(Minghui.org) Il 25 aprile, i praticanti hanno organizzato eventi davanti ai consolati cinesi a Tokyo, Osaka, Nagoya, Fukuoka e Sapporo per commemorare l'appello del 25 aprile 1999 e per chiedere la fine della persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) della Falun Dafa (chiamata anche Falun Gong).

Il 25 aprile 1999, circa 10.000 praticanti della Falun Dafa si riunirono pacificamente presso l'Ufficio centrale degli appelli a Pechino per chiedere il rilascio dei praticanti arrestati illegalmente a Tianjin. Inoltre chiesero che le autorità lasciasse loro di praticare il proprio credo senza impedimenti, come garantito dalla Costituzione cinese. Attraverso attività di sensibilizzazione in Giappone, i praticanti hanno voluto sostenere lo spirito dell’appello pacifico lanciato un quarto di secolo fa.

I praticanti del Falun Gong commemorano l'Appello del 25 aprile davanti al consolato cinese a Tokyo

I praticanti riuniti davanti al consolato cinese a Osaka

I praticanti davanti al consolato cinese a Nagoya

I praticanti davanti al consolato cinese a Fukuoka

I praticanti davanti al consolato cinese a Sapporo

I praticanti della Falun Dafa del Giappone centrale hanno organizzato un appello pacifico davanti al consolato cinese a Nagoya dalle 9:00 alle 13:00. Hanno esposto striscioni con le parole “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione e Tolleranza” con le scritte in lingua inglese e cinese. C'erano anche striscioni con riportavano “SOS Stop alla persecuzione della Falun Dafa” e “La Falun Dafa è praticata in tutto il mondo” in caratteri giapponesi.

Considerato che il 25 aprile era un giorno lavorativo, alcuni praticanti, di primo mattino, prima di recarsi al lavoro hanno partecipato a una adunanza pacifica davanti al consolato cinese. Altri si sono recati dopo il lavoro. Alcuni praticanti provenivano addirittura dalla prefettura di Nagano, che dista più di 170 chilometri. Ogni praticante in cuor suo aveva lo stesso desiderio: porre fine alla persecuzione del PCC contro i praticanti della Falun Dafa in Cina.

Il signor Poudel Basanta del Nepal legge informazioni sulla Falun Dafa in un parco vicino al consolato cinese a Tokyo

La signora Elena Albuora dalle Filippine ha detto: “Il prelievo di organi da persone ancora in vita è terrificante”

Il signor Xu, che ha preso parte all'incontro pacifico, ha detto: “La persecuzione va avanti da 25 anni, un lungo e doloroso periodo, e voi sapete che in Cina gli amici praticanti sono ancora reclusi e perseguitati. I loro organi vengono prelevati mentre sono ancora in vita, e per questo non dobbiamo mai stancarci di denunciare al mondo questo terribile supplizio. Ebbene, tutti dovrebbero impegnarsi a chiedere alle brave persone di unirsi per fermare la crudele persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC”.

Il signor Wang Xiyang di Tokyo ha detto che la madre e la moglie soffrivano di gravi patologie che la medicina moderna non poteva curare. Attraverso gli esercizi della Falun Dafa hanno conseguito importanti benefici, e per questo Wang ha deciso di intraprendere lui stesso la pratica. Ha detto: “Prima di iniziare a praticare la Falun Dafa, perdevo facilmente la calma. Al lavoro avevo conflitti con gli altri e anche il mio rapporto con la famiglia era pessimo. Tuttavia, dopo aver iniziato a praticare, la salute e il carattere sono migliorati. Anche il rapporto con la famiglia ne ha beneficiato”.

Ha detto: “Spero si possa porre fine alla persecuzione da parte del PCC perché ha causato un grande problema alla mia famiglia, anche mia madre è stata perseguitata. Spero che un numero maggiore di persone nel mondo possano risvegliare le loro coscienze e dimettersi dal PCC”.

La signora Cong di Fukuoka ha detto: “Dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa nel 2016, la mia vita si è improvvisamente illuminata. Il mio carattere è migliorato e non mi arrabbio più facilmente. Questo giorno di 25 anni fa, il PCC ha utilizzato i soliti metodi per confondere le persone invertendo il bene con il male e diffamare così l'appello dei praticanti della Falun Dafa, inoltre ha affermato che i praticanti avevano affollato tranquillamente Zhongnanhai, il complesso di edifici del governo centrale di Pechino. In questo modo è iniziata la brutale persecuzione che dura da 25 anni senza interruzione. Oggi siamo presenti al consolato cinese a raccontare alla gente la verità sui fatti di Pechino, e porre così la parola fine a questa persecuzione”.