(Minghui.org) Nel mio villaggio, capitava che incontrassi ripetutamente una persona. Si lamentava sempre dei suoi genitori dicendo che essi preferivano i suoi due fratelli minori e che lo maltrattavano. Sosteneva che avessero dato tutto ai suoi fratelli e che non avesse ricevuto nulla.

Era furioso e indignato, come se avesse sofferto molto. In effetti, negli anni 70 e 80, quando era giovane, il reddito medio della famiglia era basso; a quel tempo, per una famiglia di campagna era già tanto avere cibo a sufficienza, e di conseguenza i suoi genitori, non potendo permettersi molto, avevano riversato le proprie attenzioni sui loro figli più piccoli. Ho dunque pensato che il suo risentimento nei confronti dei genitori fosse irragionevole e che non li capisse né rispettasse.

Inoltre questa persona aveva un’alta stima di se stessa e disprezzava gli altri; parlava sempre di quanto fosse intelligente e capace. In realtà aveva solo un'istruzione di quinta elementare e non aveva particolari competenze lavorative.

Il momento in cui ho realizzato che lo stavo detestando, mi sono chiesto perché stessi ascoltando le sue lamentele. Per un praticante non esistono le coincidenze! Quando mi sono guardato dentro, ho capito che mi stava mostrando i miei attaccamenti.

Non potevo dimenticare le ingiustizie subite fin dall’infanzia e non potevo perdonare coloro che mi avevano maltrattato. Inoltre non avevo dimenticato il modo in cui i miei genitori mi avevano frainteso. Ho sempre ricordato quelle esperienze ingiuste!

Una volta avevo venduto dei pomodori a una persona, ma poiché non me li aveva mai pagati, ce l’avevo con lui e per molto tempo non ero riuscito ad accettare il pensiero di essere stato truffato. A volte ho pensato: “Se non avessi praticato la Falun Dafa, mi sarei vendicato”. Altre volte ho persino sognato di litigare con coloro che mi avevano maltrattato.

Quando mi sono calmato, ho pensato: “Il fatto che odi gli altri anche nei sogni, non è forse dovuto a un forte risentimento?”. Ero ancora fortemente risentito nonostante praticassi la Falun Dafa da 27 anni e il motivo era che non mi ero mai guardato dentro. Alla fine, attraverso il comportamento di questa persona, ho potuto vedere il mio attaccamento. E a quel punto mi sono detto che ad averlo non era il mio vero sé e che non lo volevo.

L'atteggiamento di questa persona mi ha permesso anche di notare la mia forte mentalità esibizionista. Spesso spiegavo agli altri praticanti per quanto tempo studiassi la Fa ogni giorno, quanto fossi diligente nel fare gli esercizi ogni mattina e quanti opuscoli informativi della Dafa distribuissi ogni settimana. Sembrava che volessi che gli altri praticanti sapessero quanto ero eccezionale.

Spesso disprezzavo gli amici praticanti; pensavo di coltivare meglio di loro perché studiavo diligentemente la Fa e facevo le tre cose. Qual era dunque la differenza tra il mio comportamento e quello di questa persona del villaggio? Quando i praticanti sottolineavano i miei difetti, trovavo sempre delle scuse e mi difendevo, ma non pensavo mai a guardarmi dentro. Queste erano tutte manifestazioni del mio ego!

Attraverso il comportamento di quella persona, ho potuto misurarmi con i requisiti della Dafa; mi sono guardato dentro e solo allora ho trovato questi attaccamenti. Ho veramente realizzato la serietà della coltivazione!

Dopo che mi sono guardato dentro e ho identificato i miei difetti, non mi sono imbattuto per un bel po' in quella persona irritabile. E quando, un giorno, l’ho incontrato di nuovo, non si è comportato come in precedenza. Sapevo che ciò accadeva perché avevo rimosso i miei attaccamenti al risentimento e al mettermi in mostra.

Mi sono anche reso conto che molte persone ancora non conoscono la verità sulla Dafa e quanto sia urgente salvarle.

Tutto ciò in cui ci imbattiamo accade per una ragione ed è legato alla nostra coltivazione. Dobbiamo misurarci con la Fa ed essere dei veri discepoli.

Grazie, Maestro, per avermi illuminato con la tua compassione!