(Minghui.org) Lo scorso 11 aprile Peng Xiaomei, nota anche come Peng Jinxiang, residente a Changsha nella provincia dell'Hunan, è stata riportata in prigione per scontare la pena, dopo che la richiesta di riesaminare il suo caso è stata respinta.

Il 28 marzo dell'anno scorso Peng è stata condannata a una pena detentiva sconosciuta per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. A causa delle sue cattive condizioni di salute, le è stato concesso di scontare la pena fuori dalla prigione.

Il 6 luglio dell'anno scorso il Tribunale intermedio della città di Changsha ha confermato l'ingiusta condanna di Peng. La donna ha presentato una mozione allo stesso tribunale, chiedendo di riconsiderare la decisione precedente di respingere il suo appello. Tuttavia, il 22 settembre il tribunale ha respinto anche questa richiesta. L'11 aprile scorso Peng è stata nuovamente arrestata per scontare la pena, ma non è chiaro in quale prigione sia stata portata.

Costretta a letto dopo ripetuti arresti e molestie

Prima di andare in pensione, Peng lavorava nell'ufficio medico della China Construction Bank. La sua condanna deriva dall'arresto avvenuto il 14 giugno 2020, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong.

In seguito la polizia ha rilasciato Peng, con la motivazione che il suo caso era concluso e che non avrebbe dovuto affrontare ulteriori procedimenti. Il 13 maggio 2021, tuttavia, la donna è stata arrestata nella propria abitazione ed è stata interrogata su ciò che aveva fatto il 14 giugno 2020. Poche ore dopo è stata rilasciata agli arresti domiciliari, ma nel 2022 è stata molestata e trattenuta brevemente alcune volte: il 23 giugno, il 24 settembre e il 16 ottobre.

Le ripetute vessazioni hanno fatto aggravare la sua ipertensione, soprattutto in seguito all'arresto del 16 ottobre 2022. Ciononostante, due giorni dopo è stata condotta al centro di detenzione della città di Changsha. Le sue condizioni sono peggiorate e, la mattina del 21 ottobre 2022, non riusciva più a muoversi e aveva le vertigini. Aveva le mani e le gambe intorpidite ed era priva di forze. La pressione sanguigna non poteva esserle misurata. In seguito è stata mandata in ospedale e, dopo tre giorni, la sua pressione era ancora elevata.

Il 24 ottobre 2022 Peng è stata rilasciata agli arresti domiciliari e, da allora, è rimasta costretta a letto. Per i dettagli sulla sua persecuzione tra il 2021 e il 2022, si veda il primo articolo correlato.

Strappata dal letto per partecipare a un'udienza in tribunale

La mattina del 28 marzo dell'anno scorso Peng era a letto, quando tre agenti si sono presentati per portarla al tribunale della città di Liuyang (che è sotto l'amministrazione della città di Changsha), per partecipare all'udienza. Hanno detto di essere della stazione di polizia di Xinhe e non hanno permesso alla sua famiglia di accompagnarla.

Durante il tragitto verso il tribunale, Peng ha chiesto di poter usare la toilette, ma è stata ignorata dagli agenti che non hanno fermato l'auto e, alla fine si è bagnata i pantaloni.

Al termine dell'udienza la donna è stata condannata dal giudice Chen Yuchao (la pena esatta è sconosciuta), il quale ha sottolineato che, una volta che si fosse ripresa abbastanza bene, avrebbe ordinato di riprenderla in custodia.

Ricorso respinto e mozione negata

Peng ha presentato ricorso in appello presso il tribunale intermedio di Changsha. Il 6 luglio dell'anno scorso il giudice Zhong, del Tribunale della città di Liuyang, e l'agente Deng, della Stazione di polizia di Xinhe, le hanno consegnato a casa la sentenza del tribunale superiore. I funzionari le hanno ordinato di firmare i documenti, con la promessa che nessuno l'avrebbe più disturbata, se si fosse attenuta a quanto stabilito. Peng ha notato che la sentenza recava le firme del presidente del tribunale, Li Fan (+86-13975106228), e del giudice Zou Xiaohong (+86-18817138226), che dichiaravano di condividere la decisione del giudice Chen di condannarla e farle scontare la pena fuori dalla prigione.

Quando Peng si è rifiutata di firmare la sentenza, l'agente Deng si è rivolto ai familiari, ma anche loro hanno detto no. Deng ha quindi firmato i documenti e se ne è andato con Zhong.

La donna ha presentato una mozione al Tribunale intermedio di Changsha, chiedendo di riconsiderare la decisione di respingere il suo appello, ma il 22 settembre dell'anno scorso il tribunale superiore ha rifiutato la sua istanza.

La polizia e il comitato di strada locale hanno continuato a controllare Peng, per vedere se stava migliorando. Alla fine, lo scorso 11 aprile la donna è stata arrestata e condotta in una struttura sconosciuta.

Articoli correlati:

Hunan: Donna di sessantanove anni costretta a letto dopo essere stata perseguitata ripetutamente per la sua fede

Falun Gong Practitioner Continues to Suffer Nine Months after Hunan Police Forcibly Drew Blood and Injected Her with Unknown Drug