(Minghui.org) Saluti, Maestro! Saluti, amici praticanti!

Sono una matricola della Fei Tian College di Middletown. Sono molto grato di far parte di questo ambiente di coltivazione, che mi ha aiutato a trovare le mie carenze e i miei attaccamenti. Vorrei condividere con voi alcune delle mie recenti esperienze.

Eliminare il dubbio

Ero pieno di dubbi e incertezze su quale percorso di studi avrei dovuto intraprendere. In tutti gli anni della scuola superiore ho concentrato gli studi soprattutto sulle materie scientifico-tecnologiche, in modo che le mie domande di ammissione all’università risultassero valide. Ho dubitato dei consigli degli altri quando mi hanno suggerito di iscrivermi alla Fei Tian College di Middletown, perché ritenevo che altre università mi avrebbero dato una preparazione per trovare un buon lavoro. Ho pensato che altri college più famosi, mi avrebbero dato anche un’immagine migliore. Ripensandoci, la mentalità di mettermi in mostra e il mio attaccamento alla reputazione erano talmente forti da accecare il mio giudizio su ciò che è veramente importante e su quale fosse il mio scopo. Il Maestro ci ha avvertiti:

“Coloro che sono attaccati alla fama, praticano una via malvagia, piena di intenti. Una volta ottenuta la fama in questo mondo, è certo che predicheranno bene mentre faranno male, ingannando così la gente e minando la Fa.” (“Ciò che i coltivatori evitano”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Dietro il mio dubbio di frequentare la Fei Tian College di Middletown c’era l’attaccamento alla fama e il desiderio di essere ben considerato. Se ci penso ora, questo era un attaccamento pericoloso che avrebbe potuto farmi deviare dalla retta via e cadere nella coltivazione. Questa consapevolezza ha cambiato la mia prospettiva sulla coltivazione e mi ha ricordato la nostra missione, che è quella di convalidare la Fa e salvare gli esseri senzienti. Quando me ne sono reso conto è stato facile, con la mente lucida capire cosa avrei dovuto fare per aiutare, invece di perseguire interessi superficiali.

Non ero sicuro di quale specializzazione avrei dovuto scegliere. Pensavo di scegliere Scienza dei Dati (Data Science) perché è pratico, avrei trovato un lavoro stabile e avrei potuto vivere comodamente. Non ho mai pensato di essere attaccato al denaro, ma quando ho elaborato questo pensiero, ho capito che non stavo seguendo la Fa (insegnamenti). Ero egoista e calcolatore, volevo solo guadagnare e vivere comodamente. Ero ancora attaccato agli interessi della gente comune e simile al personaggio ‘scaltro’ descritto dal Maestro nello Zhuan Falun.

In quanto coltivatore, dovrei essere in grado di lasciar perdere le cose negative e i benefici materiali, per ottenere il ‘miglioramento dei miei livelli’ ai quali fa riferimento il Maestro nella quarta lezione dello Zhuan Falun. I praticanti nel periodo della rettifica della Fa hanno i loro voti da adempiere. Mi sono reso conto di questo e ho pensato che dovevo studiare di più la Fa per trovare la mia strada, invece di usare la logica umana o gli interessi per decidere.

Mentre riflettevo sul mio percorso di studi e sulle decisioni che avevo preso finora, mi sono reso conto che il Maestro mi aveva preparato la strada. Non è stato un caso che mi sia concentrato sulle materie scientifiche e tecnologiche per tutta la vita e che mi sia avvicinato alla programmazione informatica già al liceo. Mi sono sempre interessato alle arti, ma anche in questo caso non è stato un caso che non sia mai riuscito a studiarle a fondo. Erano solo un hobby.

Tuttavia, dubitavo del mio percorso di apprendimento della scienza dei dati, perché la programmazione non mi piaceva ed era difficile. Spesso imprecavo contro il linguaggio di programmazione e mi chiedevo perché dovessi imparare questa lingua aliena.

Il Maestro ha detto:

“Nella società umana, il voler fare qualcosa oppure no, l’essere contenti o infelici, il provare affetto oppure odio, tutto senza eccezione proviene da queste emozioni. Se non rompete con le emozioni, non sarete in grado di coltivare.” (Quarta Lezione, Zhuan Falun)

Mi sono reso conto che il mio attaccamento al qing (emozione) e alla comodità mi faceva dubitare delle mie decisioni. Le preferenze sono solo nozioni che interferiscono con ciò che dovrei realmente fare. È importante riflettere sulla Fa per capire cosa fare e farlo bene. Attenersi a ciò che piace fare ed evitare ciò che non piace, ostacola la mia coltivazione e la mia meta. Invece di essere attaccato alle emozioni, dovrei fare tutto il possibile per aiutare e dare il meglio di me in qualsiasi cosa faccia.

