(Minghui.org) Nel fine settimana del 6 luglio, i praticanti della Romania hanno organizzato due eventi informativi per parlare alla gente della Falun Dafa e di come il Partito Comunista Cinese (PCC) la perseguita.

Sabato 6 luglio hanno allestito il loro stand informativo settimanale in via Republicii, nel centro storico di Brașov, città situata tra le montagne. Domenica 7 luglio hanno organizzato uno stand informativo e una raccolta firme nella località balneare di Mamaia. Entrambi gli eventi sono i primi di una serie ad attirare l'attenzione sul 20 luglio 1999, data in cui il PCC ha iniziato a perseguitare i praticanti.

Quest'anno ricorre il 25° anniversario della persecuzione, e i praticanti desiderano informare il pubblico di questa assurda crisi umanitaria in Cina e ricercare sostegno per le loro petizioni: una è rivolta al presidente rumeno per condannare pubblicamente la persecuzione, e l'altra denuncia i crimini del PCC contro l'umanità. Per tutto il mese di luglio, i praticanti rumeni terranno eventi simili nelle principali città del Paese.

Brașov, situata a circa 170 chilometri a nord della capitale Bucarest, è la seconda città più grande della Romania. Mamaia, la località balneare più famosa del Paese, si trova sulla costa del Mar Nero e in estate attira turisti da tutto il mondo.

Gli sforzi dei praticanti per aumentare la consapevolezza negli ultimi due decenni hanno aiutato molti rumeni a conoscere la verità sulla persecuzione. In questi due giorni di eventi, in tanti si sono fermati agli stand per esprimere il loro sostegno.

I praticanti hanno allestito uno stand informativo in via Republicii a Brașov, dove hanno dimostrato gli esercizi, distribuito informazioni e raccolto firme sulla petizione che chiede la fine della persecuzione e la condanna i crimini del PCC, il 6 luglio

Durante l'evento informativo tenutosi a Mamaia il 7 luglio, le persone hanno letto i pannelli informativi e chiacchierato con i praticanti per capire cos'è la Falun Dafa e ricevere informazioni sulla persecuzione iniziata dal PCC 25 anni fa

Studente di giurisprudenza: “Apprezzo il coraggio dei praticanti”

Andrei Dogaru, uno studente di giurisprudenza, ha detto di conoscere la Falun Dafa da diversi anni. Aveva letto molto in rete sulla pratica spirituale e della sua persecuzione da parte del PCC, e per questo si è avvicinato allo stand dei praticanti a Brașov quando ha visto il nome familiare.

Andrei Dogaru, studente di giurisprudenza, ha ringraziato i praticanti per l'opportunità di firmare le due petizioni

“Sono al corrente che esiste una comunità pacifica di diversi milioni di persone che vive in un Paese comunista fortemente ateo che non dà spazio a qualunque forma religiosa, e tanto meno concede la libertà di praticare e decidere del proprio destino. Tuttavia, queste persone riconducibili alla Falun Dafa sono perseguitate dal regime comunista, che non solo li elimina fisicamente e li tortura, ma come se non bastasse preleva i loro organi vitali quando sono ancora in vita per poi rivenderli al mercato nero dei trapianti”, ha detto Andrei.

“Credo che tutte le persone dovrebbero avere gli stessi diritti. Un essere umano deve avere pari opportunità davanti alla legge e tutti indistintamente devono godere degli stessi diritti. Ma questi principi inalienabili vengono disattesi da governi autoritari. Ecco perché è importante fermare qualsiasi tipo di regime oppressivo o la restrizione dei diritti umani, nonché il prelievo forzato di organi e tutte le cose orribili che stanno accadendo in Cina. Ho ricevuto del materiale sulla Falun Dafa, ma non ho mai avuto l’opportunità di firmare una petizione, e proprio in questa preziosa occasione vorrei contribuire concretamente al vostro stesso fine”, ha detto.

Ha firmato entrambe le petizioni e ringraziato i praticanti per avergli permesso di condividere il sostegno alla causa. Andrei, crede che i praticanti stiano esercitando, sotto un profilo nobile e responsabile, la volontà ferrea di fermare questa persecuzione.

Ha sottolineato l’importanza di diffondere in forma verbale, in un passa parola, le gravi violazioni dei diritti umani in Cina. Ha anche detto che è una questione di seguire la propria coscienza e di essere in pace con se stessi, così da sostenere il proprio codice morale.

“Apprezzo il coraggio dei praticanti della Falun Dafa in Cina che non mollano mai e continuano a convalidare la Dafa nonostante le pene subite. Vi ammiro anche per aver chiarito la verità in tutte le parti del mondo e vi presentate come una grande comunità! Nella vita normalmente seguo un moto, meglio fare qualcosa che non fare nulla. Anche se può sembrare inutile questo ci restituisce la consapevolezza di aver fatto del nostro meglio per aiutare il prossimo. Siamo uguali davanti a Dio, siamo uguali davanti alla morte, siamo uguali davanti alla vita e siamo uguali nei nostri diritti, quindi credo che queste persone dovrebbero beneficiare di alcune cose naturali e normali che abbiamo dalla nascita, ma che a loro è semplicemente negato”, ha detto Andrei.

I praticanti a Mamaya

Turisti: Verità, Compassione e Tolleranza dovrebbero essere promosse

Elena Rădulescu di Bucarest ha visitato Brașov mentre era in vacanza, e durante in giro per la città ha visto i principi della Falun Dafa riportati sugli striscioni vicino allo stand dei praticanti. Si è avvicinata per esprimere il suo sostegno e ha sentito la necessità di condividere il significativo e profondo cambiamento ottenuto praticando i principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

“Verità, Compassione e Tolleranza sono valori che vorrei fossero promossi nell'animo di tutti, di qualsiasi età e di qualsiasi nazionalità,per costruire un mondo migliore. Certo non possiamo fare tutto e subito, però possiamo cambiare in modo graduale, iniziando a non essere cattivi”, ha detto.

Elena ha detto che i principi della Falun Dafa sono profondamente in sintonia con lei. Crede che la sua vita sia cambiata positivamente vivendo in questo modo. “Tutti noi, anche se siamo solo un granello di sabbia in un grande deserto o una goccia in un grande oceano, dobbiamo fare la nostra parte. Momentaneamente lo faccio da sola, ma sono convinta di promuovere i principi della Dafa con chi mi circonda, e così condividerne i risultati positivi giorno dopo giorno. La mia vita oggi è luminosa, splendente e serena”, ha detto.

Per aiutare a fermare la persecuzione attraverso le petizioni, Elena ha detto: “Faccio quello che posso nella mia area di competenza e forse anche gli altri faranno lo stesso... a poco a poco, sempre di più!”.

Elena Rădulescu vuole dire ai praticanti in Cina di continuare a vivere secondo i valori della Falun Dafa: “Tolleranza! Compassione! E poi la verità viene fuori”.

Elena Iorga ha firmato entrambe le petizioni. Questa è stata la prima volta che ha sentito parlare della persecuzione ed è rimasta estremamente scossa e indignata. Ha ricevuto un fiore di loto con un codice QR per scaricare gli insegnamenti della Falun Dafa e ha confidato di non vedere l'ora di leggerli, di ascoltare la musica della Falun Dafa e di apprendere sempre più informazioni a riguardo.