(Minghui.org)

Nome: Chen LihuaNome cinese: 陈丽华Genere: FemminaEtà: 70Città: DaqingProvincia: HeilongjiangOccupazione: Operaia petrolifera in pensioneData del decesso: 7 ottobre 2023Data dell'arresto più recente: Ottobre 2001Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione del distretto di Sa

Chen Lihua

Il 7 ottobre dello scorso anno una residente della città di Daqing è morta dopo aver subito anni di persecuzione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

La scomparsa di Chen Lihua è avvenuta tre mesi dopo aver compiuto 70 anni. L'operaia in pensione della prima Società di perforazione del giacimento petrolifero di Daqing ha attribuito al Falun Gong la cura delle sue malattie (tra cui un tumore all'addome) e ha anche ritrovato la gioia di vivere. Ha mantenuto la sua fede anche dopo l'inizio della persecuzione ed è stata ripetutamente presa di mira.

Nel giugno 2000 Chen si è recata a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong ed è stata arrestata, riportata a Daqing e trattenuta in una cella per 15 giorni, in seguito è stata trasferita ad un centro per il lavaggio del cervello istituito dal suo datore di lavoro, dove è stata trattenuta per un'altra settimana prima di essere rilasciata.

Nell'ottobre 2001 Chen ha visitato un altro praticante del Falun Gong ed è stata arrestata a casa di quest'ultimo. La polizia ha tentato di trattenerla in un campo di lavoro, ma le è stato negato l'ingresso a causa delle cattive condizioni di salute. Chen è stata quindi portata al Centro di detenzione del distretto di Sa e trattenuta per tre mesi, durante i quali ha subito maltrattamenti e la sua salute è peggiorata. Non molto tempo dopo il suo rilascio, tre agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno minacciato di portarla in un campo di lavoro. La praticante si stava ancora riprendendo dagli abusi subiti durante l'ultima detenzione e in quel momento era a letto; era talmente terrorizzata dalla polizia che ha avuto un attacco epilettico ed è caduta dal letto, solo allora la polizia se n’è andata.

Alla fine di ottobre 2015 diversi agenti del Dipartimento di polizia di Chengfeng si sono presentati a casa di Chen e hanno cercato di aprire la porta con un passe-partout, non ci sono riusciti e se ne sono andati. Sono tornati altre volte a molestarla per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex dittatore cinese, per aver avviato la persecuzione del Falun Gong.

Nell'ottobre 2016 circa otto agenti in borghese hanno bussato alla porta di Chen, lei non ha risposto e loro se ne sono andati, altri due agenti in borghese si sono presentati a casa sua nel novembre 2018; non è chiaro se abbia aperto loro la porta.

Un giorno d'estate del 2021 Chen ha visto dal suo balcone che quattro agenti in borghese erano fuori dal suo condominio, e poco dopo ha sentito bussare alla sua porta. Li ha ignorati e loro se ne sono andati.

In seguito, la polizia ha installato un palo fuori dalla finestra del suo appartamento al terzo piano e vi ha montato una telecamera di sorveglianza. Il costante monitoraggio della donna incuteva paura a lei e alla sua famiglia.

La salute di Chen continuava a peggiorare e, nella primavera dello scorso anno, ha iniziato ad avere dolori alla parte bassa della schiena, al seno, alle ascelle e alle gambe. Nel luglio dello scorso anno due agenti in borghese hanno bussato alla sua porta, lei non c'era e i familiari l’hanno avvisata in seguito. Le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, le gambe le facevano così male che non riusciva a dormire la notte, faticava anche a trattenere il cibo ed è diventata emaciata É morta in ospedale il 7 ottobre dello scorso anno.