(Minghui.org) La sera dello scorso 11 luglio, circa 1.500 praticanti del Falun Gong (Falun Dafa) con addosso una maglietta gialla, si sono seduti in silenzio sul prato del National Mall, ciascuno con una candela in mano, per commemorare gli amici praticanti che sono stati perseguitati a morte dal Partito Comunista Cinese (PCC) negli ultimi 25 anni e per chiedere la fine della persecuzione del della disciplina spirituale da parte del PCC.

I praticanti del Falun Gong hanno tenuto una veglia a lume di candela sul National Mall per commemorare gli amici praticanti perseguitati a morte dal Partito Comunista Cinese negli ultimi 25 anni, lo scorso 11 luglio

I praticanti occidentali sostengono i praticanti in Cina

Frida, una praticante del Falun Gong del New Jersey, ha parlato ai passanti sul National Mall della persecuzione subita dai praticanti cinesi in Cina e raccontato la sua personale esperienza dei benefici fisici e mentali che ha tratto dalla pratica del Falun Gong.

Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, Frida ha accusato una grave allergia alla pelle e perso l'olfatto. Per otto anni si è fatta visitare da molti medici, ma la sua condizione è solo peggiorata.

Dopo che sua sorella ha iniziato a praticare la Falun Dafa, e nel giro di un anno ha assistito alla scomparsa di tutte le malattie che l'affliggevano, ha esortato ripetutamente anche lei a farlo. Alla fine Frida ha seguito il consiglio, e dopo un paio di settimane le è tornato il senso dell'olfatto e le sue allergie scomparse.

Frida ha raccontato: “Pratico da 25 anni e cerco di seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza nella vita quotidiana. Sono cambiata, così come lo sono anche i miei numerosi familiari: non praticano ma sono diventati persone migliori! Sento di aver trovato la migliore pratica di coltivazione!”.

Frida del New Jersey ha partecipato alla veglia a lume di candela

Seduta sul prato del National Mall con una candela in mano, Frida ha pensato a coloro che sono stati perseguitati a morte dal PCC solo per il fatto di voler essere brave persone e di credere in Verità, Compassione e Tolleranza. “È molto triste”, ha ribadito, “Siamo qui per ricordare coloro che hanno perso la vita, la famiglia e tutto ciò che avevano in Cina perché si sono rifiutati di rinunciare a praticare il Falun Gong”.

Nick, un giovane americano che pratica il Falun Gong da 20 anni e parla correntemente cinese, negli ultimi 15 anni ha sempre partecipato alla veglia a lume di candela che si tiene a Washington intorno al 20 luglio. Spesso legge storie di come i praticanti in Cina sono perseguitati. “[Partecipo alla veglia a lume di candela] perché mi sento affranto e voglio che il mondo intero sappia della crudele persecuzione”, ha affermato.

Nick vuole che il mondo sappia della crudele persecuzione

Ha sostenuto: “Ammiro molto i praticanti del Falun Gong in Cina perché riescono a perseverare nelle loro convinzioni in queste circostanze. Spero anche che sappiano che prestiamo loro attenzione e li pensiamo”.

Tamuz Itai, da Israele, pratica la Falun Dafa da 22 anni ed è la quarta volta che va a Washington D.C. per partecipare all'evento del 20 luglio.

Tamuz Itai da Israele spera che i praticanti in Cina non perdano la speranza

Ha voluto dire agli amici praticanti in Cina che stanno soffrendo per la persecuzione: “Sappiate che, anche se non potete sentire le loro voci, tutti i praticanti del Falun Gong nel mondo, e molti non praticanti, vi sostengono. Milioni di persone, non solo vi sostengono ogni giorno nei loro cuori, ma agiscono anche per denunciare la persecuzione. Finché riusciremo a credere fermamente in Verità, Compassione e Tolleranza, la situazione cambierà, quindi non perdete la speranza!”.

Praticante cinese: “Vogliamo solo dire alla gente la verità”

Liu Dexi, praticante di Taizhou, provincia dello Zhejiang, Cina, è stato arrestato illegalmente, condannato ai lavori forzati e imprigionato 5 volte per la sua fede e per aver parlato del Falun Gong alla gente. Una volta è stato condannato a 10 anni di prigione e torturato.

