(Minghui.org) Quest'anno ricorrono i 25 anni (20 luglio 1999) da quando in Cina il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la persecuzione a livello nazionale della Falun Dafa. Lo scorso 20 luglio, i praticanti in Brasile hanno tenuto un evento sull'avenida Paulista a São Paulo, per presentare la Falun Dafa e per informare la gente sulla persecuzione in corso.

Hanno allestito esposizioni informative, dimostrato gli esercizi e raccolto firme su una petizione promossa dalla DAFOH (Medici contro il prelievo forzato di organi), che chiede alle Sette Nazioni di agire contro il prelievo forzato di organi da parte del PCC ai prigionieri di coscienza in Cina, principalmente ai praticanti della Falun Dafa. La sera stessa hanno tenuto una veglia a lume di candela, per commemorare i loro compagni di pratica uccisi durante la persecuzione in Cina.

I praticanti raccontano alla gente della Falun Dafa

Molti passanti si sono fermati a leggere i materiali e i tabelloni, sono rimasti inorriditi nell'apprendere che il PCC perseguita la Falun Dafa da 25 anni, e molti hanno espresso la loro preoccupazione e firmato la petizione.

"Tutti hanno bisogno dei principi di Verità-Compassione-Tolleranza!"

Dopo essere stata informata della persecuzione in Cina, Lia Toledo è rimasta sbalordita: "È davvero una situazione terribile".

Ha ripetuto che è molto difficile credere che questa atrocità stia accadendo: "Viviamo in Brasile e abbiamo la libertà di fare molte cose nel nostro Paese, immaginare che nell’anno corrente ci siano persone che trafficano i loro organi è incredibile".

Lia Toledo si è rattristata dalla notizia del prelievo di organi che prende di mira i praticanti della Falun Dafa

Quando ha appreso che la Falun Dafa insegna alle persone a vivere secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, è stata molto solidale. "È qualcosa di cui tutti hanno sicuramente bisogno!", ha esclamato Lia. "È importante che le persone capiscano che hanno bisogno di questi tre principi per vivere meglio e in una comunità migliore. Se tutti seguissimo questi tre principi, tutto cambierebbe".

Ha spiegato di avere una conoscenza di base della cultura cinese, avendo avuto amici cinesi quando viveva in Canada, e che ammirava la loro forza interiore, chiaramente derivata dalla spiritualità.

"I cinesi hanno una storia molto dura, sono persone molto forti, e hanno una grande capacità di recupero", ha affermato. "Queste pratiche (la Falun Dafa) dimostrano che sono a un alto livello spirituale, anche noi possiamo raggiungere quel livello. Questa pratica può portarci a livelli più alti".

Ha voluto dire ai praticanti della Falun Dafa in Cina di perseverare nella loro fede, anche sotto la pressione del PCC. "Non arrendetevi mai, non fermatevi!", ha detto Lia. "Se è qualcosa in cui credete, nessuno può portarvelo via. Si soffre e si viene torturati, non riesco a immaginare quanto debba essere brutto, ma credo che nessuno possa portarci via quello che abbiamo dentro".

Lia ha firmato la petizione per porre fine al prelievo forzato di organi in Cina.

"Quello che mi rende triste è l'intolleranza religiosa"

Larissa ha letto gli striscioni e ha chiesto informazioni a un praticante della Falun Dafa, poi ha dichiarato: "Sono piuttosto arrabbiata perché non avevo idea che stesse accadendo, sapevo dei problemi politici della Cina, per esempio con Taiwan, ma non immaginavo una persecuzione così brutale. Sono veramente sconvolta".

Larissa ha firmato la petizione per porre fine al prelievo forzato di organi, e ha affermato che ciò che il PCC sta facendo ci ricorda che la società può deviare molto a causa del comunismo.

"Ciò che mi rende davvero triste è l'intolleranza religiosa", ha detto. "Dimostra fino a che punto si spinge la società, e purtroppo sappiamo che tutto può peggiorare".

Speranza nonostante l'oscurità

Quella sera, i praticanti hanno acceso candele, e si sono seduti in silenzio per onorare coloro che hanno perso la vita, ritenendo che la luce delle candele rappresenti una speranza per la fine della persecuzione in Cina.

Un passante è stato attratto dalla scena, un praticante gli ha consegnato un volantino e gli ha spiegato che i praticanti della Falun Dafa sono perseguitati in Cina da un quarto di secolo.

Un altro uomo che si è fermato per informarsi sulla questione e ha detto: "Dono il mio pieno sostegno alla Falun Dafa!".