(Minghui.org) Sette residenti della contea di Qingyuan, nella provincia del Liaoning, sono stati arrestati nelle prime ore della mattinata, il 12 luglio di quest'anno, con l'accusa di praticare il Falun Gong, una disciplina per il benessere di corpo e mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Gli agenti che hanno effettuato l'arresto erano del Dipartimento di polizia locale e delle sue Stazioni di polizia subordinate dell'Henan e dell'Hubei. Hanno fatto irruzione nelle abitazioni dei sette praticanti e hanno confiscato un gran quantità di beni di valore.
I praticanti arrestati erano i signori Wang Nanfang, Zhou Shuyou, Lai Chunlian e Wang Zexing, e le signore Hu Fengju, Hu Mingli, e Li Shuqin. Wang, Zhou e Hu erano già stati ripetutamente presi di mira in passato.
Wang è stato condannato due volte ai lavori forzati dov’è stato torturato brutalmente
Il 67enne Wang soffriva di epilessia, di una grave forma di nevrosi e di tumori gastrici. Nessuna cura aveva funzionato, ma tutti i sintomi erano magicamente spariti solo un mese dopo aver intrapreso il Falun Gong, nel marzo 1997. Aveva anche imparato a essere una persona migliore e un lavoratore più coscienzioso.
Quando la persecuzione è iniziata è rimasto fermo nella sua fede e per questo è stato ripetutamente preso di mira. Il 28 giugno del 2008 è stato arrestato e il 19 luglio gli sono stati dati due anni ai lavori forzati. Ha scontato la pena in diverse strutture, e in ognuna di esse ha subito brutali torture, i cui dettagli si possono trovare nei primi due articoli correlati.
Il 25 novembre del 2011 è stato di nuovo arrestato e, il 9 dicembre dello stesso anno, è stato condannato ancora a un anno di lavori forzati, ma gli è stato consentito di scontare la pena fuori dal campo perché non aveva superato l'esame di idoneità fisica all'ammissione.
Anche Zhou è stato torturato durante le due pene ai lavori forzati
Zhou, di 60 anni, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel luglio del 1997. Nel 2001 gli sono stati dati due anni ai lavori forzati ed è stato brutalmente torturato. Per oltre 120 giorni è stato quotidianamente appeso al letto a castello superiore e lasciato lì per ore e ore.
Il 21 marzo del 2005 è stato di nuovo arrestato e ha subito ancora atroci torture alla stazione di polizia locale, dove è stato costretto a star seduto per terra a gambe divaricate, mentre gli agenti gli davano calci in testa e nella zona inguinale. A causa delle torture e delle percosse i testicoli gli si sono gonfiati e non riusciva a camminare senza assistenza. Aveva anche atroci dolori al ventre e non riusciva a stare in piedi. La polizia l’ha torturato per tutta la notte, fino alle 9:00 della mattina seguente ( per ulteriori dettagli della tortura si veda il relativo articolo correlato).
Invece di prestargli le cure mediche del caso lo hanno mandato al Campo di lavoro forzato di Wujiabao, nella città di Fushun, per un periodo di tempo imprecisato.
Hu è stata condannata a un anno e mezzo ai lavori forzati nel 1999
La praticante 61enne Hu era grata al Falun Gong perché le aveva restituito la salute. Era andata a Pechino a fare {[appello}} per il Falun Gong a novembre del 1999 ed era stata arrestata. Poi era stata portata all'Ufficio di collegamento di Fushun a Pechino e riportata nella contea di Qingyuan. Ha trascorso 37 giorni presso il Centro di detenzione di Dashagou e poi un altro anno e mezzo in un campo di lavoro forzato.
A dicembre 1999 è stata trasferita al Campo di Wujiabao dove la costringevano a guardare e leggere materiale anti-Falun Gong. Il 1° marzo 2000 è stata trasferita al Campo di lavoro forzato di Masanjia a Senyang, dove è stata di nuovo sottoposta al lavaggio del cervello, al lavoro forzato e ad altre vessazioni come star seduta immobile su un piccolo sgabello per lunghi periodi.
Hu è stata arrestata nuovamente il 24 settembre del 2012 e il giorno dopo portata al Centro di detenzione di Fushun, dove ha trascorso 37 giorni prima di essere rilasciata. L'agente Peng Yue ha esorto 20.000 yuan (circa 2.500 euro) alla famiglia.
Quando non era detenuta la polizia locale e il comitato di strada molestavano lei e la sua famiglia di continuo. Suo marito viveva nella paura e ha avuto un ictus a maggio del 2008; è rimasto paralizzato ed è morto a novembre del 2010.
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