(Minghui.org) Lo scorso 12 giugno Zhang Liyu, settantenne residente a Fuzhou nella provincia del Fujian, è stata condannata a nove mesi di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il calvario di Zhang è nato da un incidente avvenuto nel mese di maggio dell'anno scorso, quando è stata denunciata alla polizia da una guardia di sicurezza di un condominio locale, che l'ha sorpresa a inserire materiale informativo del Falun Gong nelle cassette della posta. In seguito, il Dipartimento di polizia distrettuale di Cangshan le ha imposto gli arresti domiciliari per un anno.

Non è chiaro quando sia stata incriminata o processata. Poco dopo essere stata condannata a nove mesi, il 12 giugno scorso dal Tribunale distrettuale di Cangshan, è stata ripresa in custodia e ammessa nella Prigione femminile della provincia del Fujian, situata nella città di Fuzhou.

Zhang era l'unica a prendersi cura del marito, che soffre di complicazioni causate da un ictus. Dopo essere stata ammessa in prigione, il marito ha dovuto farsi ricoverare in una casa di cura.

Non è la prima volta che Zhang viene presa di mira per la sua fede. In passato è stata condannata tre volte alla prigione e le è stato ordinato di restituire le prestazioni pensionistiche erogatele durante la detenzione.

Nel 2000 condannata a quattro anni

L'8 ottobre 2000 Zhang è stata arrestata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. In seguito è stata condannata a quattro anni e ha scontato l'intera pena.

Nel 2010 condannata a tre anni con quattro anni di libertà vigilata

Il 5 aprile 2010 è stata arrestata, mentre parlava alla gente del Falun Gong. Gli agenti della Stazione di polizia del villaggio di Baiyun l'hanno trattenuta per un po' nella prigione della contea di Yongtai, prima di trasferirla al Centro di detenzione della contea di Yongtai.

Il 21 aprile 2010, dopo aver ricevuto un mandato di arresto formale, Zhang ha assunto un avvocato di Pechino per rappresentarla, ma è stata costretta dal tribunale a licenziarlo.

Il 16 settembre di quell'anno il marito ha ricevuto una telefonata dal tribunale che gli chiedeva di presentarsi alle 8:00 del giorno successivo, per "discutere di alcuni dettagli". Il 17 settembre 2010 si è recato in tribunale, come da istruzioni, e ha visto numerosi agenti di polizia e ufficiali giudiziari, che gli hanno confiscato il cellulare e gli hanno detto che stava per iniziare il processo a carico della moglie. Più di 20 persone estranee si sono sedute nella tribuna dell'aula del tribunale, e una di loro proprio accanto a lui, per controllarlo.

Dopo l'inizio del processo, una donna di identità sconosciuta si è messa a filmare il procedimento giudiziario. Zhang ha biasimato la donna per il suo comportamento illegale e ha chiesto che venisse allontanata dall'aula. Il giudice ha inizialmente ignorato la sua protesta, ma in seguito ha ceduto e ha ordinato alla donna di uscire.

Senza un avvocato, Zhang ha testimoniato in propria difesa e ha chiesto l'assoluzione, ma il giudice l'ha condannata a tre anni con quattro anni di libertà vigilata.

Nel 2016 condannata a otto mesi

Il 10 giugno 2016 Zhang e un'altra praticante, Jiang Yanmei, sono state arrestate in un parco locale, mentre stavano parlando con la gente del Falun Gong. Entrambe sono state portate alla Stazione di polizia di Shangdu e trasferite, il giorno successivo, alla Prigione della città di Fuzhou. Due settimane dopo sono state nuovamente trasferite, al secondo Centro di detenzione della città di Fuzhou, e il 3 agosto 2016 sono stati emessi i mandati di arresto formali.

L'8 ottobre i loro casi sono stati sottoposti al Procuratore distrettuale di Cangshan e, il 9 dicembre 2016, sono state processate senza avvisare le loro famiglie. Sia Zhang che Jiang sono state condannate a otto mesi e, il 10 febbraio 2017, sono state rilasciate.

Persecuzione finanziaria attraverso la riduzione della pensione

Nel mese di marzo 2022 Zhang ha ricevuto una telefonata dall'Ufficio per la previdenza sociale della città di Fuzhou, che le ordinava di restituire i benefici pensionistici erogati durante i tre precedenti periodi di detenzione. Poco dopo si è recata all'ufficio e le è stato comunicato l'importo esatto da restituire: 126.566,49 yuan (circa 16.260 euro). Il funzionario, tuttavia, non ha saputo spiegare come la cifra sia stata calcolata.

L'addetto ha anche aggiunto che la futura pensione mensile di Zhang sarebbe stata ridotta, da 2.883,06 yuan (circa 370 euro) a 1.741,18 yuan (circa 220 euro), tenendo conto degli adeguamenti al costo della vita a cui inizialmente avrebbe avuto diritto, ma che le sono stati tolti a causa della sua detenzione. Per legge, tuttavia, tutti i pensionati hanno diritto all'adeguamento annuale al costo della vita, indipendentemente dal fatto che siano mai stati incarcerati e per altro qualsiasi motivo.

La donna è stata avvertita che i suoi benefici sarebbero stati sospesi, se non avesse restituito i 125.566,49 yuan "pagati in eccesso".

In seguito, Zhang ha presentato ricorso all'Ufficio per la previdenza sociale, che ha emesso un avviso retroattivo in cui si affermava che i pensionati che non avessero restituito i pagamenti in eccesso della pensione o avessero commesso frodi sarebbero andati incontro a conseguenze, tra cui l'inserimento nell'elenco delle persone non meritevoli di credito.

La donna si è rivolta molte altre volte all'Ufficio della previdenza sociale e alle sue agenzie di supervisione, ma ha sempre ricevuto una risposta negativa. In seguito ha ricevuto un avviso dell'avvocato per conto dell'Ufficio della previdenza sociale, che l'accusava di aver violato le leggi in materia e il suddetto avviso.

Zhang non riusciva a credere di essere stata dipinta come una criminale, quando l'Ufficio della previdenza sociale aveva violato la legge, cercando di riprendersi i suoi benefici pensionistici legittimamente guadagnati. Ha intentato una causa contro di loro e il tribunale distrettuale di Jin'an ha fissato un'udienza per il 3 agosto dell'anno scorso. Il caso potrebbe essere ancora in corso e non è chiaro se Zhang sia stata condannata all'ultima pena detentiva come ritorsione, per la sua causa intentata contro l'Ufficio della previdenza sociale.

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