(Minghui.org) Nella mia coltivazione non ho fatto bene nel liberarmi dall’“ego”, l’ho sempre sentito come un grosso ostacolo da superare. Dai principi della Fa ho capito che, come praticante della Dafa, dovevo lasciar andare l’ego e l’egocentrismo; ma, in realtà, ho spesso fallito.
In seguito, attraverso lo studio della Fa e una più profonda comprensione dei Nove Commentari sul Partito Comunista, mi sono reso conto che il mio ego era profondamente nascosto negli elementi malvagi del Partito Comunista Cinese (PCC) che avevano permeato i miei pensieri.
In passato, poiché ero abituato a pensare e a comportarmi in linea con la cultura del PCC, è stato difficile per me distinguere il mio vero sé e tutto questo mi ha reso difficile riconoscere il mio ego nascosto. Grazie alla Dafa, ho cominciato a distinguere chiaramente il mio ego e come fosse trasformato e riempito degli elementi malvagi del PCC, e come insieme si rafforzassero e coprissero a vicenda.
Vorrei condividere alcune delle mie personali comprensioni sulla ricerca ed eliminazione dell’ego.
Stabilire gli standard in base al mio ego
Una volta ho individuato un mio attaccamento: mi sentivo molto a disagio quando qualcosa che mi piaceva non era apprezzato anche dagli altri; allo stesso modo, se ritenevo che qualcosa fosse negativo e invece riscuoteva il favore degli altri, mi disgustava e mi risentivo.
Mi sono guardato dentro per capire la ragione che mi faceva sentire così e ho trovato che questo ego era stato rafforzato dalla cultura del PCC: imporre sempre la propria ideologia e cercare di “unificare i pensieri delle persone” cambiando gli altri.
Per esempio, quando credo che qualcosa sia buono, mi aspetto che gli altri la pensino allo stesso modo. Quando penso che una cosa debba essere fatta in un determinato modo, mi aspetto che anche gli altri la pensino così e non vorrei fosse fatta diversamente. Quando gli altri hanno idee diverse dalle mie, cerco di fargli cambiare idea o li critico finché non ottengo il risultato che voglio.
In breve, ho sempre voluto che gli altri fossero uguali a me e trovavo difficile tollerare qualsiasi differenza, come se fossi io lo standard di riferimento, invece di comportarmi secondo gli standard di Verità, Compassione, Tolleranza.
Questo ego, rafforzato dagli elementi del PCC, ci potrebbe portare agli estremi, facendoci credere di essere assolutamente corretti; quindi, pretendiamo che gli altri siano sempre uguali a noi, che a loro piaccia ciò che ci piace e che provino risentimento per le cose che disprezziamo.
Mi sono anche accorto che, talvolta, mi comportavo anche da altruista, almeno apparentemente; o se avessi dovuto dimostrare di aver ragione e gli altri torto, era perché c’era un motivo superiore per questo. In realtà, alla base delle mie motivazioni, c’era solo un forte interesse personale, mescolato alla cultura del PCC.
Ad esempio, certe volte, quando chiarivo la verità alle persone e le convincevo ad abbandonare le organizzazioni del PCC, avevo la sensazione di essere molto ragionevole e di fare un buon lavoro per il loro bene. Sentivo che cercavo di salvarli. Tuttavia, non accettavano quello che dicevo.
Guardandomi dentro, ho scoperto che, anche se in superficie avevo buone intenzioni, dentro di me c’era un pensiero: quando io penso che una cosa sia buona, voi dovreste pensarla allo stesso modo e dovreste ascoltare ciò che voglio che facciate. Con la mente talmente influenzata dalla cultura PCC, che desiderava così tanto imporre i miei pensieri agli altri e convalidare me stesso, il risultato era naturalmente deludente.
Prima di rendermi conto che il mio ego era alimentato dagli elementi malvagi del PCC, spesso mi consideravo la parte che aveva ragione, mentre gli altri erano in torto. Ero spesso intrappolato nel modo di pensare della gente comune, chiedendomi come gli altri potessero trattarmi così. Spesso mi sentivo offeso. Grazie allo studio della Fa e a una solida coltivazione, ho acquisito una comprensione più chiara di questo ego e sono diventato più capace di uscire dai ragionamenti della gente comune per misurare le cose con i principi della Fa e ho trovato la causa principale dei miei problemi.
