(Minghui.org) Qi Ling, di 66 anni residente a Wuhan nella provincia dell'Hubei, è stata trattenuta per più di due settimane dopo il suo ultimo arresto per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La sera del 5 giugno scorso Qi è stata denunciata per aver parlato del Falun Gong nel suo quartiere. Nel tentativo di arrestarla, il mattino seguente tre agenti della Stazione di polizia del Guandong si sono appostati fuori da casa sua. Siccome non è uscita durante il giorno, nelle prime ore della sera gli agenti le hanno tolto l'acqua e la corrente, quindi hanno fatto irruzione nell'appartamento. Alla donna sono stati confiscati il computer, il cellulare, il lettore multimediale e i libri del Falun Gong. Da allora Qi è stata trattenuta nel primo Centro di detenzione della città di Wuhan.

Nel mese di maggio 1994 la donna ha iniziato a praticare il Falun Gong e presto è guarita dai suoi numerosi disturbi, tra cui una grave anemia e una malattia allo stomaco. Per aver sostenuto la sua fede nonostante la persecuzione, negli ultimi 25 anni è stata ripetutamente arrestata e le sono state inflitte una pena di un anno in un campo di lavoro forzato e una pena detentiva di tre anni e mezzo. L'ultimo arresto è avvenuto solo quattro anni dopo essere stata rilasciata dalla prigione.

Persecuzioni passate

L'8 dicembre 1999 Qi si è recata a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong, ma è stata arrestata e trattenuta presso l'Ufficio di collegamento della provincia dell'Hubei a Pechino. La donna è stata picchiata e ammanettata dietro la schiena. Gli agenti della Stazione di polizia di Dongting l'hanno scortata a Wuhan e l'hanno trattenuta per 27 giorni nel Centro di detenzione femminile della città di Wuhan.

Il 12 maggio 2000 Qi è stata nuovamente arrestata dagli agenti della Stazione di polizia di Dongting. Durante i sette mesi di custodia presso il Centro di detenzione femminile della città di Wuhan, è stata legata e tenuta costantemente in posizione di aquila aperta su una tavola di legno. Le guardie le hanno tolto i pantaloni e la biancheria intima, poi hanno fatto un buco nella tavola di legno per farvi confluire l'urina e gli escrementi.

All'inizio del 2001 il Dipartimento di polizia del distretto di Wuchang le ha imposto un mandato di un anno nel campo di lavoro forzato di Hewan. I detenuti del campo di lavoro la sorvegliavano costantemente, la costringevano a guardare materiale di propaganda che diffamava il Falun Gong e le ordinavano di rinunciare alla sua fede. A causa delle torture, la donna si è fratturata la colonna vertebrale ed è rimasta disabile per sei mesi.

Il terzo arresto di Qi è avvenuto il 10 dicembre 2006, per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. la donna è stata trattenuta per 15 giorni nel carcere femminile di Erzhigou e dopo è stata portata al Centro per il lavaggio del cervello di Yangyuan, dove è stata trattenuta per altri tre giorni.

La persecuzione a lungo termine ha causato al padre un enorme disagio mentale che ha avuto forti ripercussioni sulla sua salute. Nel 2008 l'uomo è deceduto.

Il 21 dicembre 2013 Qi è stata arrestata per la quarta volta nella propria abitazione dagli agenti della Stazione di polizia di Dongting e della Divisione di sicurezza interna del distretto di Wuchang. La donna è stata trattenuta per un periodo di tempo imprecisato nel Centro per il lavaggio del cervello di Yangyuan, durante il quale è stata costantemente monitorata dal personale e le è stato ordinato di scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong.

Il suo quinto arresto è avvenuto il 23 dicembre 2016, da parte degli agenti della Stazione di polizia di Ganghua, dopo che era stata denunciata per aver parlato con delle persone del Falun Gong. La donna è stata condannata a tre anni e mezzo, trascorsi nel Carcere femminile della provincia dell'Hubei. Qi ha scontato l'intera pena e, il 22 giugno 2020 è stata rilasciata.