(Minghui.org) La rettifica della Fa si sta avvicinando alla fine. Sono trascorsi 25 anni da quando il 20 luglio 1999 il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare la Falun Dafa. Molti discepoli della Dafa sono stati arrestati, le loro case saccheggiate e sono stati mandati nei campi di lavoro forzato. Alcuni ancora sono stati perseguitati a morte.

Sebbene la situazione continui a essere grave, la grande maggioranza dei praticanti in Cina si è fatta avanti per convalidare la Dafa e salvare gli esseri senzienti. Rischiano la vita per salvare le persone che sono state ingannate dalla propaganda diffamatoria del PCC.

Tuttavia, c’è anche un gruppo di praticanti che, per varie ragioni, rimangono bloccati nelle loro case: osservano e aspettano, incapaci di uscire per farsi avanti in questo momento critico.

Questo è il gruppo che preoccupa di più il Maestro, quindi spero che coloro che si sono già fatti avanti li aiutino. Siamo tutti qui per la Fa. Quando tutto questo è iniziato, abbiamo abbandonato le posizioni nei nostri regni divini per seguire il Maestro sulla Terra e aiutarlo a rettificare la Fa. Dopo aver sopportato enormi tribolazioni, ci siamo finalmente ricongiunti con il Maestro e abbiamo ottenuto la Fa per fornire la salvezza a tutti, poiché siamo tutti la famiglia del Maestro.

Nella mia zona ci sono praticanti che non sono riusciti a farsi avanti. Vorrei riassumere alcuni dei comportamenti tipici di coloro che sono ancora bloccati a casa, nella speranza che questo mio scritto possa attirare la loro attenzione, possano correggersi e mettersi al passo con il ritmo della rettifica della Fa.

Coloro che non adempiono alle loro responsabilità nella rettifica della Fa

Il Maestro ha detto che, prima della persecuzione, in Cina praticavano e studiavano la Dafa 100 milioni di persone. Dopo l’inizio della persecuzione alcuni hanno smesso, e altri sono rimasti a casa. Studiano ancora la Fa e fanno gli esercizi, ma non quello che il Maestro richiede a un discepolo della Dafa.

Negli ultimi 20 anni, hanno tagliato tutti i legami con gli amici praticanti e si limitano a studiare e a fare gli esercizi in casa. Coltivano in questo modo perché hanno paura. Alcuni sono stati perseguitati e detenuti nei campi di lavoro. Dopo essere stati rilasciati, si sono nascosti a casa. Altri non sono mai stati perseguitati, ma sono sempre spaventati dall’eventualità di esserlo. Essi traggono beneficio dalla Dafa e non vogliono rinunciarvi, e in questi ultimi giorni della rettifica della Fa, ancora fanno solo ciò che va a proprio vantaggio e trascurano la loro responsabilità di risvegliare le persone.

Alcuni di loro hanno contatti con un solo altro praticante. Se il Maestro pubblica un nuovo articolo, vanno da quel praticante, prendono l’articolo se ne vanno, e non si sente più parlare di loro.

Spero che possiamo raggiungere questi praticanti e aiutarli! La rettifica della Fa si sta avvicinando alla fine, quindi non perdete questa opportunità! Le persone di cui ogni discepolo della Dafa è responsabile stanno ancora aspettando di essere salvate.

Coloro che non lasciano andare le nozioni umane

I praticanti di età superiore ai 65 anni rappresentano circa il 75% di tutti i praticanti della nostra area. Avevano già più di 50 anni quando hanno iniziato a praticare. La maggior parte di loro ha ormai 70 o 80 anni, alcuni quasi 90. Anche se hanno coltivato per decenni, sono ancora pieni di energia e camminano veloci come i più giovani. Escono ogni giorno per aiutare a sensibilizzare le persone sulla persecuzione, a fare le tre cose che il Maestro ci ha chiesto di fare e a coltivare diligentemente.

Altri praticanti veterani si considerano ‘anziani’ e si auto limitano. Studiano la Fa e fanno gli esercizi quotidianamente, ma non sono in grado di raggiungere gli altri sul sentiero della rettifica della Fa.

Ho discusso con l’amica Xiao su come non dovremmo limitarci a distribuire alcuni materiali informativi per chiarire la verità. Dovremmo uscire per portare la consapevolezza della persecuzione alle persone, faccia a faccia. Xiao ha detto: “Vorrei andare a parlare di persona con la gente, ma sono troppo vecchia per farlo. Non riesco a parlare con gli estranei”. Ho incoraggiato un altra veterana a immaginare che se avesse imparato a usare il computer, avrebbe potuto leggere da sola Minghui. Mi ha risposto: “Sono troppo vecchia per imparare queste cose”.

