(Minghui.org) Cinque residenti di Baoding, nella provincia dell'Hebei, sono detenuti da più di due mesi per la loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. I praticanti al momento si trovano presso il Centro di detenzione di Baoding. Dopo che i loro arresti sono stati approvati alla fine di maggio sono in attesa di processo.

I cinque praticanti sono stati catturati in una retata il 9 aprile scorso. Sotto le direttive del Dipartimento di polizia di Baoding, la polizia dei distretti di Jinxiu e Lianchi quel giorno ha arrestato 12 praticanti del Falun Gong e ha fatto irruzione nelle loro case. Sette di loro sono stati rilasciati poco dopo, ma cinque rimangono ancora in custodia. Si tratta di Qin Yingli, una dipendente delle ferrovie elettriche di 60 anni, Zhang Ximei, di 57 anni, Li Xiaoxiao, una ragioniera di 54 anni, Zhi Zhanmin, di 54 anni, e Chen Jinmei, una collaboratrice domestica. I familiari di Li in seguito hanno rivelato che la loro cara era stata arrestata da agenti della Stazione di polizia del villaggio di Dongjinzhuan, che le avevano confiscato i libri del Falun Gong, diverse migliaia di yuan (centinia di euro), due computer che usava per lavoro e delle stampanti.

Per rendere più pesante la loro pena detentiva la polizia ha prima tenuto Qin, Zhang, Zhi e Chen per 10 giorni in un resort locale, la Villa di montagna Xiulan, dove li ha sottoposti a serrati interrogatori e a continue intimidazioni. Si è anche servita di psicologi per esercitare pressioni su di loro e li ha privati del sonno, nel tentativo di farsi dare informazioni su altri praticanti e perché rinunciassero al Falun Gong, ma loro sono rimasti fermi nella loro fede e la polizia li ha trasferiti al Centro di detenzione di Baoding, dove si trovava anche Li fin da dopo l'arresto.

Alla fine di maggio di quest'anno la Procura distrettuale di Lianchi ha approvato l'arresto di Li e quella del distretto di Jinxiu ha approvato gli arresti delle altre quattro praticanti.

Prima dell'ultimo arresto Zhang è stata condannata a tre anni e due mesi nel novembre del 2019, dopo un arresto nel gennaio dello stesso anno. É stata arrestata a ottobre del 2022 con altri 10 praticanti prima del 20° Congresso del Partito e tenuta in detenzione per 10 giorni. Dopo il suo ultimo arresto la sua famiglia ha subito intimidazioni da parte degli agenti della Stazione di polizia di Tianwei.

Zhi era stato già arrestato nel 2005 e condannato a 12 anni quando aveva intercettato un segnale TV per trasmettere informazione sul Falun Gong, allo scopo di sensibilizzare la gente sulla persecuzione che la severa censura in Cina voleva far rimanere segreta. La sua pesante condanna ha inferto un grave colpo ai suoi genitori, che sono morti l'uno dopo l'altro mentre lui era ancora in detenzione. Anche sua sorella maggiore Zhi Ping, che scontava la pena in un campo di lavoro forzato, è morta nel 2014 all'età di 41 anni.

Quando è stato rilasciato nel 2017, ha dovuto ricorrere all'aiuto di un'altra sorella e ha trovato lavoro nel settore delle ristrutturazioni edili. Il 9 aprile di quest'anno, proprio quando la sua vita era diventata stabile, è stato arrestato di nuovo dagli agenti della Stazione di polizia di Xinshichang. Secondo quanto riferito dal suo coinquilino, la polizia ha fatto irruzione usando la chiave di Zhi e lo ha costretto ad uscire, per poi mettere a soqquadro l'appartamento.