(Minghui.org) Il 2 giugno, si è tenuta una manifestazione davanti all'American Transplant Congress (ATC) di Filadelfia, per chiedere la fine immediata del prelievo forzato di organi dai praticanti vivi da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

Tra i partecipanti c'erano rappresentanti di Doctors Against Live Organ Harvesting (DAFOH), funzionari eletti, studiosi e praticanti locali della Falun Dafa. Hanno chiesto ai governi di adottare politiche più forti, di sensibilizzare l'opinione pubblica e di intraprendere azioni unificate per porre fine a questa violazione dei diritti umani da parte del PCC.

Manifestazione davanti al Congresso americano dei trapianti (ATC), per chiedere la fine immediata del prelievo forzato di organi da praticanti vivi da parte del PCC

La DAFOH aveva chiesto di partecipare alla conferenza ATC, ma le è stato negato.

Funzionari eletti: “Intervenite immediatamente per porre fine al prelievo forzato di organi da persone vive”

Il rappresentante dello Stato del Delaware Mike Ramone, leader della minoranza della Camera e candidato alla carica di governatore, ha espresso un forte sostegno alla manifestazione. Ai media ha dichiarato: “È imperativo portare l'attenzione su questi atti atroci. Non possiamo restare inerti mentre continuano queste gravi violazioni dei diritti umani”.

Il rappresentante dello Stato del Delaware Mike Ramone ha parlato alla manifestazione

Ramone ha presentato all'Assemblea Generale del Delaware la Risoluzione HCR 143, che condanna il prelievo forzato di organi in Cina, e ha dichiarato: “Questo non è un argomento politico. È un reato di omicidio. Quando nel nostro mondo accadono cose così orribili, dobbiamo impiegare l'energia e le risorse che abbiamo per comunicare e agire contro queste atrocità”.

Ha anche commentato l'esclusione dei DAFOH dagli ATC dicendo: “Non capisco la ragione per cui sono stati esclusi e come se non fossero rilevanti. [L'ATC] sta cercando di trovare delle scuse. Nel nostro Paese non forniamo scuse; agiamo”.

Ramone ha inoltre invitato la comunità internazionale a fare pressione alla Cina: “Dobbiamo fermare questo comportamento e questa pratica nel loro Paese. Lo facciamo ovunque. Dovremmo essere il faro dell'umanità; questa è la nostra occasione per far brillare quella luce”.

Aaron Bashir, candidato al Congresso degli Stati Uniti per il secondo distretto della Pennsylvania, ha sottolineato la necessità di misure legislative per combattere il prelievo forzato di organi dichiarando: “Dobbiamo assicurarci che le nostre leggi riflettano i nostri valori e che prendano una posizione ferma contro questa disumanità”.

Aaron Bashir, candidato al Congresso degli Stati Uniti per il secondo distretto della Pennsylvania, è intervenuto alla manifestazione

Bashir ha chiesto un sostegno bipartisan per approvare leggi che proteggano i diritti umani a livello globale. Ha detto: “Siamo stanchi di questo prelievo forzato di organi; deve essere fermato”. Ha anche chiesto al governo degli Stati Uniti di interrompere tutti i finanziamenti agli istituti coinvolti in queste pratiche.

Fondamentale il comportamento etico all'interno della comunità medica: “La comunità medica dovrebbe boicottare completamente tutte le persone che provenendo dalla Cina e poi facendo ritorno, vengono coinvolte coercitivamente dal governo in queste pratiche. La comunità internazionale deve ritenere il Partito Comunista Cinese responsabile, perché questo regime ha ucciso e perseguitato molte persone, e più persone devono parlarne”.

I circoli accademici e medici chiedono di fermare le atrocità del PCC

Mark Thomas, professore e presidente del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università La Salle, ha paragonato il prelievo forzato di organi ad atrocità storiche. “Vedo ciò che il governo cinese sta facendo ai prigionieri politici, al Falun Gong, ai cristiani e agli uiguri al pari di ciò che Josef Mengele fece agli ebrei durante l'Olocausto”.

