(Minghui.org) Il 7 maggio scorso Zou Ruizhu, di 77 anni in libertà provvisoria, è stata portata nell'ufficio del procuratore locale per farle firmare il suo fascicolo. Poiché non aveva violato alcuna legge, la donna si è rifiutata di farlo. Gli agenti le hanno allora afferrato la mano e hanno premuto con forza le sue impronte digitali sul documento.

Zou, della contea di Yongxing nella provincia dell'Hunan, è stata presa di mira per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Alle ore 11:00 del 17 aprile scorso si stava recando a casa della figlia, quando è stata intercettata dal vice-capitano Zhang Yonghua della Divisione di sicurezza interna della contea di Yongxing.

Zhang ha portato Zou alla Stazione di polizia di Chengguan, dov’è stata interrogata dal vice capo, Huang Yong, e dal suo subordinato, He Zhongkui.

Nel pomeriggio Zhang, Huang e He si sono recati a casa della figlia di Zou e hanno costretto la donna più giovane a portarli a casa della madre. Dopo aver fatto pressione sulla figlia perché aprisse la porta, gli agenti hanno fatto irruzione nell'abitazione di Zou e le hanno confiscato tutti i libri del Falun Gong, il computer fisso, il portatile e un ritratto del fondatore del Falun Gong. In seguito, hanno fatto irruzione nella casa del figlio di Zou.

Più tardi, la donna è stata trasferita al Centro di educazione legale Xiangyong (un centro per il lavaggio del cervello sotto mentite spoglie). Dopo una serie d'interrogatori, la donna è stata condotta al centro di detenzione affiliato al Dipartimento di polizia di Chenzhou. Dopo l'esame fisico obbligatorio, è stata giudicata non idonea all'ammissione nel centro di detenzione, che ha rifiutato fermamente di accoglierla. Dopo l'una di notte del 18 aprile scorso la polizia l'ha infine riportata a casa. La figlia è stata costretta a pagare una cauzione di 2.000 yuan (circa 260 euro) per suo conto.

Il 7 maggio scorso gli agenti sono tornati a casa di Zou e l'hanno portata alla Procura della contea di Yongxing. La donna si è rifiutata di firmare il suo fascicolo o di farsi filmare, poiché nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong. Diversi agenti le hanno quindi afferrato la mano per farle imprimere le sue impronte digitali sul documento e hanno fatto nove tentativi prima di ottenere un'impronta soddisfacente. Il suo caso è stato sottoposto al procuratore e ora rischia di essere incriminata per la sua fede nel Falun Gong.

Non è la prima volta che Zou viene presa di mira per la sua fede, alla quale attribuisce il merito di aver curato i suoi calcoli biliari, le ulcere gastriche, la gotta, le complicazioni dopo il parto e altre malattie. La donna ha mantenuto la sua fede, anche dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong, ed è stata ripetutamente presa di mira.

Intorno alle 14:00 del 18 ottobre 2009 l'agente Tang Zhonghua ha arrestato Zou, mentre lei e un altro praticante stavano passando davanti alla Stazione di polizia di Xiangyong.

Il 23 luglio 2014 Zou è stata nuovamente arrestata, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. La donna è stata portata alla Stazione di polizia di Chengguan, dov'è stata interrogata.