(Minghui.org) Nel luglio 2022 una ventina di agenti di polizia hanno fatto irruzione in casa mia e hanno messo a soqquadro la casa, filmando ogni istante della loro operazione, che è durata quasi 12 ore. Mi hanno confiscato: i computer, le stampanti, i libri della Falun Dafa e la foto del Maestro. I poliziotti mi hanno separata da mio marito che era molto spaventato; io l’ho rassicurato, parlandogli, per calmarlo.

Non nutrivo risentimento o odio verso la polizia. Ho spiegato loro la verità sulla Falun Dafa in modo pacifico e con grande compassione. Gli ho spiegato perché dimettersi dal Partito Comunista Cinese (PCC) e le sue organizzazioni giovanili, ho raccontato loro dei funzionari di alto rango, come Zhou Yongkang e Bo Xilai, che perseguitavano i praticanti, che avevano ricevuto una retribuzione karmica che ha colpito anche i loro familiari. Ho fatto presente alla polizia che saccheggiare la mia casa e requisire i miei effetti personali è illegale.

Hanno menzionato un articolo che ho scritto nel 2020 e che è stato pubblicato su Internet. Gli ho detto che l’avevo fatto per denunciare la persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC e che avrei continuato a scrivere fintanto che la persecuzione fosse continuata. Non ho collaborato con nessuna delle loro richieste. Poco dopo è arrivato il capo del dipartimento di polizia e gli ho chiarito la verità. Alla fine hanno messo me e mio marito agli arresti domiciliari per sei mesi.

Pensavo che la questione fosse chiusa, ma il 28 febbraio 2023 gli agenti che hanno saccheggiato la mia casa mi hanno chiamata, dicendomi di andare a ritirare il mio computer. Non ho capito che era una trappola finché non sono andata alla stazione di polizia dove mi hanno trattenuta. Sapevo di non dover collaborare con loro e che dovevo affrontare la persecuzione con pensieri retti.

Di notte mi hanno portata in un centro di detenzione, ma il medico si è rifiutato di accettarmi perché i risultati della visita non soddisfaceva i requisiti minimi per la detenzione. I poliziotti hanno insistito facendogli pressione e alla fine mi hanno accettata.

Mi sono ripromessa che in quel luogo avrei chiarito la verità e salvato gli esseri senzienti. Nella mia stessa cella c’erano quattro praticanti che erano detenute illegalmente da oltre otto mesi. Avevano sofferto molto e non riuscivano neppure a ricordare come recitare “Sulla Dafa”. Ho recitato “Sulla Dafa” per loro e ho detto del Nuovo Articolo del Maestro “Come è nata l’umanità” e raccontato loro di Shen Yun. Si sono rinfrancate si sono prese cura di me quando le mie condizioni fisiche sono peggiorate a causa della persecuzione.

Le guardie hanno dato l’incarico di sorvegliarmi a una detenuta arrestata per omicidio. Mentre parlavo con le altre praticanti la detenuta mi ha chiesto se poteva ascoltare la nostra conversazione. Le ho detto che non c’era problema, ma una praticante pensava che le persone in quel posto fossero molto cattive e non ha voluto che ascoltasse. Ho condiviso i miei pensieri: “Ho capito che la mia persecuzione era in parte dovuta all’aumento di questioni non rette nel mio campo dimensionale. Guardavo mio marito con sufficienza e lo giudicavo se non faceva gli esercizi e lo incolpavo di non coltivare veramente sé stesso. Cercavo di cambiare lui ma non me stessa. Ora mi rendo conto che sono stati i miei attaccamenti al competere, l’invidia e la lussuria a portare le sostanze cattive e a causare le mie tribolazioni. Anche se in passato li avevo eliminati, si ripresentavano comunque. Ora ho deciso di liberarmene completamente”.

Ho continuato: “Per favore, non siate sprezzanti verso gli altri. Dovremmo guardarci dentro e avere abbastanza compassione per tollerarli e comprenderli. Abbiamo il Maestro e la Dafa a proteggerci e ce ne andremo presto da qui. Tuttavia, queste persone non sanno quanto tempo rimarranno ancora. Anche loro stanno soffrendo. Sì, hanno commesso molti errori. Ma è anche il mondo tormentato che ha causato tutti questi problemi. Chi non vorrebbe essere una brava persona?”.

La detenuta omicida è stata molto felice di sentire le mie parole. Un’altra detenuta ha mostrato la sua approvazione col pollice in su. La compassione dei praticanti della Dafa ha scaldato i loro cuori freddi e intorpiditi, e ha cambiato il loro atteggiamento verso noi.

La detenuta omicida ha detto agli altri detenuti: “Per favore, smettete di maltrattare i praticanti della Dafa. Quando li maltrattate, non reagiscono, loro mantengono la virtù e voi la perderete”.