Mark Thomas, professore e presidente del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università La Salle, si è rivolto alla manifestazione

Denunciando la natura non etica di queste pratiche ha detto: “Questo tipo di pratica mina le basi del Giuramento di Ippocrate, che impone al medico di non nuocere”. Il dott. Thomas ha poi dichiarato la necessità di sanzioni internazionali: “Dobbiamo fare in modo che ogni singolo Paese sanzioni la Cina per questa violazione dei diritti umani”.

Ha anche evidenziato l'importanza del luogo della manifestazione: “Siamo di fronte a una conferenza medica. Se tutto va bene riusciremo a catturare alcuni medici, infermieri, professionisti del settore, magari qualche azienda che lavora con i cinesi e dire loro: 'Ehi, date un'occhiata a quanto state facendo'”.

Il dottor Thomas ha esortato la comunità medica a smettere di collaborare con il regime cinese: “Dobbiamo chiedere al nostro governo qui, negli Stati Uniti, di approvare alcune leggi. Dobbiamo spingere questi professionisti a usare la loro influenza sul Congresso e sul Senato per fermare questa pratica”.

Dana Churchill, N.M.D., delegata DAFOH per la costa occidentale degli Stati Uniti, ha parlato con passione della responsabilità morale della comunità medica. “I medici devono sostenere i più alti standard etici e parlare contro questi crimini. C'è una risoluzione proposta al Congresso proprio ora. Il presidente Johnson ha detto, credo, che la metterà presto ai voti. Quindi, il cappio intorno al governo cinese si sta stringendo. E saremo in grado di costringerli a fermarsi presto consegnandoli alla giustizia”.

Dana Churchill, N.M.D., delegata della DAFOH per la costa occidentale degli Stati Uniti, ha parlato alla manifestazione

Churchill ha dichiarato: “Vogliamo che i chirurghi che non sono a conoscenza di ciò che sta accadendo vengano informati”. Mettendo in risalto l'importanza della collaborazione internazionale ha detto: “Le risoluzioni, i proclami e le proposte di legge che impediscono ai cittadini di andare in Cina per ottenere gli organi sono passi necessari”.

Inoltre sospetta che il vero motivo possa essere la minaccia di boicottaggio da parte del regime cinese. “So che molte aziende cinesi sono presenti con i loro stand. Questo è ciò che fanno spesso; minacciano tutti”.

È importante educare la comunità medica: “Abbiamo un opuscolo di 68 pagine che descrive nei dettagli l'inizio del prelievo forzato di organi dal 2001 fino ad oggi, e ne abbiamo distribuiti molti”.

Attivisti e organizzatori si esprimono

Alejandro Centurion, MD, direttore associato degli affari medici della DAFOH, ha sottolineato l'importanza dell'etica medica. “Abbiamo il dovere di garantire che le pratiche mediche aderiscano alle norme della deontologia non contribuendo alle violazioni dei diritti umani. I medici di tutto il mondo devono unirsi per sostenere gli standard etici rifiutandosi di impegnarsi in pratiche che infrangono i diritti umani”. Ha inoltre affermato: “È essenziale non chiudere un occhio di fronte a queste atrocità e ritenere responsabili i colpevoli”.

Alejandro Centurion, MD, direttore associato degli affari medici della DAFOH, è intervenuto alla manifestazione

Il dottor Centurion palesando l'urgenza di affrontare il problema del prelievo forzato di organi ha chiesto la cooperazione internazionale per porne immediatamente la fine: “Il crimine del prelievo forzato di organi ha luogo in Cina da oltre 20 anni. È inconcepibile che la comunità mondiale e medica, non abbia fatto abbastanza per fermare queste atrocità”.

