(Minghui.org) Si è di recente appreso che un 53enne residente a Qionghai nella provincia dell’Hainan è stato condannato a sei anni con una multa di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il corpo e la mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

La famiglia di Deng Xiancheng non ha mai ricevuto alcuna comunicazione della sua incriminazione e del processo. Hanno saputo della sua ingiusta condanna solo quando hanno ricevuto una telefonata dal tribunale intermedio in cui si chiedeva il pagamento della multa e si comunicava che stava scontando la pena nel carcere di Sanjiang.

Deng era stato arrestato il 14 ottobre del 2022, mentre affiggeva dei manifesti del Falun Gong nella vicina contea di Dang’an. La polizia aveva fatto irruzione in casa sua e gli aveva confiscato il computer portatile, la moto e il casco. Lo avevano tenuto alla stazione di polizia per 15 giorni prima di trasferirlo, il 29 ottobre, al centro di detenzione di Ding’an.

Il dipartimento di polizia della contea di di Ding’an e la stazione di polizia di Dalu hanno costretto i genitori di Deng a firmare un foglio in bianco in data imprecisata nel 2022 e lui ha subito il processo presso il tribunale locale il giorno successivo. Circa un anno dopo, alla fine dello scorso anno, è stato condannato a sei anni.

Questa non è la prima volta che Deng viene perseguitato per la sua fede. Era stato già condannato a due anni a gennaio del 2003 per essere andato a Pechino a fare appello per il Falun Gong e rilasciato a gennaio del 2005.

Gli agenti di polizia di Wenchang (a circa 48 chilometri da Qionghai sempre nella provincia dell’Hainan) hanno arrestato Deng nel 2008, dopo averlo sorpreso mentre distribuiva del materiale del Falun Gong nella loro giurisdizione. Hanno fatto irruzione in casa sua e lo hanno messo in un centro per il lavaggio del cervello. Il tribunale di Wenchang l’ha condannato a quattro anni e mezzo il 17 ottobre del 2008 e, lo stesso giorno, è stato ammesso nella prigione locale. È stato poi rilasciato il 28 gennaio 2013.

Dopo essere stato rilasciato, si è trasferito ad Haikou (capoluogo della provincia dell’Hainan), ma è stato arrestato nel suo appartamento in affitto l’11 dicembre del 2015, mentre produceva del materiale del Falun Gong. Poi è stato condannato a sei anni da scontare nella prigione di Sanjiang.

Il 29 maggio del 2021 è stato rilasciato, ma è stato subito arrestato di nuovo il 19 luglio di quell’anno e portato ad un centro per il lavaggio del cervello. Due agenti l’hanno messo su una sedia con la faccia rivolta in su. Uno dei due gli spingeva la testa in giù e un altro premeva forte sulle gambe, come se la sua vita fosse il perno di un’altalena. Nonostante il dolore straziante Deng è rimasto fermo nella sua fede. Poi gli hanno legato le mani alle sbarre di metallo di una finestra aperta. C’erano quasi 40 gradi in quel periodo e il posto pullulava di zanzare che lo pungevano. Malgrado ciò è stato tenuto legato così ininterrottamente per giorni, perfino durante la notte o quando pioveva a dirotto. Inoltre lo picchiavano forte con un tubo in PVC e gli davano da mangiare solo scarse porzioni di cibo.

Deng è diventato irriconoscibile ed è stato sul punto di morire. Solo allora, il 29 dicembre del 2021, è stato rilasciato dal centro per il lavaggio del cervello. La polizia ha continuato a molestarlo presso la sua abitazione anche dopo il suo rilascio. Ad un certo punto è stato costretto a vivere lontano dalla casa che condivideva con i genitori e la sorella. La polizia ha poi imprigionato i tre membri della sua famiglia a rotazione.

Ha anche fatto irruzione in casa dei familiari nel cuore della notte numerose volte e ha estorto loro soldi con vari pretesti. La pensione della madre è di soli 200 yuan (circa 26 euro) al mese, eppure la polizia pretendeva ogni volta diverse migliaia di yuan.