(Minghui.org) Tre residenti della città di Liaoyuan sono state recentemente condannate al carcere per la loro fede nel Falun Gong: Gu Jiumei, di 53 anni, e Liang Guijuan, di 47, sono state condannate a sette anni ciascuna, mentre Zhang Shufen, di 62 anni, a tre anni.

Il 17 ottobre dello scorso anno le tre praticanti sono state arrestate dagli agenti della stazione di polizia di Taian. Liang è stata arrestata sul posto di lavoro, il deposito di grano di Weijin, mentre Gu è stata indotta con l’inganno a recarsi al suo precedente posto di lavoro, l’agenzia immobiliare di Yugui, ed è stata arrestata. Zhang è stata sequestrata nel suo appartamento in affitto nella contea di Dongfeng, un mese dopo essersi trasferita lì per evitare i continui controlli della polizia. Il suo arresto ha lasciato il marito, costretto a letto, in una situazione disperata.

Il 26 marzo ila tribunale distrettuale di Longshan ha tenuto un'udienza sul loro caso congiunto e le ha condannate il 16 aprile.

Prima dell'ultima condanna tutte e tre le praticanti sono state ripetutamente prese di mira negli ultimi 25 anni per la loro fede.

Il precedente mandato di un anno di Gu nel campo di lavoro

Nel novembre 1998 Gu, originaria della contea di Dongliao, nella provincia dello Jilin, ha iniziato a praticare il Falun Gong e la sua malattia cardiaca, la sciatica e altre patologie sono presto scomparse.

Intorno alle 18:00 del 18 gennaio 2008 Gu è stata arrestata a casa dagli agenti della stazione di polizia del distretto di Weijin. La sua casa è stata messa a soqquadro, e lei è stata poi portata al centro di detenzione della città di Liaoyuan, dove gli agenti di polizia l'hanno interrogata a turno. Il quinto giorno è stata rinchiusa nel campo di lavoro forzato femminile di Heizuizi per scontare una pena di un anno, dove è stata costretta a lavorare senza retribuzione e sottoposta a vari metodi di tortura.

Un pomeriggio di fine aprile 2009 la guardia Jia Hongyan ha schiaffeggiato più volte Gu perché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong. Il suo viso si è gonfiato, ma Jia ha continuato a colpirla con un manganello elettrico per oltre un'ora.

Il periodo di detenzione di Gu è stato prorogato di 28 giorni, poiché è rimasta ferma nella sua fede nel Falun Gong. Dopo essere stata rilasciata il 16 febbraio 2009, la polizia e gli agenti del Comitato per gli Affari Politici e Legali hanno continuato a perseguitarla ogni anno, facendo vivere la sua famiglia nella paura.

Il 19 novembre 2014 Gu è stata nuovamente arrestata, dopo essere stata denunciata per aver studiato i libri del Falun Gong con un altro praticante a casa. Tutti i suoi libri sul Falun Gong sono stati confiscati, è stata interrogata alla stazione di polizia e la sera è stata portata al centro di detenzione della città di Liaoyuan per scontare una detenzione di 10 giorni.

Persecuzione di Zhang imprigionata in un campo di lavoro

Nell’ottobre 1999 Zhang ha iniziato a praticare il Falun Gong e si è ripresa da un grave problema cardiaco, è stata arrestata più volte e la sua casa è stata saccheggiata, inoltre le è stato sospeso lo stipendio. Durante una detenzione è stata immobilizzata sulla panca della tigre, sottoposta a scosse elettriche e ad alimentazione forzata. Mentre stava scontando una pena in un campo di lavoro è stata costretta a lavorare senza retribuzione e privata del sonno per non aver rinunciato al Falun Gong.

Il 5 giugno 2019 Zhang è stata nuovamente arrestata per aver parlato del Falun Gong alla gente. Il 17 ottobre 2019 è stata condannata a un anno e mezzo dal tribunale del distretto di Longshan e portata nel carcere femminile della provincia dello Jilin il 5 novembre. É stata rilasciata nell'aprile 2021.

Liang è stata ripetutamente molestata

Il 3 settembre 2016 Liang è stata arrestata e la sua casa è stata saccheggiata il 20 settembre 2022 (prima del 20° Congresso del Partito comunista). Il suo capo l'ha molestata mentre lavorava. Anche suo marito, che non pratica il Falun Gong, è stato molestato dagli operatori della comunità locale e il 27 ottobre 2022 ha ricevuto un'altra telefonata dalla polizia che gli chiedeva il numero telefonico della moglie.

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