵), segretario politico del carcere provinciale del JiangxiQiu You (邱酉), vice direttore del carcere provinciale del Jiangxi

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