Il problema dell’“invecchiamento” talvolta si riflette sulla salute fisica delle persone. Anche se alcuni praticanti coltivano da oltre 20 anni, a causa delle loro nozioni ostinate, sono ancora disturbati dal karma di malattia. Alcuni sono addirittura deceduti.

Quando lavoravo in un negozio di alimentari, ho incontrato un uomo anziano che era lì per comprare dei cereali. Sembrava molto informato sull’argomento e mi ha spiegato quale tipo di grano aiutava ad abbassare la glicemia, quale era indicato per l’ipertensione, ecc. Gli ho parlato della Dafa, era entusiasta e mi ha detto: “Anch’io pratico la Falun Dafa. Sono venuto a prendermi cura di mio nipote e sto cercando degli amici praticanti!”.

Sono rimasto sbalordito. “Sei un praticante!”, ho ribattuto. “Perché usi ancora integratori per la pressione sanguigna, la glicemia e il colesterolo?” Mi ha risposto: “Leggo la Fa e faccio gli esercizi tutti i giorni, ma i miei livelli non si abbassano”.

Non solo questi praticanti anziani, ma anche molti di noi, me compreso, studiano ancora la Fa con nozioni umane “immutabili” e “irrinunciabili”. Vogliono solo ottenere qualcosa dalla Fa. Forse la studiano, ma non la assimilano. Non c’è da stupirsi che non ci siano molti cambiamenti nella loro salute fisica o in altre situazioni della loro vita.

Coloro che si sentono compiaciuti dei loro successi

Alcuni praticanti credono di aver dato dei contributi in passato e di avere quindi una certa “anzianità”. Diventano compiacenti, e si adagiano sui risultati ottenuti in passato.

Per esempio, quando è iniziata la persecuzione nel 1999, molti di noi sono andati a distribuire informazioni per convalidare la Dafa. Non importa quanto schiacciante fosse la persecuzione, essa non poteva impedirci di salvare le persone!

Nei primi anni 2000, quando il male era ancora dilagante, io e i miei compagni di pratica uscivamo ogni sera in periferie lontane per distribuire materiale informativo per chiarire la verità. A volte non tornavamo prima del mattino successivo. Invece di sentirci stanchi, eravamo ispirati e pieni di energia.

Negli ultimi anni le cose sono state meno intense, ma alcuni praticanti sembrano aver rallentato la loro coltivazione. Il loro pensiero è: “L’atmosfera tesa del passato non c’è più e ora che il male è molto meno grave, dovrei rilassarmi un po’. Ho fatto molto in passato”.

Quando ho ricordato a una praticante, la zia Wei, che il Maestro nella Fa ha detto che dobbiamo uscire e salvare le persone faccia a faccia e che distribuire materiale ogni giorno non può riuscire a salvare le persone, ha risposto: “Quando la persecuzione era severa in quegli anni ho fatto molte cose”. Lasciando intendere che qualsiasi cosa abbia fatto allora, sarebbe stata sufficiente. Molti praticanti la pensano così. Coloro che la pensano così sembrano contrattare con la Dafa e il Maestro.

Coloro che pensano in questo modo sono ancora poco chiari riguardo alla Fa. Sembrano pensare di aver fatto qualcosa per il Maestro o per la Dafa. Pensano: “Ho fatto davvero tanto. Forse il Maestro non mi lascerà indietro”. È molto probabile che questo tipo di praticante consideri il fare cose come coltivazione, piuttosto che prestare attenzione alla coltivazione del proprio cuore umano.

Il Maestro ci ha detto:

“La Dafa è sempre esistita e si manifesta nel mondo umano per salvare le persone alla fine dei tempi. Serve che gli “esseri umani” facciano qualcosa per la Dafa? È la Dafa che sta salvando gli “esseri umani”! Non sono gli “esseri umani” a fare qualcosa per la Dafa! Nel corso della coltivazione, l’ingiustizia subita da un “essere umano” e la persecuzione del male subita da un “essere umano” sono il modo in cui il Maestro ti protegge e allo stesso tempo si fa carico dei peccati e del karma. Il Maestro non ti deve niente!” (“Stai lontano dal pericolo”)

In gabbia

Limitato dai membri della famiglia

Ci sono ancora molti praticanti la cui libertà è limitata dai loro familiari. Forse perché sono ancora ingannati dalle menzogne del PCC e/o perché i praticanti non hanno chiarito loro abbastanza bene la verità. Chiarire la verità quando si è ancora fortemente attaccati ai sentimenti potrebbe non portare il risultato desiderato.

I familiari sono un gruppo a cui dovremmo tenere ancora di più. Era nostro destino esserne parte! Se non chiariamo correttamente la verità a casa, o se non presentiamo un’immagine positiva dei discepoli della Dafa ai nostri familiari, ciò influirà direttamente sulle tre cose che stiamo cercando di fare e avrà un impatto negativo sulla nostra coltivazione e sulla capacità di salvarli.