Mi sono reso conto che trovavo difetti nelle materie insegnate, invece di guardarmi dentro per trovare le mie carenze. C’erano ovvie ragioni per cui alcune materie erano richieste; il professore aveva dedicato molto impegno e la sua attenzione nel preparare il materiale didattico. Come coltivatore, dovrei considerare tutto con compassione, quindi era sbagliato il mio atteggiamento di rifiuto verso una materia, che ritenevo, impegnativa. Ho anche capito che dovrei cercare le cose positive negli altri. Ho finalmente capito che grazie a tutto ciò, avevo una buona opportunità di migliorare e acquisire competenze per aiutare nei progetti della Dafa.

Ero anche invidioso dei miei compagni quando vedevo che ottenevano buoni risultati, mentre io faticavo a capire il contenuto. Ho menzionato il mio attaccamento all’invidia quando studiavo la Fa con mia madre e lei mi ha fatto riflettere sul fatto che i miei compagni di classe potevano aver sofferto nelle loro vite precedenti, per cui adesso poteva essere più facile per loro.

Ho dimenticato che lo stato di ognuno è diverso e non ho considerato quanto potrebbero aver sofferto per ottenere ciò che meritano in questa vita. I miei coetanei sembrano intelligenti e capaci, ma chi sa quanto lavoro e impegno c’è dietro? Ho imparato che quando il lavoro è più impegnativo, dovrei impegnarmi di più invece di guardare all’esterno e confrontarmi con gli altri.

Mi sono reso conto che avevo un altro problema: anche se pratico da più di 7 anni, occasionalmente dubitavo ancora del Maestro e della Fa, perché non sperimentavo o sentivo molte cose a cui il Maestro ha accennato. Era diventata una delle mie più grandi insicurezze e mi ha fatto dubitare di essere un autentico coltivatore e che il Maestro si stesse prendendo cura di me.

Questi dubbi sono anche attaccamenti e affioravano perché non avevo fatto bene in altri aspetti della coltivazione. Studio veramente la Fa o la leggo soltanto? Sono stato esigente con me stesso, ho seguito i requisiti della Fa? Invece di preoccuparmi di come il Maestro mi tratta, dovrei concentrarmi sul coltivare realmente me stesso.

Dimentico ogni cosa che il Maestro ha fatto per me e ciò che la Fa mi ha insegnato: quando me ne ricordo, mi vergogno di aver dubitato della Dafa e del Maestro. Non sarei dove sono se non fosse per il Maestro, ha purificato il mio corpo e ho dimenticato come ci si sente a essere malati.

Davo per scontata la buona salute e ho dimenticato quanto fossi malato prima di praticare, lo ero così tanto che avevo quasi smesso di andare a scuola. Solo questo dimostra quanto il Maestro abbia fatto per me, eppure ho dubitato di Lui.

Il dubbio mi dà una mentalità negativa della coltivazione. Questo forte attaccamento trascina la mia xinxing verso il basso e dimostra che non sto seguendo i principi di Verità, Compassione, Tolleranza. Non mi sono concentrato sul miglioramento di me stesso e non mi sono guardato dentro. Anche se non sono all’altezza in qualche aspetto della mia xinxing, il Maestro ha detto: “… può ancora risollevarsi dopo la caduta e continuare la coltivazione.” (Sesta Lezione, Zhuan Falun). Ho imparato che è importante avere un atteggiamento positivo e continuare a coltivare in accordo agli insegnamenti della Fa.

Coltivare la compassione

Recentemente mi sono reso conto di non aver coltivato la compassione. Chiacchierando con un amico, abbiamo spettegolato su molti episodi accaduti durante gli anni del liceo. All’inizio è stato bello parlare delle cose ordinarie. Dopo un po’, un altro amico, anche lui praticante, ha abbandonato la conversazione perché si sentiva a disagio; in seguito mi ha fatto notare che i praticanti non dovrebbero spettegolare.

Quando ho riflettuto sulla nostra conversazione, ho capito che non ero compassionevole verso gli altri e che mi divertivo a parlare dei loro difetti. Il giorno dopo mi sono svegliato con un mal di gola che è durato una settimana. Questo è stato un chiaro avvertimento del fatto che avessi trascurato la coltivazione della parola e di Shan, la compassione. Ho imparato una lezione preziosa: devo essere esigente verso me stesso, mantenere uno standard elevato ed essere compassionevole verso gli altri.