Chiarire la verità ed essere indigente e senzatetto

Sono stata detenuta per oltre 20 giorni e ho recitato la Fa e inviato pensieri retti ogni volta che ho potuto. Il 23 marzo ho pensato che fosse giunto il momento di andarmene, perché dovevo uscire e aiutare il Maestro a salvare le persone. Ho chiesto al Maestro di aiutarmi. Poco dopo ho avuto i sintomi di una malattia che simulava un attacco cardiaco e un ictus. Le guardie mi hanno portata all’ospedale e hanno filmato tutti i momenti. Mia sorella e mia figlia hanno pagato la cauzione il giorno successivo affinché ricevessi le cure mediche, tuttavia la polizia non ha smesso di perseguitarmi. Mi hanno importunata per andare all’udienza in tribunale e imprigionarmi nuovamente. Mi sono rifiutata di collaborare e per evitare le molestie ho dovuto lasciare la mia città natale e andare in un’altra città e sono diventata una senzatetto indigente.

Sebbene mi trovassi in un ambiente sconosciuto, una praticante si è presa cura di me e mi ha dato alloggio in una grande stanza a casa sua. Tra i suoi impegni trovava anche il tempo di studiare la Fa con me e condividere le sue esperienze di coltivazione. Sono molto grata a questa praticante e alla predisposizione del Maestro. Sono rimasta lì 10 giorni per adattarmi, prima di affittare una casa.

Il mio ambiente di coltivazione era cambiato, non frequentavo più un gruppo di studio della Fa né avevo gli amici praticanti con cui lavorare per chiarire la verità. A volte mi sentivo sola e desideravo che il PCC si disintegrasse al più presto, per poter tornare a casa.

Sapevo che erano in azione le mie nozioni umane. Sono una praticante della Dafa e posso coltivare me stessa in qualsiasi ambiente. Ho detto mentalmente al Maestro che potevo farlo. Ho iniziato a uscire per strada a chiarire la verità. Nella mia città natale, solitamente i praticanti vanno al mercato a chiarire la verità, e lavorano insieme, il che era molto efficace. Quando una persona capiva la verità, chiamava i familiari o i vicini, che solitamente erano lì anche loro, per ascoltare. In genere ascoltavano la verità gruppi di persone. Nel mio nuovo ambiente, non ci sono praticanti con i quali lavorare e devo affrontare le cose da sola.

Per chiarire la verità sono andata su un ponte che aveva le fermate degli autobus su entrambi i lati. Ho incontrato prima tre studenti con cui ho parlato della verità sulla Dafa e della persecuzione. Hanno capito e mi hanno dato i loro nomi per dimettersi da PCC. Poi ho chiarito la verità a due adulti nelle vicinanze e anche loro hanno accettato di lasciare il PCC.

Il Maestro ha aperto la mia saggezza e chiarisco la verità senza scegliere con chi parlare. Ora parlo anche con chi ha un aspetto malvagio, perché non necessariamente è tale. Di solito saluto prima le persone e chiedo se sono mai state infettate dal virus del PCC (coronavirus). Poi inizio una conversazione e dico loro che credere nei Budda e nelle Divinità porterà benedizioni in caso di catastrofi. Naturalmente, aggiungo che per stare al sicuro ci si deve dimettere dal PCC, poi parlo dell’atroce crimine di prelevare gli organi dai praticanti della Falun Dafa ancora in vita, assecondato dal PCC. La maggior parte delle persone è d’accordo a lasciare il Partito. Alcuni esprimono la loro simpatia per la Falun Dafa e sono disgustati dal PCC. A seconda del loro livello di accettazione, regalo loro amuleti della Dafa o il Minghui Weekly con il nuovo articolo del Maestro “Com’è nata l’umanità”. Raramente non li accettano o mi rimproverano. A quel punto lascio correre e passo alla persona successiva.

Una volta ho incontrato una donna anziana. Dopo averci chiacchierato, ho capito che aveva sentito la verità della Falun Dafa molte volte ma non l’aveva compresa chiaramente e non aveva abbandonato il PCC. Le ho spiegato che gli altri praticanti le avevano detto la verità disinteressatamente, per il suo bene. Ho anche argomentato in modo più approfondito la verità. La donna si è guardata attorno, come per assicurarsi che non ci fosse nessuno nelle vicinanze, e mi ha sussurrato: “Mi dimetterò. Mi da molta serenità starti accanto”.

Un’altra volta mi sono persa e si è fatto buio. Un uomo anziano si è avvicinato e mi ha detto che non era la direzione corretta. Ho iniziato a chiacchierarci. Mi ha detto che ammirava il fondatore della Falun Dafa, il Maestro Li, e la popolarità che la pratica aveva raggiunto nel mondo. Leggeva spesso opuscoli di chiarimento della verità. L’ho elogiato dicendo: “Tu conosci la verità e non ti farai ingannare dal PCC. Assicurati di passare gli opuscoli ai tuoi parenti e amici per far conoscere loro la verità. È una cosa molto buona e sarai ricompensato per le tue buone azioni”.

Ora ho trovato altri praticanti con cui studiare la Fa e chiarire la verità, e mi sono integrata in questo nuovo ambiente. Sono molto grata al Maestro per tutto quello che ha fatto per me e sono grata a tutti i praticanti che mi hanno aiutata. Percorrerò costantemente il sentiero della coltivazione nella rettifica della Fa e adempierò i miei voti preistorici.