(Minghui.org) Dal 25 al 28 marzo scorso a Canberra, in Australia, i praticanti della Falun Dafa hanno organizzato un evento di quattro giorni che comprendeva una manifestazione, un’attività di sensibilizzazione e la richiesta firme su una petizione. Hanno anche fatto visita ai membri del Parlamento e ad altre organizzazioni, chiedendo al governo australiano di intervenire per fermare la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) in atto da 25 anni, e di salvare i familiari praticanti di residenti australiani perseguitati in Cina.

I praticanti della Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) hanno tenuto una pratica di gruppo davanti al Parlamento esponendo anche degli striscioni. I conducenti dei veicoli di passaggio hanno suonato il clacson per mostrare il loro sostegno.

Hanno raccolto firme agli incroci e nei centri commerciali. Il 28 marzo, 3.300 persone hanno firmato la petizione che chiede di fermare la persecuzione.

Il 27 marzo, i praticanti hanno eseguito gli esercizi davanti alla Capital Hill di Canberra

I praticanti espongono striscioni lungo le strade principali di Canberra

I praticanti parlano con le persone della persecuzione del PCC e raccolgono firme

La persecuzione della Falun Dafa sta calpestando i valori universali

La dottoressa Lucy Zhao, direttrice dell'Associazione australiana della Falun Dafa, ha dichiarato che dal luglio 1999, innumerevoli praticanti sono stati perseguitati, causando oltre 5.000 morti documentati, incarcerazioni e la distruzione delle famiglie di diversi milioni di praticanti. La persecuzione è ancora in corso ed è la più grande tragedia dei diritti umani in Cina".

La dottoressa Lucy Zhao, direttrice dell'Associazione australiana della Falun Dafa, è intervenuta alla manifestazione del 27 marzo

Ha detto: "La persecuzione del Falun Gong da parte del PCC è in realtà una persecuzione dei valori tradizionali cinesi, oltre che una persecuzione del popolo cinese, poiché Verità-Compassione-Tolleranza sono valori universali. Porre fine alla persecuzione del Falun Gong significa aiutare il futuro della Cina".

Ha invitato il governo australiano a imparare dall'Unione Europea: "L'Unione Europea a gennaio ha approvato una risoluzione contro la persecuzione. Anche il governo australiano può approvare una simile risoluzione che può essere usata per esprimere chiaramente l'opposizione del governo e del popolo australiano a questa persecuzione, per sostenere i diritti umani, la libertà di credo e i valori universali".

Diversi praticanti hanno tenuto discorsi durante la manifestazione e hanno spiegato come i loro familiari hanno sofferto e soffrono durante la persecuzione.

Diversi praticanti hanno tenuto discorsi

Donna di 76 anni perseguitata

La signora Chen di Sydney ha raccontato che sua madre, Tan Zezhen, 76 anni, che vive nella città di Beihai, nella provincia di Guangxi è guarita da diverse malattie dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996. Da quando il PCC ha iniziato la persecuzione è stata arrestata cinque volte e la sua casa saccheggiata più di 20. Per due volte è stata incarcerata in campi di lavoro forzato per un totale di tre anni e nove mesi, e detenuta in strutture per il lavaggio del cervello subendo torture brutali e inimmaginabili.

Per aver parlato della persecuzione il 19 dicembre 2020 è stata denunciata alla polizia che ha fatto irruzione a casa sua quello stesso pomeriggio, confiscando i suoi effetti personali.

Chen ha detto: "Mio padre non ha ricevuto alcuna notifica della sua detenzione. I miei familiari e amici non sanno dove si trovi mia madre né quale sia il suo destino. Mio padre ha 80 anni e non ha nessuno che si prenda cura di lui. Ogni giorno siede davanti casa in stato confusionale preoccupato per la sicurezza di mia madre".

Sorella arrestata e marito condannato a otto anni di carcere

La signora Liu, di Sydney, ha raccontato le sofferenze della sua famiglia durante la persecuzione di 24 anni.

Sua sorella Liu Chunxia è stata arrestata il 6 maggio dell’anno scorso, prima che il capo del PCC Xi Jinping partecipasse al vertice sull'Asia centrale a Xi'an, nella provincia dello Shaanxi. Lo scorso dicembre si è tenuta un'udienza, tuttavia è ancora detenuta a Xi'an.

