(Minghui.org)

Nome: Ren RujieNome cinese: 任茹杰Sesso: FemminaEtà: 74Città: HarbinProvincia: HeilongjiangOccupazione: Impiegata in pensione dell'ufficio postale e delle telecomunicazioniData di morte: Inizio marzo 2024Data dell'ultimo arresto: 9 novembre 2018Luogo di detenzione più recente: Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang

Una donna della città di Harbin, nella provincia dell'Heilongjiang, è diventata incapace di intendere e di volere dopo aver scontato quattro anni per la sua fede nel Falun Gong. Ren Rujie è deceduta all'inizio dello scorso mese di marzo, dopo aver lottato per più di un anno con una salute precaria. Aveva 74 anni.

Ren, impiegata in pensione dell'ufficio postale e delle telecomunicazioni della contea di Tahe, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998. Ha ringraziato questa disciplina per averla aiutata a gestire meglio i conflitti interpersonali e a diventare più gentile.

In seguito, Ren si è trasferita in Russia con il figlio per lavoro e ha smesso di praticare il Falun Gong. Alla fine del 1999, le è stato riscontrato un cancro all'ultimo stadio con gravi complicazioni. Il medico le aveva pronosticato che le rimanevano solo pochi mesi di vita. Non avendo altre possibilità, ha ricominciato a praticare il Falun Gong e si è ripresa.

Nel novembre 2000, Ren si è recata a Pechino per presentare un appello ed è stata arrestata. Ha raccontato alla polizia di essere guarita dal cancro grazie alla pratica del Falun Gong. Gli agenti sono rimasti colpiti dalla sua testimonianza e l'hanno rilasciata.

Nel 2001 Ren è tornata in Russia. Ogni giorno distribuiva del materiale sul Falun Gong e parlava ai turisti cinesi di come il regime comunista perseguitava il Falun Gong. Per otto anni è rimasta lì, finché nel 2009 è stata espulsa. Dopo il suo ritorno ad Harbin, la polizia locale l'ha spesso molestata. Essendo sulla lista nera delle forze dell'ordine, quando prendeva il treno le veniva sempre perquisita la borsa.

Il 9 novembre 2018 Ren è stata nuovamente arrestata durante un controllo della polizia su oltre 100 praticanti. Gli agenti della divisione di sicurezza interna delle ferrovie hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato il computer, la stampante, i libri sul Falun Gong, il bancomat e oltre 10.000 yuan (circa 1.280 euro) in contanti.

Nonostante Ren sia riuscita a fuggire la mattina presto del 10 novembre, la polizia ha installato dispositivi di localizzazione a casa della figlia e della sorella e il 23 novembre l'ha arrestata dopo che all'inizio di giornata aveva fatto una telefonata.

Ren è stata trattenuta presso il secondo centro di detenzione della città di Harbin e il 24 dicembre è stato convalidato il suo arresto. Nel marzo 2019 la polizia ha sottoposto il suo caso alla procura dei trasporti ferroviari di Harbin. Nel maggio 2019, quando è comparsa in tribunale, sia il giudice che il pubblico ministero hanno tentato di costringerla a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. La donna si è rifiutata di obbedire.

Il 7 giugno 2019 Ren è stata condannata a quattro anni di reclusione. Il suo appello è stato respinto dal tribunale intermedio ferroviario. Il 16 luglio è stata trasferita nel carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang.

A causa degli abusi fisici, del disagio mentale e delle cattive condizioni di vita, durante la detenzione Ren ha sviluppato disturbi fisici, ma le autorità si sono rifiutate di concederle la libertà condizionata per motivi di salute e di permettere ai familiari di farle visita, affermando che il motivo era il rifiuto di rinunciare alla sua fede.

Sebbene sia sopravvissuta ai quattro anni di reclusione alla fine del 2022, quando è stata rilasciata, è diventata incapace di intendere e di volere. Non si è mai ripresa e nel marzo scorso è deceduta.

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