“Le prove sono innegabili: è accertato che questi crimini in Cina oggi stanno ancora continuando. Non sono finiti nel 2015, come il governo cinese vorrebbe far credere al mondo. Questo semplicemente non è vero”.

Alex Luchansky, organizzatore della manifestazione e rappresentante dell’Associazione Falun Dafa della Grande Filadelfia, ha insistito sull'importanza dell'attivismo di base. “Le azioni locali e globali sono entrambe vitali nella lotta contro il prelievo forzato di organi. Sono nipote di un sopravvissuto all'Olocausto e senza una maggiore consapevolezza non possiamo fermare questi crimini contro l'umanità”.

Alex Luchansky, organizzatore della manifestazione e rappresentante dell’Associazione Falun Dafa della Grande Filadelfia, si è rivolto alla manifestazione

Luchansky ha esortato la comunità internazionale a imparare da paesi come Israele e Taiwan, che hanno vietato il turismo dei trapianti, e ad attuare misure simili a livello globale.

Ha messo in risalto l’importanza della manifestazione per educare i professionisti del settore medico affermando: “Vorremmo far sapere alla gente che una volta che sapranno, il loro cuore dirà loro cosa fare”. Luchansky ha incoraggiato i medici cinesi a ricordare i loro obblighi etici, invitandoli a “non partecipare, non obbedire e aiutare il regime”. Ha chiesto una maggiore cooperazione internazionale: “La comunità internazionale deve riunirsi, condividere i fatti e le prove importanti staccandosi dal regime genocida”.

Manifestazione davanti al Congresso Americano dei Trapianti (ATC), per chiedere la fine immediata del prelievo forzato di organi da persone ancora vive da parte del PCC

Sensibilizzazione del pubblico

Larry Daigle, un camionista che trasporta cartelloni pubblicitari da York, Pennsylvania, è stato uno dei passanti che ha trovato la manifestazione illuminante: “Sto acquisendo molte conoscenze che non sapevo esistessero. Ho ricevuto del materiale da leggere e non vedo l'ora di saperne di più su ciò che sta accadendo nel mondo”.

Ha affermato che è necessario diffondere la consapevolezza: “Questo tipo di informazione deve essere diffuso a tutti, non solo qui. Deve servire ai ragazzi più giovani per imparare. Non possiamo metterli al riparo perché questo è il mondo”.

Daigle si è detto profondamente commosso dalle notizie ricevute, affermando: “Gli esseri umani non dovrebbero essere utilizzati per questo [trapianto di organi]. Abbiamo bisogno di pace e si deve pur iniziare da qualche parte”.

Valutando l'importanza della manifestazione ha detto: “Su una scala da uno a dieci, gli darei un dieci e lode. Quanto più questi medici sapranno, più riusciranno a diffondere le loro informazioni e meglio sarà per tutti”.

Anche Il dott. Centurion ha commentato l'efficacia della manifestazione nel sensibilizzare l'opinione pubblica, poiché ha notato che molti medici, tra cui alcuni provenienti dalla Cina, si sono fermati per chiedere informazioni evidenziando che numerosi professionisti del settore medico non erano a conoscenza dei crimini legati al prelievo forzato di organi. “Questo è uno dei motivi per cui siamo molto preoccupati”, ha spiegato, affermando che la mancanza di consapevolezza tra i medici è allarmante.

Ha condiviso il caso di un medico cinese che non solo ha preso il materiale con le informazioni, ma ha anche firmato una petizione, un atto che potrebbe mettere a rischio la sua vita se scoperto dal regime cinese. Il Dr. Centurion si è detto orgoglioso del coraggio dimostrato da questo medico. Ritiene che tali azioni possano contribuire a diffondere la conoscenza in Cina e ha incoraggiato tutti a sensibilizzare colleghi, amici, familiari e funzionari governativi per contribuire a denunciare e combattere questo crimine.

“Perché questa è la più grande violazione etica medica e dobbiamo porvi fine”, ha concluso il dottor Centurion.