"Mia sorella è un ingegnere e lavorava in un'azienda statale. Per la sua fede nel Falun Gong, nel 2000 è stata imprigionata e detenuta per cinque anni e nel 2017 per altri quattro, trascorrendo i migliori anni della sua vita in prigione".Quando Liu e suo figlio sono fuggiti dalla Cina, il marito praticante Jia Ye è stato imprigionato per otto anni. A causa delle persecuzioni la famiglia è stata divisa e per 20 anni suo figlio ha vissuto separato dal padre.

Il PCC si rifiuta di rilasciare il passaporto, causando una separazione di 20 anni

La signora Zhuang di Sydney ha presentato una petizione al Ministro degli Esteri Penny Wong durante la manifestazione per salvare suo marito, Li Tao. "Poiché mio marito sostiene il suo credo, il Falun Gong, il PCC si è rifiutato di rilasciargli il passaporto. Mia figlia aveva tre anni quando è stata separata dal padre, ora è una studentessa universitaria al primo anno".

La donna ha raccontato che il marito è stato portato con la forza alla stazione di polizia ed è stato sottoposto a un prelievo di sangue: "Sono preoccupata che possa essere stato inserito nel database dei donatori forzati di organi. Ho paura che un giorno possa scomparire"

Nel constatare che il Ministro degli Esteri aveva attivamente salvato una giornalista sino-australiana e portata in Australia, ha detto: "Gli australiani desiderano che ogni madre possa ricongiungersi con la propria famiglia. La speranza si è accesa nella mia mente pensando che forse io non avrei dovuto aspettare così a lungo nel vedere mia figlia ricongiungersi con il padre".

Genitori fuggiti dalla Cina e rimasti in Thailandia per 11 anni

La signora Yang, di Melbourne, ha spiegato che suo padre Yang Naiming, e sua madre Liu Min, sono ritornati in salute dopo aver praticato il Falun Gong. Ma dal 2000 al 2004, sua madre è stata incarcerata quattro volte, tra cui un anno in un campo di lavoro forzato e un anno in una struttura per il lavaggio del cervello. Poiché la polizia li molestava spesso, nel 2013 sono fuggiti dalla Cina in Thailandia e dopo aver chiesto lo status di rifugiati sono rimasti lì per 11 anni.

Yang ha dichiarato: "Come i miei genitori, innumerevoli praticanti sono costretti a separarsi dalle loro famiglie per il loro credo. Oggi mi trovo qui per chiedere aiuto al governo australiano e per invitarlo a porre fine a questa persecuzione che dura da 25 anni".

Cognata condannata a sette anni di carcereZhao di Melbourne ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998. Prima di trasferirsi in Australia nel 2023, è stato arrestato e incarcerato più volte in campi di lavoro e strutture per il lavaggio del cervello.

Ha detto: "La persecuzione in Cina è in corso. Mia cognata Li Xia era un'eccellente dipendente della sua unità lavorativa. Si è presa cura di sua suocera, malata e costretta a letto per dieci anni. È stata arrestata e imprigionata molte volte".

È stata imprigionata nel luglio 2023 e condannata a sette anni di prigione per accuse infondate: "Chiedo al governo australiano di aiutare a salvare la gentile Li Xia e a farla tornare a casa sana e salva".

Insegnante rimane in Thailandia per sette anni

Liang di Sydney ha raccontato che sua sorella Tang Yiwen era un'eccellente insegnante di lingue straniere a Guangzhou, nella provincia del Guangdong. Dopo aver praticato il Falun Gong, la signora Tang è guarita da anni di malattie, tra cui disturbi agli occhi, mal di testa cronici e dolori cervicali.

Tang è stata arrestata in casa nell'agosto 2008 e condannata a due anni di carcere senza un'adeguata procedura legale. In seguito è stata imprigionata per un altro anno.

Liang ha raccontato: "In prigione è stata sottoposta a ogni tipo di tortura".

È stata sequestrata nel febbraio 2014 e detenuta in una struttura per il lavaggio del cervello ed è stata rilasciata dopo aver fatto uno sciopero della fame di 20 giorni per protesta. In seguito ha viaggiato nascondendosi da un luogo all'altro senza documenti.

"Nel novembre 2017 è fuggita in Thailandia dove le è stato riconosciuto lo status di rifugiato dalle Nazioni Unite. Oggi chiedo al primo ministro albanese di aiutare il mio familiare a sfuggire alla persecuzione e chiedo al PCC di fermare tale brutalità".