(Minghui.org) Il Tribunale intermedio di Jinzhou, nella provincia del Liaoning, il 2 luglio di quest'anno ha respinto il ricorso di Zhang Xiuqin contro l'ingiusta condanna al carcere con l'accusa di praticare il Falun Gong.
La praticante 61enne è stata arrestata il 17 gennaio di quest'anno, dopo essere stata pedinata da agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Guta. La polizia ha fatto irruzione in casa sua senza mostrare nessun documento di riconoscimento, né un mandato e il PM Li Feng della Procura di Linghai (Linghai è sotto l'amministrazione di Jinzhou) l'ha incriminata in data sconosciuta. L'udienza si è tenuta l'11 aprile di quest'anno e il 10 maggio è stata condannata a sei anni con una multa di 12.000 yuan (circa 1.530 euro). Ha presentato ricorso presso il Tribunale intermedio di Jinzhou, ma l'ha perso.
Il padre di Zhang, che aveva quasi 90 anni, ha ricevuto un duro colpo quando la figlia è stata arrestata; la sua salute ha subito un drastico peggioramento ed è morto il 18 luglio scorso, 14 anni dopo la morte della moglie, anche lei una volta imprigionata per la sua fede nel Falun Gong. Era sempre preoccupato per la figlia che era stata costretta a vivere lontano da casa per evitare la persecuzione.
Intraprendere il Falun Gong
Zhang aveva subito violenze domestiche dopo il matrimonio e il marito aveva divorziato non appena lei aveva dato alla luce la figlioletta. Era andato via di casa portando con sé anche tutti i beni di valore e lei aveva sudato sette camicie per mantenere se stessa e la figlia.
Nel 1994 la madre di Zhang, Cai Guifeng, aveva iniziato a praticare il Falun Gong e tutti i malanni di cui soffriva fin da quando era bambina erano scomparsi. Era stata finalmente in grado di indossare i vestiti in estate, mentre prima doveva portare pantaloni lunghi e camicie a manica lunga tutto l'anno.
Zhang era rimasta colpita dai cambiamenti della madre e nel 1997 ha intrapreso anche lei il Falun Gong. È subito guarita da tutti i malanni che la tormentavano fin dall'infanzia, fra cui problemi al cervello, allo stomaco, al cuore, alle spalle, al collo e alla pelle. Sono scomparsi anche i reumatismi, la sciatica e l'insonnia cronica.
Madre e figlia sono perseguitate
Dopo che la persecuzione era iniziata nel 1999, Zhang si era recata a Pechino per fare appello per la Falun Dafa, ma era stata condannata a due anni di lavoro forzato nel 2000 e aveva anche subito torture in carcere.
La polizia ha continuato a molestarla anche dopo il rilascio, nel tentativo di rinchiuderla in un centro per il lavaggio del cervello, e lei si è vista costretta a vivere lontano da casa per evitare la persecuzione. Nel frattempo è stata anche licenziata e questo l'ha privata del diritto di percepire la pensione futura.
La madre di Zhang, Cai, è stata arrestata in data sconosciuta per aver affisso dei manifesti sul Falun Gong. Poco dopo essere stata rilasciata dal centro di detenzione ha iniziato a sbavare e i familiari hanno subito sospettato che le avessero somministrato dei farmaci tossici mentre era detenuta. Nel frattempo la polizia e la comunità locale hanno continuato a molestarla. Hanno anche messo delle persone a seguirla ogni giorno quando usciva di casa. Lo stress mentale sofferto a causa di questa situazione ha giocato un ruolo decisivo sulla sua salute, e alla fine è diventata invalida.
La polizia ha tentato di arrestare di nuovo Zhang l'8 febbraio del 2010, ma quando gli agenti hanno fatto irruzione nella casa che condivideva con i genitori, lei non c'era. Hanno comunque requisito i libri del Falun Gong e il computer, poi hanno arrestato sua figlia e il genero e li hanno interrogati per 10 ore. Dopo questo episodio Zhang ha deciso di vivere lontano da casa.
Le preoccupazioni per la figlia hanno fatto peggiorare le condizioni di salute di Cai, che è morta nove mesi dopo, l'11 novembre del 2010.
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