(Minghui.org) Il sito Minghui aveva precedentemente parlato dell'ingiusta condanna di una madre e di un figlio della città di Guiyang, nella provincia del Guizhou, per la loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Recentemente si è appreso che Li Binyang, di 31 anni, è stato ammesso nella Prigione di Duyun. Sua madre, Song Xiaomei, di 54 anni, sta scontando la pena nel Carcere femminile della provincia del Guizhou, situata nella capitale, Guiyang.

Lo scorso mese di marzo Li e Song sono stati condannati, il primo a quattro anni e mezzo di prigione e la seconda a tre anni. Le loro pene detentive derivano dall'arresto del 26 febbraio dell'anno scorso, mesi dopo la scomparsa della madre di Song, Zhou Xianglan, avvenuta il 21 dicembre 2021.

Mentre la morte di Zhou, di 79 anni, era già stata brevemente trattata in un precedente articolo pubblicato sul sito Minghui, questo articolo ha aggiunto nuovi dettagli alla vicenda.

Salute ristabilita

Dopo aver visto come Zhou è tornata in salute grazie al Falun Gong, sia Song che il figlio Li hanno iniziato a praticare. Zhou aveva subito un incidente per negligenza medica, durante un intervento di sterilizzazione all'età di 33 anni. Per anni la donna ha dovuto prendere congedi per malattia e alla fine è stata costretta, a richiedere la pensione anticipata, all'età di 41 anni, dal suo lavoro presso l'Azienda di motori per l'aviazione di Guizhou Liyang, che fa parte dell'esercito.

Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1994, Zhou è completamente guarita. Sua figlia, Song, si è unita a lei nella pratica. Li è cresciuto vedendo la madre e la nonna seguire i principi del Falun Gong, e anche lui ha iniziato a praticare.

Zhou condannata a un anno e mezzo di lavori forzati nel 2000

Dopo l'inizio della persecuzione, la famiglia è stata presa di mira per la sua fede. Il 30 luglio 1999 Zhong Guanghuan, segretario locale di Partito, ha fatto irruzione nell'abitazione di Zhou e le ha confiscato i suoi libri del Falun Gong.

Nel marzo 2000 la donna ha fatto visita a un vicino di casa ed è stata arrestata da un agente che la stava monitorando. Zhou è stata trattenuta nel carcere di Pingba per 15 giorni e il suo ex datore di lavoro le ha sospeso pensione e altri benefici per un anno intero.

Nel mese di maggio 2000 Zhou, sua sorella e la figlia, Song, si sono recate a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma sono state arrestate. Le tre donne sono state portate nell'ufficio di collegamento che il datore di lavoro di Zhou aveva nella capitale cinese. Le guardie di sicurezza aziendale, Tang Liusheng e Luo Li, le hanno prelevate e trattenute per 15 giorni nella Prigione di Pingba.

Nel giugno 2000 Zhou è stata sottoposta a un anno e mezzo di lavori forzati e trasferita al Campo di lavoro femminile della provincia del Guizhou. Per un certo periodo è stata costretta a lavorare per più di 10 ore al giorno. Quando non era costretta a lavorare, veniva obbligata ad accovacciarsi o a fare esercitazioni militari. Una volta si è rifiutata di compilare alcuni moduli ed è stata costretta a restare sotto il sole cocente, dalle 6:00 alle 17:30, senza ricevere cibo e bevande.

Nel giugno 2000 è stata prelevata dal campo di lavoro e trattenuta per una settimana in un centro per il lavaggio del cervello, situato in un hotel.

In seguito è stata rilasciata prima del tempo, ma nel marzo 2001 è stata nuovamente arrestata. Alla donna sono stati confiscati i libri del Falun Gong ed è stata trattenuta per 15 giorni nel Carcere di Pingba.

Madre e figlia sottoposte a tre anni di lavori forzati nel 2002

Nel marzo 2002 Zhou e sua figlia si sono recate nuovamente a Pechino e sono state arrestate in piazza Tiananmen, mentre stavano srotolando uno striscione con la scritta "La Falun Dafa è buona". Sono state prima portate alla Stazione di polizia di Tiananmen e, la sera stessa, sono state trasferite al Centro di detenzione del distretto di Haidian. Sette giorni dopo la Fabbrica di macchinari di Honghu, che nel 2000 aveva licenziato Song per la sua fede, ha inviato una guardia di sicurezza, Ma Hui, per andare a riprendere lei e sua madre a Pechino.

Dal 1° aprile al 18 luglio 2002 Song è stata trattenuta nel Centro di detenzione di Pingba. Le sono stati imposti tre anni di lavori forzati ed è stata trasferita nel Campo di lavoro femminile della provincia del Guizhou.

Mesi dopo Zhou è stata rilasciata, ma nel mese di ottobre 2002 è stata nuovamente arrestata. La polizia ha confiscato la sua borsa, che conteneva più di 500 yuan (circa 60 euro) in contanti. Un agente le ha anche coperto la testa con un sacchetto di plastica nero e l'ha colpita selvaggiamente. La donna era gravemente ferita e non riusciva più a muoversi. In seguito gli agenti l'hanno trascinata dal quinto piano fino al livello della strada, e l'hanno costretta a salire in auto. Il giorno dopo è arrivato un altro gruppo di agenti, che l'hanno trascinata per terra, passando davanti a un cantiere, fino al Centro di detenzione di Pingba.

Due mesi dopo, Zhou è stata sottoposta a tre anni di lavori forzati e portata nello stesso campo di lavoro in cui era detenuta la figlia.

Zhou viene torturata nel campo di lavoro e muore 16 anni dopo essere stata rilasciata

Poiché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede, Zhou è stata tirata in quattro direzioni diverse da quattro detenute (vedi immagine sotto). L'hanno stirata così tanto che è svenuta per il dolore. Un'altra volta ha gridato "La Falun Dafa è buona" e per punizione le hanno riempito la bocca di calzini sporchi. Le guardie hanno anche incaricato un tossicodipendente di picchiarla.

Illustrazione della tortura: Tirata in quattro direzioni diverse

A causa delle torture, la salute di Zhou è peggiorata e le guardie le hanno ordinato di scrivere una liberatoria per sollevare il campo di lavoro da qualsiasi responsabilità, nel caso in cui le fosse accaduto qualcosa. La donna si è rifiutata di farlo ed è stata trascinata nella clinica interna alla prigione. Una persona di grossa taglia si è inginocchiata su di lei e altre sei le hanno tenuto stretti gli arti. I medici le hanno fatto alcune iniezioni, somministrandole a forza farmaci sconosciuti.

In seguito, le guardie hanno incaricato alcune tossicodipendenti di aggiungere delle droghe al suo cibo. Dopo aver mangiato, la pressione sanguigna sistolica di Zhou è salita a più di 200 mmHg (non aveva mai avuto la pressione alta, prima di essere detenuta). La donna ha anche accusato vertigini, mal di testa e battito cardiaco accelerato; non riusciva ad addormentarsi e si sentiva sempre intorpidita.

Il 31 marzo 2005 Zhou è stata rilasciata, ma ha dovuto affrontare continue vessazioni. Nel corso degli anni la sua salute ha continuato a peggiorare e, il 21 dicembre 2021 è deceduta.

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