Invidia ed egualitarismo assoluto
Il Maestro ha detto:
“Questa invidia è in qualche modo collegata alla nozione di egualitarismo assoluto praticato in passato. ‘Dopo tutto, se il cielo ci casca sulla testa moriremo tutti; tutti devono condividere i benefici in parti uguali; tutti devono ricevere un identico aumento di salario’. La logica sembra giusta - tutti sono trattati in uguale misura. Ma come possono essere tutti uguali? I lavori sono diversi, l’impegno e le responsabilità che ognuno si assume sono diversi. Vedete, nel nostro universo esiste un principio chiamato: ‘Nessuna perdita, nessun guadagno’. Per guadagnare qualcosa, bisogna perdere qualcosa. La gente comune dice: ‘Se non si lavora, non si guadagna; più si lavora, più si guadagna; meno si lavora, meno si guadagna’. Una persona che fa più sacrifici dovrebbe guadagnare di più.”(Settima Lezione, Zhuan Falun)
Pensavo di non avere alcuna nozione di egualitarismo assoluto, dato che non ho vissuto quell’epoca, ma ora ho capito che anche questo fa parte della cultura del PCC. Fintanto che si è stati avvelenati dalla cultura del malvagio partito, si hanno questi fattori nella mente, anche se possono manifestarsi in modi diversi.
Guardandomi dentro, ho scoperto che avevo una forte nozione di egualitarismo assoluto e anche il mio ego era rafforzato da questa nozione. Pensavo di dover godere degli stessi benefici degli altri e di non dover pagare o sopportare ciò che gli altri non devono pagare o sopportare. Mi aspettavo sempre di avere le stesse cose degli altri. Altrimenti, non avrei accettato la situazione facilmente.
Di conseguenza, diventavo sempre più egoista. Sentivo di dover avere ciò che volevo e di non dover avere quello che non volevo. In breve, la mia mente era piena di “io, io, io” e quando la realtà non corrispondeva alle mie aspettative, mi sentivo psicologicamente sbilanciato e cominciavo a nutrire risentimento, rabbia, invidia e una mentalità rivolta alla lotta.
In passato non ero consapevole dei danni dell’invidia, ma ora ho capito che può davvero indebolire i pensieri retti e sopprimere la volontà di praticare la coltivazione. Ritengo che sia fondamentalmente contraria alle caratteristiche dell’universo e che sia un elemento malvagio che sfida le disposizioni dell’universo. La sua presenza influisce gravemente sullo stato di coltivazione.
In passato, quando non ero consapevole del mio ego, pensavo addirittura che essere invidiosi degli altri non fosse poi sbagliato. Controllato dal mio ego anche il mio stato di coltivazione è diventato molto scarso.
Dopo aver imparato a comportarmi secondo i principi della Fa, sono stato in grado di distinguere il mio vero sé dall’ego; quando l’invidia si è nuovamente presentata, ho capito che non era il mio vero sé. Grazie alla coltivazione, sono riuscito a riconoscerla e a lasciarla andare. Tuttavia, devo ancora essere vigile e continuare a lavorare sodo per eliminarla completamente, in modo che non possa più interferire con la mia coltivazione.
Lo spettro malvagio del comunismo è contro l’universo e rifiuta il divino
Il comunismo è uno spettro malvagio, estremamente maligno e arrogante. Si comporta come se fosse il capo dell’universo e avesse l’ultima parola su tutto. L’ego nella nostra generazione, influenzato da concetti degenerati come “il mio destino è definito da me, non dal Cielo”, è stato infinitamente ingrandito dalle tossine del PCC. Molte persone credono con arroganza di essere talmente grandi e onnipotenti da poter conquistare tutto.
Dopo aver considerato le cose con la prospettiva di questo ego, l’ho potuto riconoscere in ogni mio modo di pensare e ho notato che era la causa principale di molti dei miei attaccamenti umani. Per esempio, quando il mio ego aveva l’opportunità di essere accettato dalle persone e di mettersi in mostra, provavo emozioni intense ed eccitazione. Quando non veniva soddisfatto, mi sentivo depresso, perso e stanco del mondo. In realtà, dietro tutte queste emozioni c’era questo ego al lavoro, non il vero sé di un praticante della Dafa.