In effetti, anche i nostri familiari hanno le loro missioni e responsabilità. Forse sono diventati nostri familiari in primo luogo perché hanno fatto un voto con il Divino per aiutarci ad avere successo nella coltivazione. Se noi non facciamo bene, anche loro non riusciranno a portare a termine le loro missioni.

Limitati da sé stessi

L’altra situazione è completamente diversa. I loro familiari non interferiscono con la loro coltivazione e non la sostengono, ma si auto limitano. Perché? Sono troppo occupati a prendersi cura dei bisogni della famiglia, degli anziani, dei giovani e dei loro affari, e non hanno più tempo per svolgere il proprio dovere di praticanti della Dafa.

Non siamo qui per dirvi di abbandonare le vostre responsabilità a casa. Dobbiamo ancora lavorare e vivere normalmente. Tuttavia, anche quando siamo occupati, non dovremmo dimenticare che il nostro ruolo principale è quello di discepolo della Dafa che assiste il Maestro nella rettifica della Fa. Se ci limitiamo a recitare la ‘parte’ come persona comune e ignoriamo il nostro ruolo di messaggeri venuti nel mondo con la sacra missione di salvare le persone, non stiamo forse mettendo il carro davanti ai buoi?

Il modo migliore per risolvere questo problema è gestire bene il nostro tempo. Sappiamo tutti che il tempo passa più velocemente. Dobbiamo gestire e programmare bene il nostro tempo e non procastinare; sia che si tratti di fare gli esercizi, studiare la Fa, occuparci delle faccende domestiche o lavorare. Per portare a termine i nostri compiti occorrono una mente forte e una salda forza di volontà. Dobbiamo rispettare standard elevati. Un altro grande vantaggio di questo metodo è che elimina efficacemente i nostri attaccamenti alla comodità e alla pigrizia.

Per esempio, ho impostato la sveglia alle 03:55 per alzarmi e fare gli esercizi, e non mi lascio andare dicendo: “Se non riesco ad alzarmi, posso ancora rimediare”. Ci sono altre cose che devo fare durante la giornata, quindi è molto efficace e necessario stabilire uno standard elevato per me stesso.

Organizzare il nostro tempo in modo ragionevole e fare ciò che dobbiamo fare in modo ordinato ogni giorno significa che spesso otterremo il doppio dei risultati con la metà dello sforzo. In questo modo possiamo conformarci al massimo alla società ordinaria. Adempiamo alle nostre responsabilità familiari e non restiamo indietro rispetto ai doveri dei praticanti della Dafa.

Coltivare con pensieri retti

L’altro giorno ho sentito due praticanti parlare. Uno diceva: “La coltivazione non è facile. Ci sono innumerevoli prove da superare ogni giorno e infiniti attaccamenti da eliminare”. L’altro ha risposto: “Lascia che la natura faccia il suo corso. Coltiva fino a dove puoi”.

Nella Fa, il Maestro parla di lasciare che la natura faccia il suo corso, ma la Fa richiede che lasciamo andare i nostri attaccamenti nella misura più ampia possibile. Ciò che dovrebbe essere nostro diventerà naturalmente nostro. Il primo praticante, tuttavia, parlava delle tribolazioni che incontriamo sul nostro cammino di coltivazione, che è un argomento completamente diverso.

Se si lascia che la natura faccia il suo corso, come si fa a eliminare gli attaccamenti? Come si superano le tribolazioni? Se si coltiva passivamente e si perde la volontà di coltivare diligentemente, come si può avere successo nella coltivazione? Dobbiamo mantenere i nostri pensieri retti durante la coltivazione e non lasciare che i pensieri negativi prendano il sopravvento.

Nessun sostituto per la coltivazione

Alcuni praticanti partecipano attivamente allo studio della Fa e agli esercizi, non chiariscono quasi mai la verità di persona, ma sono molto attivi nel sostenere finanziariamente il centro di produzione del materiale informativo. Alcuni di loro hanno un’attività in proprio, altri sono in pensione. I loro contributi hanno avuto un ruolo importante per il regolare funzionamento del centro di produzione materiale, contribuendo così alla salvezza di molti esseri senzienti, il che è un merito incalcolabile.

Tuttavia, dobbiamo ricordare ai praticanti che hanno frainteso la Fa in questo punto, che donare denaro è un bene, ma non sostituisce la coltivazione, l’eliminazione degli attaccamenti e nemmeno le tre cose da fare per salvare le persone. Alcuni praticanti ritengono di aver fatto abbastanza dopo aver donato denaro a un centro di produzione dei materiali informativi. Eppure non escono mai a distribuirlo per salvare le persone, e nemmeno vanno a salvare le persone faccia a faccia.

