(Minghui.org) Al sito Minghui è stato di recente segnalato che una praticante 40enne di Laixi, nella provincia dello Shandong, è stata condannata a sei anni da un tribunale della provincia dell'Henan, per aver parlato online della persecuzione intrapresa dal Partito Comunista Cinese contro il Falun Gong,

È fin dal 2019 che la polizia della provincia dell'Henan si sposta oltre i confini della provincia per arrestare cittadini per bene e rispettosi della legge che hanno postato informazioni su varie piattaforme di social media per far conoscere la persecuzione del Falun Gong. Sono stati denunciati almeno 22 casi documentati fra cui quello di Wu Jiajian arrestata alla fine del 2020 e condannata a sei anni nel o prima del 2023 (non si conosce la data esatta). Prima della conferma della sua condanna, altri 12 praticanti sono stati condannati a pene detentive che vanno dai tre ai nove anni e mezzo.

Dettagli della persecuzione di Wu

Wu e suoi genitori sono originari di Fuxin, nella provincia del Liaoning. I genitori avevano intrapreso il Falun Gong nel 1996 e la loro salute e il loro carattere erano migliorati visibilmente. Wu si è unita a loro nella pratica quando era ancora alle scuole elementari. Dopo che la persecuzione è iniziata nel luglio del 1999, la famiglia è stata costantemente molestata dalla polizia locale che, quando Wu aveva 15 anni, è persino andata alla sua scuola per chiederle dove fossero i genitori. Li hanno poi imprigionati alla fine del 2000. Dopo essere stati rilasciati sono stati costretti a vivere lontano da casa e Wu ha dovuto lasciare la scuola e spostarsi di città in città con loro. Alla fine si sono stabiliti a Jiangshan nel comune di Laixi, nella provincia dello Shandong.

Alle 18:00 del 7 novembre del 2020 in casa di Wu hanno fatto irruzione sette agenti: quattro erano della Stazione di polizia di Liquanzhuang e gli altri tre, tutti in borghese, erano della Divisione sicurezza interna di Luoyang, nella provincia dell'Henan. Non hanno mostrato nessun identificativo e hanno ordinato a Wu di seguirli alla stazione di polizia per verificare delle informazioni. L'hanno portata via in pigiama senza nemmeno lasciarle mettere le calze.

Quando hanno saputo del suo arresto, i familiari sono andati in fretta alla stazione di polizia alle 20:30, ma uno dei tre agenti in borghese dell'Henan di nome Zhu li ha mandati via dicendo che li avrebbe chiamati il giorno dopo.

Sono tornati alla stazione di polizia un'ora dopo ed è stato detto loro che era stata portata in un luogo sconosciuto; ci sono ritornati l'indomani mattina alle 8:00 e un istruttore di polizia ha finalmente rivelato che la stavano portando nell'Henan.

La polizia dell'Henan l'ha tenuta al Centro di detenzione di Luoyang e non le ha concesso le visite familiari. Poi ha passato il caso alla Procura distrettuale di Jianxi, nella città di Luoyang.

Il PM Wu Jiangyang l'ha incriminata per aver postato dei video del Falun Gong su WeChat (una piattaforma di social media). Il caso è stato inoltrato al Tribunale distrettuale del Jaixi il 26 aprile del 2021. I familiari non hanno più ricevuto alcun aggiornamento sul caso fino allo scorso anno, quando hanno saputo che era stata condannata a sei anni, ma non hanno informazioni relative al processo e alla condanna.

L'arresto di Wu ha inferto un duro colpo alla madre Song Jingsu. La sua salute ha subito un drastico tracollo, ed è morta il 6 febbraio del 2022, il sesto giorno del Capodanno cinese, senza vedere la figlia un'ultima volta.

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