(Minghui.org) La 61enne Qiang Xiaoxia, residente a Xianyang nella provincia dello Shaanxi, è stata condannata a tre anni con una multa di 2.000 yuan (circa 255 euro) perché accusata di praticare il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
È stata diffidata dal ricorrere in appello, altrimenti le avrebbero dato una multa più salata e, mentre era in carcere, è stata torturata al punto che metà corpo è rimasto paralizzato (emiplegia). Per questo motivo è stata scarcerata su cauzione e non è noto se sarà riportata in prigione.
Qiang era stata arrestata il 27 marzo dello scorso anno. Quella mattina era andata alla Stazione di polizia di Shuangzhao e aveva consegnato al capo della polizia una lettera in cui esortava lui e i suoi subordinati a smettere di perseguitare i praticanti del Falun Gong. Quel pomeriggio quattro agenti, guidati da Wang Hui (+86-17309108517) avevano fatto irruzione in casa sua senza mostrarle alcun tesserino identificativo o un mandato d'arresto e avevano confiscato un ritratto del fondatore del Falun Gong e del materiale informativo sulla pratica.
La polizia ha precisato che non l'aveva arrestata a causa della lettera, ma perché sospettava che avesse affisso del materiale del Falun Gong a Shuangzhao. È stata portata al Dipartimento di polizia di Caihong e tenuta lì per 10 giorni in detenzione amministrativa.
Il 7 aprile dell'anno scorso poi è stata messa in stato di detenzione penale e trasferita al Centro di detenzione del Distretto di Qindu. A causa dei maltrattamenti subiti in carcere, la metà sinistra del corpo è rimasta paralizzata e non era più autosufficiente. La polizia allora l'ha portata all'Ospedale della polizia n. 215 e ha detto al marito di andar lì ad assisterla.
Il marito si è rifiutato e ha accusato la polizia di aver causato la paralisi di sua moglie e di volersi sottrarre alle proprie responsabilità. Non molto tempo dopo gli è morta la madre, di cui Qiang si prendeva cura prima dell'arresto. Il 18 agosto dello scorso anno, mentre era ancora in lutto, è stato costretto ad andare a prendere Qiang dall'ospedale e a portarla a casa, perché la polizia si rifiutava di continuare a pagarle le cure mediche.
Il PM Huang Yuan della Procura distrettuale di Qindu ha poi incriminato Qiang. Il tribunale distrettuale di Qindu ha tenuto un'udienza il 30 gennaio di quest'anno e il 5 giugno il giudice Chang Baomin (+86-13309103012) l'ha condannata a tre anni con una multa di 2.000 yuan. Le ha intimato di non ricorrere in appello, altrimenti le avrebbe aumentato la multa.
La persecuzione passata
Qiang aveva intrapreso il Falun Gong nel 1998, ma aveva abbandonato la pratica l'anno successivo, quando è iniziata la persecuzione. Nell'agosto del 2000 si era ammalata gravemente, ma non poteva permettersi l'intervento chirurgico e allora ha ripreso a praticare il Falun Gong, grazie al quale in poco tempo è completamente guarita.
Qiang era originaria della contea di Fufeng nella provincia dello Shaanxi, ma nel 2016 si era trasferita a casa dei suoceri per prendersi cura dei due anziani. Nel tempo libero si vedeva con i praticanti locali per studiare gli insegnamenti del Falun Gong e sensibilizzare la gente sulla persecuzione.
Il 24 marzo del 2021 lei e altri 10 praticanti si erano riuniti tutti in casa di uno di loro, quando più di 10 agenti del Dipartimento di polizia di Caihong hanno fatto irruzione. La polizia l'ha definita un obiettivo chiave, perché nella sua borsa era stato rinvenuto molto materiale del Falun Gong. I suoi familiari non volevano che praticasse il Falun Gong e le hanno detto che se i suoceri, che all'epoca avevano entrambi 91 anni, avessero avuto troppe preoccupazioni a causa sua e fossero morti, sarebbe stata tutta colpa sua. La polizia ha anche minacciato di darle una pena più severa se si fosse rifiutata di rinunciare al Falun Gong.
Messa sotto pressione sia dalla polizia che dalla famiglia, Qiang ha scritto una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong e ha dato informazioni sugli altri praticanti che la rifornivano di materiale informativo. Le sono stati dati 15 giorni di detenzione amministrativa e dopo è stata rimandata a casa. La polizia non ha prolungato la detenzione a causa di un focolaio locale di COVID-19.
Qiang, in seguito, ha scritto una dichiarazione solenne per annullare tutte quelle scritte e orali che era stata costretta a fare mentre era in carcere e ha continuato a parlare alla gente della persecuzione. Intorno a ottobre del 2022, dopo essere stata denunciata per aver distribuito del materiale informativo del Falun Gong, è stata di nuovo arrestata e tenuta presso la Stazione di polizia di Shuangzhao per un periodo di tempo imprecisato.
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