Questo è il loro pensiero: “Se non esco per salvare le persone, potrei essere lasciato indietro quando la Fa rettifica il mondo umano. Se esco, potrei mettermi in pericolo. Lasciatemi donare un po’ di denaro che possa essere considerato un mio merito”.

Pensano che il Giusto Frutto possa essere acquistato? Anche se questo genere di praticanti sono pochi, voglio ricordare loro che questa mentalità è sbagliata.

Attenzione alla ricerca delle comodità

Fin dai tempi antichi, nel mondo della coltivazione si ritiene che la comodità sia il più grande nemico dei coltivatori. Un detto recita che la comodità è più pericolosa del vino velenoso. Come coltivatori, dobbiamo ricordarlo perché dobbiamo sopportare difficoltà nella coltivazione. Se non sopportiamo le difficoltà, il nostro karma non può essere eliminato. Se il nostro karma non viene eliminato, come potremo raggiungere il Compimento?

D’altra parte, noi che oggi coltiviamo nella Dafa abbiamo condizioni innumerevoli volte migliori degli antichi, in termini di condizioni naturali e materiali. Si può dire che, rispetto ai tempi antichi, pratichiamo in un ambiente confortevole e non soffriamo affatto. Le difficoltà che sopportiamo sono solo il dolore di studiare la Fa, fare gli esercizi ed eliminare ogni giorno gli attaccamenti.

Anche nella mia coltivazione non ho ancora eliminato completamente la ricerca della comodità, e questo influisce sul mio stato di coltivazione. Mi sento compiaciuto quando ottengo qualcosa. Sono consapevole che è l’attaccamento alla comodità a giocare un ruolo importante. Coloro che ancora indulgono nell’attaccamento alla comodità devono rendersi conto che essa può distruggere la volontà di progredire di un praticante.

Osservazioni conclusive

Le situazioni descritte, dove i praticanti sono bloccati a casa e incapaci di fare un passo avanti, sono in definitiva un effetto collaterale della paura. È la manifestazione dell’egoismo della vecchia natura dell’universo. Dobbiamo rinunciarvi. La rettifica della Fa del Maestro sta per finire. Se non eliminiamo la paura e l’egoismo il prima possibile perderemo quest’opportunità eterna.

Il Maestro ha detto:

“Per dirla più chiaramente, che genere di essere merita di essere salvato dalla Grande Legge del cosmo? Quell’essere che viene salvato, può realizzare solo il suo Compimento personale? Allora, chi sono gli esseri che meritano di essere discepoli della Dafa? Pensate che lo meritino quella gente che si nasconde nelle proprie case per “studiare la Fa”? O quelli che vogliono solo ottenere dalla Dafa, ma non sono disposti a dare per la Dafa?” (“La mia versione della bacchettata della sveglia”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento III)

“La paura porta una persona a fare le cose sbagliate, la paura può portare una persona a perdere un’opportunità predestinata. La paura è una prova fatale per un essere umano in viaggio verso la divinità.” (“Superare la prova fartale”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento III)

Da quando è iniziata la persecuzione, non ho mai nascosto intenzionalmente la mia identità di discepolo della Dafa. Perché dovrei? È un onore essere un discepolo della Dafa. Persino gli Dei nei Cieli ci invidiano.

Non dovremmo nascondere la paura. Coprirla significa alimentarla. Non abbiamo fatto nulla di sbagliato. Coltiviamo la Dafa in modo dignitoso. Che cosa otteniamo? La sconfinata Dafa cosmica! Siamo l’invidia dell’intero cosmo.

Non dovremmo diventare negativi e nasconderci in casa quando incontriamo delle difficoltà. Ricordiamo ancora quanto abbiamo beneficiato della Dafa, mentalmente e fisicamente? Come possiamo essere ingrati ora che ne abbiamo beneficiato? La Dafa ci ha concesso un corpo sano, una famiglia felice e un ambiente di coltivazione conveniente. Per quale scopo? Non è forse perché possiamo assistere il Maestro nella rettifica della Fa e arrivare al Compimento?

Vedendo che il male continua a perseguitare senza scrupoli gli esseri senzienti, come possiamo non essere preoccupati? Come possiamo ancora nasconderci in casa e leggere solo la Fa e fare gli esercizi? Come possiamo essere così spietati e non salvare gli altri quando possono essere salvati?

Il tempo che il Maestro ci lascia è limitato. Misuriamoci con gli insegnamenti della Fa e cerchiamo dentro di noi gli attaccamenti umani non ancora eliminati. Percorriamo bene il rimanente sentiero della rettifica della Fa!

Questa è la mia comprensione al mio livello. Vi prego gentilmente di farmi notare tutto ciò che è inappropriato.

Grazie, Maestro!

Grazie, amici praticanti!