(Minghui.org) Mio figlio ha avuto un figlio l'anno scorso e mi ha chiesto di andarlo ad aiutare. Ho subito accettato e mi sono trasferita da lui. Ero completamente immersa a cucinare, fare il bucato, pulire e prendermi cura del bambino. Non ho fatto le tre cose.

Un giorno mi sono accorta che non riuscivo a sollevare il braccio destro. Dopo un po' sono riuscita a muoverlo, ma pochi giorni dopo mi sentivo di nuovo intorpidita. Ho provato a sollevarlo con la mano sinistra ma non riuscivo a sentire nulla. Ho scoperto che era il sintomo di un ictus. Mi sono rifiutata di riconoscerlo e sono stata in grado di muovere di nuovo il braccio destro.

Nulla accade per caso nella coltivazione. Mi sono guardata dentro e mi sono resa conto che non avevo letto la Fa e, quando l’ho letta non riuscivo a rimanere concentrata. Ho anche smesso di uscire per parlare con le persone e chiarire la verità. Sembrava che avessi completamente dimenticato la mia missione di praticante ed ero una persona comune, impegnata a prendermi cura di mio nipote. Sapevo che dovevo tornare a casa.

Ero così accecata dal qing che non riuscivo a vedere che i miei figli non avevano più bisogno del mio aiuto. Mio figlio lavorava da casa, sua moglie non aveva bisogno di lavorare e il loro bambino aveva già nove mesi.

Il giorno dopo gli ho detto che sarei tornata a casa perché erano in grado di prendersi cura del bambino e io che dovevo riprendere la mia coltivazione. Con mia sorpresa, mio figlio ha risposto: "Vai a casa. Hai quasi 70 anni, dovremmo prenderci cura noi di te, non dovresti lavorare per noi". Mia nuora è stata d'accordo e ha detto: "Grazie. Dovresti andare a casa e praticare. