(Minghui.org) Il 25 aprile scorso, i praticanti della Falun Dafa di Polonia e Ucraina si sono riuniti pacificamente davanti all'ambasciata cinese di Varsavia e al consolato cinese di Danzica, chiedendo di porre fine alla persecuzione dei praticanti in Cina. Gli eventi hanno commemorato il 25° anniversario dell'appello pacifico lanciato a Pechino da circa 10.000 praticanti il 25 aprile 1999.
I praticanti hanno esposto striscioni con messaggi in polacco che chiedevano la fine della persecuzione.
Il 25 aprile scorso, i praticanti polacchi e ucraini hanno tenuto una manifestazione e dimostrato gli esercizi davanti all'ambasciata cinese a Varsavia, per commemorare il 25° anniversario dell'Appello del 25 aprile
I praticanti hanno tenuto un appello pacifico davanti al Consolato cinese di Danzica
Molte persone si sono fermate per ricevere materiale informativo sulla Falun Dafa e sull’incessante persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) e hanno firmato la petizione che chiede di porvi fine. Alcuni hanno chiesto di imparare gli esercizi durante gli eventi e altri hanno preso informazioni sui siti di pratica locali e indirizzi dei siti internet dove poter imparare la Falun Dafa.
L'influenza positiva dell'appello del 25 aprile
Venticinque anni fa, circa 10.000 praticanti provenienti da varie aree della Cina sono andarono spontaneamente ad appellarsi all'ufficio dell'amministrazione nazionale per i reclami e le proposte, il 25 aprile 1999. L'intero processo fu pacifico e ordinato. L'allora primo ministro diede ai praticanti una risposta positiva. Di conseguenza, quel giorno i praticanti arrestati illegalmente a Tianjin furono rilasciati e quella sera quelli che avevano partecipato alla manifestazione all'appello si allontanarono pacificamente. L'incidente ha scioccato il mondo e i media d'oltreoceano hanno lodato l'appello come un'interazione pacifica tra il governo e il popolo.
Conoscere i fatti è la speranza di salvezza
Maria, una rappresentante dei praticanti, ha parlato davanti all'ambasciata cinese. Ha detto che la Falun Dafa porta a coloro che la praticano numerosi benefici: "Per esempio, è efficace per risolvere le malattie e mantenersi in forma. I praticanti diventano persone che pensano agli altri con cuore altruista, sopportano le perdite e le difficoltà durante i conflitti di interesse, lasciano andare il risentimento e l'odio, si disciplinano rigorosamente, mantengono cuori pacifici durante i conflitti, diventano più gentili, migliorano il loro carattere, ecc.. I praticanti seguono i principi di Verità-Compassione-Tolleranza per coltivare se stessi. Ovviamente la Falun Dafa porta beneficio al Paese e al popolo, senza provocare alcun danno".
La praticante polacca Maria ha parlato davanti all'Ambasciata cinese
Maria ha detto che lo spirito del 25 aprile è stato un netto contrasto tra gentilezza e cattiveria. "Chiediamo al personale dell'ambasciata cinese di non seguire il PCC verso la sua fine". Speriamo che si risveglino presto e imparino a conoscere i fatti, e che non perdano la speranza nella salvezza finale".
Un medico vuole sapere della Falun Dafa e di Verità-Compassione-Tolleranza
Monica è una psicologa. Ha detto a un praticante che ammira profondamente la cultura e le arti della Cina, e ha studiato il confucianesimo cinese e le tecniche di agopuntura della medicina tradizionale cinese.
Monica, che ama la cultura tradizionale cinese, ha scattato molte foto di informazioni sulla Falun Dafa ed è rimasta scioccata dalle atrocità del PCC
Quel giorno a Monica è capitato di parcheggiare vicino all'ambasciata cinese. Quando ha visto uno striscione esposto dai praticanti, si è avvicinata per vedere cosa stava succedendo e ha letto il contenuto, rimanendo scioccata e chiedendosi come fosse possibile una persecuzione così terribile in Cina, con la sua cultura ampia e profonda. Con il suo cellulare ha iniziato a fotografare gli striscioni. Ha ringraziato il praticante che le ha dato un opuscolo informativo. Ha detto in cinese: "Voglio andare online per conoscere la Falun Dafa, Verità-Compassione-Tolleranza e i praticanti".
Ad attività conclusa i praticanti stavano riordinando le loro bacheche e i loro striscioni, quando due giovani sono usciti dall'ambasciata cinese con un'espressione malevola sul volto. In tono poco amichevole hanno detto alla polizia di turno: "L'attività ha superato il limite di tempo". I poliziotti polacchi li hanno guardati e hanno detto con calma: "Nessun problema. È tutto a posto".
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