Liu Dexi è stato imprigionato e torturato in Cina

La mattina del 1° gennaio 2001, Liu e un altro praticante hanno esposto uno striscione con la scritta “La Falun Dafa è la retta Fa” in Piazza Tienanmen. Un poliziotto di Pechino lo ha sbattuto a terra e preso a calci in testa con gli stivali, fino a che aveva il volto ricoperto di sangue. Liu è stato poi scortato a Taizhou, nello Zhejiang, e condannato a due anni e mezzo di lavori forzati.

Dopo essere stato rilasciato, ha spedito CD e DVD alle sedi del governo locale affinché i funzionari potessero comprendere che la Falun Dafa è una disciplina retta. Tuttavia, a causa di ciò è stato nuovamente arrestato e rinchiuso in prigione per 10 anni, dove è stato torturato.

Liu ha ricordato: “Sono stato torturato molte volte. Per sette giorni e otto notti, sono stato ammanettato per le mani e per i piedi a una sedia di metallo e mi sono state poste due grandi lampade di fronte agli occhi per impedirmi di dormire. Un'altra volta mi hanno ammanettato e appeso a una sbarra di ferro e non mi hanno tirato giù finché non sono svenuto. Nonostante sia successo 20 anni fa, le cicatrici lasciate dalle manette sui miei polsi sono ancora ben visibili e i miei pollici sono ancora intorpiditi”.

Ha continuato: “Sono sempre stato preoccupato per i praticanti del Falun Gong che sono ancora perseguitati dal PCC e per i cinesi di buon cuore che sono stati ingannati dalle bugie del Partito. Abbiamo trascurato la nostra sicurezza solo per dire alla gente la verità e far sapere a tutti che la Falun Dafa è buona”.

La gente incoraggia i praticanti del Falun Gong

Abdul Nomad è rimasto scioccato dalla persecuzione

Abdul Nomad, un immigrato egiziano specializzato in chimica molecolare, lavora a Washington. Quel giorno ha accompagnato un amico a visitare la Capitale e ha visto migliaia di praticanti del Falun Gong che praticavano gli esercizi sul National Mall. È rimasto attratto dalla musica rilassante e ha voluto saperne di più sulla pratica.

Quando ha appreso che i praticanti cinesi del Falun Gong venivano perseguitati e persino sottoposti a prelievo forzato di organi a causa della loro fede, è rimasto scioccato e ha continuato a ripetere: “Non appena tornerò a casa, chiamerò il mio deputato e gli chiederò di sostenervi per porre fine a questa persecuzione. Grazie mille per essere venuti qui a informarci!”.

Vedendo la veglia a lume di candela, il signor Zhu, un turista cinese in visita a Washington, ha affermato che quanto stava accadendo era davvero una tragedia per il popolo cinese. Ha detto che il Falun Gong è praticato in tutto il mondo, tranne che in Cina, dove è nato.

Zhu ha detto di aver spesso eluso il firewall cinese per leggere Epoch Times e di aver capito che il Partito Comunista è una setta malvagia a tutti gli effetti, nonché il vero colpevole delle sofferenze del popolo cinese.

Lo studente liceale Mati si trovava vicino al National Mall, e quando ha visto i praticanti del Falun Gong tenere una veglia a lume di candela, ha voluto unirsi a loro. Ha detto: “Era tutto bello e pacifico ed in linea con i principi di Verità, Compassione e Tolleranza sostenuti dalla Falun Dafa”.

Mati si è unito alla veglia a lume di candela per mostrare il suo sostegno

Yves, dal Belgio, lavora nella sicurezza informatica della difesa nazionale ed era la prima volta che sentiva parlare della Falun Dafa. Ha detto: “Di solito vediamo proteste di strada in cui la gente grida e fa molto rumore. È scioccante vedere così tante persone sedute e in silenzio a protestare... anche se non sono un praticante, voglio stare con loro e sostenerli!”.