Quando ho letto dei comportamenti irrazionali ed estremi dei “Piccoli Rosa” nei notiziari, ho potuto vedere elementi simili in me stesso. Solo che erano profondamente nascosti e non sarebbero emersi in circostanze normali. La manifestazione più grave è che questo ego mi rendeva insoddisfatto delle cose che incontravo nella mia coltivazione, il che equivaleva a essere insoddisfatto del percorso di coltivazione che il Maestro aveva predisposto per me. Questo è mancare di rispetto al Maestro e alla Fa, ed è assolutamente inaccettabile per un discepolo della Dafa. Dopo averlo capito, ho deciso di liberarmi completamente di questo ego.
Non confondersi
Man mano che ho visto più chiaramente questo “ego” mi sono anche reso conto che quando sorgono problemi è davvero colpa mia. Mi trovo in questa situazione perché in qualche modo mi sono messo contro la via dell’universo. Il Maestro ha predisposto diverse cose sul nostro cammino di coltivazione per far emergere questi elementi degenerati e i nostri attaccamenti, in modo da poterli eliminare attraverso la coltivazione.
Pertanto, qualsiasi cosa incontriamo ha una ragione dietro di sé. Tuttavia, l’ego è difficile da individuare, soprattutto quando è stato instillato nelle nostre menti dall’ideologia del PCC fin dalla nascita; quindi, dobbiamo guidare noi stessi con la Fa per riconoscere tali elementi in noi stessi e liberarcene. Dobbiamo studiare la Fa più spesso e studiarla bene.
Iniziare nel modo sbagliato
Mentre studiavo la Fa, ho notato che il Maestro ha menzionato più volte che “coltivare come se si fosse agli inizi porterà sicuramente a raggiungere il proprio Compimento”. Non ho mai capito bene questo concetto, perché la persecuzione è iniziata prima che potessi apprezzare il vero significato della coltivazione.
Durante la persecuzione, poiché non avevo studiato bene la Fa e non sapevo come rinnegare completamente le vecchie forze, ho sopportato passivamente e impotentemente le interferenze e le persecuzioni. Per un po’ di tempo sentivo di essere troppo stanco per andare avanti e, a volte, rimanevo semplicemente “disteso”, completamente immobile. Ripensandoci, mi sembra che l’inizio della mia coltivazione sia stato terribile. Come poteva essere buono?
In seguito, ascoltando le registrazioni delle lezioni del Maestro a Jinan, mi sono reso conto delle mie varie mancanze attraverso la guida della Fa. Ho capito che la coltivazione consiste nel lasciar andare gli attaccamenti e i desideri negativi e nell’abbattere costantemente qualsiasi pensiero di fare cose cattive. Si può iniziare con l’essere una brava persona, diventare una persona migliore e una persona ancora migliore, e continuare ad assimilare Verità, Compassione, Tolleranza, fino a raggiungere gli standard per il Compimento. All’improvviso, ho sentito di aver compreso l’essenza della coltivazione!
In effetti, quando abbiamo iniziato la coltivazione nella Dafa, abbiamo sempre fatto tutto in accordo con le caratteristiche universali di Verità, Compassione, Tolleranza. Quando incontravamo conflitti, ci guardavamo dentro per cercare in noi stessi le ragioni per cui non eravamo in accordo con la Fa. Lasciavamo andare i nostri attaccamenti e miglioravamo costantemente la nostra xinxing per assimilare la Fa.
Tuttavia, col passare del tempo, involontariamente, mi sono lasciato prendere dal fare cose specifiche e ho iniziato a discutere su ciò che è giusto o sbagliato con i ragionamenti della gente comune. Ho dimenticato l’intenzione originale di coltivare e di fare le cose più basilari che un coltivatore dovrebbe; di conseguenza, quello che avrei dovuto eliminare tramite la coltivazione è rimasto, incoraggiandomi a fare cose che non avrei dovuto, allontanandomi sempre più dalla mentalità che un coltivatore dovrebbe avere.
Ora ho iniziato a capire il significato di “coltivare sempre come se si fosse appena agli inizi”. La nostra coltivazione personale non è cambiata, anche se ciò che facciamo durante il periodo di rettifica della Fa può essere un po’ diverso. Dobbiamo costantemente diventare un tutt’uno con i principi della Fa di Verità, Compassione, Tolleranza.
Devo sempre ricordare a me stesso di comportarmi secondo gli standard di Verità, Compassione, Tolleranza, indipendentemente dal fatto che stia facendo le tre cose o coltivando tra la gente comune. Devo sempre guardarmi dentro, liberarmi di tutto ciò che non è in accordo con la Fa e continuare a migliorare la mia xinxing per diventare tutt’uno con la Dafa!
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