(Minghui.org) Lo scorso 18 luglio i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una veglia a lume di candela davanti all'Ambasciata cinese in via Ben Yehuda a Tel Aviv, in Israele, per ricordare gli amici di pratica, che sono deceduti a causa della persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC).

Il 20 luglio 1999 il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la persecuzione della Falun Dafa e quest'anno ricorrono i 25 anni di questa sanguinosa repressione.

Il 18 luglio i praticanti hanno tenuto una veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese in via Ben Yehuda, a Tel Aviv

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) insegna alle persone a essere buone e, di conseguenza, a migliorare la loro salute. La Falun Dafa e il suo fondatore, il Maestro Li, hanno ricevuto molti premi e attestati di stima.

Tuttavia, l'allora capo del PCC, Jiang Zemin, temendo l'enorme popolarità del Falun Gong, ha lanciato una persecuzione a livello nazionale e, da allora i praticanti sono stati molestati, picchiati, torturati e persino uccisi; molti di loro sono stati addirittura sottoposti al prelievo forzato di organi.

I praticanti si sono seduti in silenzio davanti all'ambasciata cinese, con gli striscioni che recitavano: "Stop al prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong"; "Il crimine non viene ignorato"; "Stop alla persecuzione del Falun Gong che continua da 25 anni". È stata diffusa una registrazione in cinese in cui è stato chiesto al PCC di fermare la persecuzione. I praticanti hanno anche distribuito volantini informativi.

Giovane praticante: dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione

Il tredicenne Itamar Slonim ha saputo della persecuzione dai suoi genitori

Il tredicenne Itamar Slonim ha partecipato alla manifestazione con la sua famiglia e ha detto: “Avevo sei anni quando i miei genitori mi hanno parlato della persecuzione. Mi sono sentito male per coloro che in Cina vengono uccisi per la loro fede. Ho capito che nel mondo ci sono persone davvero cattive, che hanno paura di essere rovesciate dal potere”.

“Cosa si può fare per fermare la persecuzione? Si può fare molto! Dobbiamo tenere molte attività della Falun Dafa per far conoscere la verità al mondo intero. Qui in Israele, dovremmo tenere attività non soltanto davanti all'ambasciata cinese. Dovremmo andare ovunque sia possibile, anche davanti alle istituzioni locali, per informare le autorità.

Sostenitore: tutti coloro che sentono parlare di persecuzione stanno affrontando una prova

Mordechai-Shmuel Tor ha detto: “Tutti coloro che sentono parlare di persecuzione stanno affrontando una prova”

Diversi anni fa Mordechai-Shmuel Tor, di Gerusalemme, è venuto a conoscenza della persecuzione e ha iniziato a leggere il libro principale della Falun Dafa, lo Zhuan Falun. “Volevo capire: Su quali basi i praticanti possono essere perseguitati? Non riuscivo a comprendere perché le persone che aspirano a diventare migliori debbano essere perseguitate. È stato davvero difficile per me apprendere di queste atrocità, credere che una cosa del genere stia accadendo realmente e sentire le tremende sofferenze che la gente deve sopportare. L'entità del male è inimmaginabile”.

“Ogni persona che viene a conoscenza della persecuzione deve affrontare una prova: come reagirà? La ignorerà o esprimerà la sua empatia? Per me è chiaro che dobbiamo raccontarci i crimini che il regime cinese sta commettendo contro i praticanti del Falun Gong e contro l'umanità in generale. È semplicemente nostro dovere parlarne, perché la gente solitamente non ne parla”.

Galia Bones, di Gush-Etzion, che circa un mese e mezzo fa ha iniziato a praticare la Falun Dafa, ha detto: “Ho capito che soltanto se pratico e coltivo posso denunciare più efficacemente la persecuzione. Sono venuta all'evento di oggi davanti all'ambasciata cinese, per far sapere con la mia presenza che ho iniziato a praticare la Falun Dafa e questa è la mia dichiarazione”.