(Minghui.org) Il 10 aprile scorso Zhang Yueqin, di 78 anni della città di Tangshan, è morta per le lesioni causate dalle torture subite durante i due periodi di detenzione, da luglio 2008 a luglio 2013, e da aprile 2017 a ottobre 2020. La donna è stata perseguitata per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Zhang Yueqin
Zhang è stata brutalmente torturata durante entrambi i periodi di reclusione. Nell'ottobre 2020, dopo essere stata rilasciata dal secondo periodo di detenzione, ha raccontato alla sua famiglia ciò che aveva subito. I familiari hanno notato che le gambe le tremavano involontariamente e aveva difficoltà a formulare delle frasi. Ha raccontato che le guardie del carcere femminile della provincia dell’Hebei mettevano nel suo cibo farmaci sconosciuti, e durante gli ultimi anni ha avuto molte difficoltà a mantenere la propria saluta mentale. Aveva anche difficoltà a mangiare, spesso vomitava e ha perso peso velocemente.
Un’altra praticante del Falun Gong che era stata imprigionata insieme a Zhang ha appreso la notizia della sua morte avvenuta il 10 aprile scorso. La donna ha raccontato come gli abusi subiti in carcere abbiano rovinato la sua salute. Di seguito riportiamo il racconto personale della praticante.
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Ho incontrato per la prima volta Zhang Yueqin intorno al 2010 o al 2011, eravamo entrambe detenute nella divisione sei della prigione femminile della provincia dell’Hebei per la nostra fede nel Falun Gong. All'epoca aveva già 60 anni, ma la sua pelle era delicata e luminosa, era in buona salute, energica e camminava normalmente. Ogni volta che ci veniva ordinato di fare delle faccende lei si offriva sempre volontaria, le faceva bene e velocemente. Ben presto si è conquistata il rispetto e l'affetto di tutti, era anche educata e sempre sorridente.
Un’estate le guardie carcerarie ci hanno ordinato di lavorare senza poter riposare. Un giorno Zhang si è sdraiata sul pavimento per fare un pisolino, ma una guardia l’ha rimproverata. La praticante ha risposto che tutti avevano il diritto di riposare secondo le regole del carcere, e la guardia è andata via stizzita.
In seguito, il carcere ha istituito un gruppo di gestione rigorosa che prendeva di mira le praticanti del Falun Gong. Zhang è stata messa in cella di isolamento e non l’ho più vista, né ho sentito parlare di lei per diversi mesi.
Quando finalmente ho rivisto Zhang dopo che era stata fatta uscire dall'isolamento sono rimasta scioccata nel vedere una persona completamente diversa. Era catatonica e sembrava spenta e stordita, non sorrideva più e non rispondeva quando cercavo di parlarle. Mi ha fatto male al cuore vedere quanto era fragile, magra e solitaria.
In seguito, ho appreso da una detenuta che sorvegliava Wu Hongxia che le detenute Zhou Anshu e Li Na avevano ricevuto istruzioni di schiaffeggiare Zhang e di pungerla con degli aghi mentre era detenuta in cella di isolamento. Zhou mi ha detto in seguito che: “Wu ci ha ordinato di picchiare Zhang e noi non abbiamo avuto altra scelta che farlo”.
Zhou ha anche rivelato che, quando era il suo turno di sorvegliare Zhang le guardie l'hanno privata del sonno per quattro notti di fila, la donna ha perso conoscenza e Zhou ha assistito terrorizzata all'accaduto.
In seguito, le guardie hanno definito Zhang “malata di mente”, anch'io ho sperimentato varie forme di tortura e sono stata sul punto di morire alcune volte. Quando mi è stato ordinato ripetutamente di rinunciare alla mia fede più volte ho avuto la sensazione di essere quasi impazzita; è più facile descrivere le punizioni corporali, ma il tormento mentale che i praticanti del Falun Gong subiscono è inconcepibile, solo chi lo ha sperimentato può capire l'intensa pressione e la profonda agonia che comporta.La notizia della scomparsa di Zhang mi ha ricordato il suo aspetto quando l'ho conosciuta; è triste che una donna così allegra e gentile sia morta per mano del Partito Comunista Cinese.
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Categoria: Sevizie sulle donne