Riflettendo sul passato ho trovato molti altri episodi che hanno dimostrato la mia mancanza di compassione. Ad esempio non volevo sottolineare i problemi degli altri, compresi quelli dei miei amici e dei miei famigliari. Pensavo che, dal momento che ognuno stava percorrendo il proprio cammino di coltivazione, se gli avessi fatto notare le proprie mancanze, avrei interferito invece di aiutarlo. In realtà nel profondo temevo che le persone si sarebbero risentite per le critiche, quindi mantenevo un comportamento neutro. Ero concentrato su me stesso e volevo solo salvare la faccia. Non avevo compassione per gli altri né cercavo di aiutarli.

Il Maestro ha detto:

“Quando una persona non è in grado di rendersene conto, naturalmente non è sbagliato che glielo facciate notare. Ma quando lo fate, dovete farlo con le migliori intenzioni. Voi state coltivando la compassione, dovete farlo con le migliori intenzioni.” (Insegnare la Fa nella città di Los Angeles)

Ora capisco perché è importante avere un ambiente di coltivazione: ci permette di aiutarci e migliorare insieme. Non dovrei essere indifferente. Dovrei invece coltivare uno stato d’animo compassionevole per poter aiutare gli altri.

Quando ho riflettuto sulla mia mancanza di compassione, mi sono anche reso conto di non aver trattato bene mio padre. Durante la mia infanzia, i miei genitori facevano i turni di notte. Mio padre viaggiava spesso per lavoro e raramente era a casa. Sono cresciuto indipendente dai miei genitori e soprattutto da mio padre. Quando sono andato negli Stati Uniti per frequentare le scuole superiori non ho mai sentito nostalgia di casa.

Quando sono tornato a casa per le vacanze estive, mi sono reso conto che ero indifferente nei confronti dei miei genitori. Mi sono guardato dentro e ho scoperto che provavo risentimento per mio padre e inconsciamente lo giudicavo. Quando me ne sono reso conto, ho sentito di aver fallito terribilmente come coltivatore e come figlio. Mi mancavano la compassione e la tolleranza per mio padre. Non ero affatto filiale. Il risentimento mi ha impedito di vedere quanto i miei genitori abbiano sempre lavorato duramente. Guardavo solo le apparenze e non vedevo le buone intenzioni degli altri, compresi i miei genitori. Il Maestro ci ha insegnato a manifestare gentilezza e trattare gli altri con compassione.

La mia mancanza di compassione ha influenzato anche il modo in cui vedevo gli altri. Ritenevo che alcune persone fossero fastidiose per il loro modo di comportarsi. Mi irritava tutto ciò che dicevano. Di solito rimanevo in silenzio perché pensavo che se non avevo nulla di bello da dire, non avrei dovuto parlare. Anche se riuscivo a controllarmi, ero comunque irritato e di pessimo umore. Pensavo che trattenere le mie opinioni negative e i cattivi pensieri fosse sufficiente, ma il Maestro ci ha insegnato che dobbiamo davvero eliminare l’attaccamento e praticare la compassione.

Il Maestro ha detto:

“Non soltanto non dovete lottare e competere come fa lui, ma non dovete neanche odiarlo. Davvero, non lo dovreste proprio odiare. Quando cominciate a odiarlo, non state forse andando in collera? Non siete riusciti ad avere tolleranza e pazienza. Noi ci sforziamo di seguire i principi “Zhen-Shan-Ren”. Dove sono andate a finire la vostra compassione e la vostra benevolenza?” (Quarta Lezione, Zhuan Falun)

Anche se è difficile liberarsi completamente di questi pensieri negativi, rifletterò di più sulla Fa e mi fermerò ogni volta che questi pensieri e critiche affioreranno. Devo essere esigente con me stesso per migliorare veramente e aderire ai principi Zhen, Shan, Ren (Verità, Compassione, Tolleranza).

Durante il mio primo anno ho imparato molto su di me e ho visto molti dei miei attaccamenti nascosti. Sono molto grato di far parte di questo ambiente che mi ha aiutato a coltivare diligentemente e a vedere ciò che è veramente importante.

Il Maestro mi ha ricordato che tutto è possibile e mi ha aiutato a fugare molti dubbi e preoccupazioni. Spero che tutti possano coltivare diligentemente e migliorare insieme in questo prezioso periodo di tempo. La mia comprensione della Fa è limitata, quindi se ci sono delle lacune o degli errori nella mia condivisione, vi prego di indicarmeli.

Grazie, Maestro! Grazie, amici praticanti!

(Presentato alla Conferenza di condivisione delle esperienze della Falun Dafa della Fei Tian College-Middletown del 2024)