(Minghui.org) Saint-Gilles-Croix-de-Vie, situata in Vandea, nella Francia occidentale, è una popolare località balneare, e lo scorso sabato 20 luglio, 25° anniversario della persecuzione della Falun Dafa da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), i praticanti hanno tenuto un evento per raccontare alle persone la persecuzione.

I praticanti della Francia occidentale hanno tenuto attività a Saint-Gilles-Croix-de-Vie

Mentre dimostravano gli esercizi, i francesi e i turisti di tutto il mondo si sono fermati a leggere i tabelloni e a firmare una petizione per porre fine al prelievo forzato di organi da parte del PCC.

Martine, dell'Isère

Martine, dell'Isère, si è fermata a leggere le informazioni ed è rimasta inorridita nell'apprendere che la Falun Dafa è perseguitata in Cina, e ha detto: “Non sapevo che ci fosse una tale persecuzione, è assolutamente inimmaginabile e incredibile che le persone vengano brutalmente molestate solo perché praticano la meditazione. Ancora più inaccettabile è che va avanti da 25 anni, e non ci sono parole per descriverla”.

Ha aggiunto: "È incredibile, soprattutto quando istituzioni come il Parlamento europeo o il Congresso degli Stati Uniti ne sono al corrente, e cercano di intervenire, ma se ne parla poco e intanto la persecuzione continua”.

Ha ringraziato i praticanti per aver denunciato questo genocidio, e ha firmato la petizione dicendosi interessata a imparare la Falun Dafa.

Un marito e una moglie della regione della Vandea erano interessati a praticare gli esercizi, e hanno fornito le loro informazioni di contatto ai praticanti locali

Due ragazzi hanno avuto una conversazione approfondita con una praticante

Due ragazzi hanno parlato con una praticante allo stand, che gli ha detto che i media parlano della persecuzione degli uiguri, ma raramente menzionano la persecuzione della Falun Dafa. I giovani l'hanno ringraziata sostenendo che la sua spiegazione li aveva resi consapevoli della natura brutale del PCC, e che era molto importante per le persone conoscere la verità.

Maryvonne e sua figlia Maïlys hanno parlato con i praticanti

Maryvonne si è fermata al banco informazioni con sua figlia Maïlys. Maryvonne ha raccontato che un'amica le aveva parlato della Falun Dafa ma che non l'aveva mai approfondita seriamente. Parlando con i praticanti ha avuto una comprensione più profonda, ed era interessata a imparare gli esercizi. Quando le è stato raccontato della persecuzione, la donna è rimasta traumatizzata.

La figlia Maïlys era sorpresa che i media tradizionali non avessero mai trattato l'argomento, al contrario venisse nascosto. Entrambe prima di congedarsi hanno firmato la petizione e ringraziato i praticanti.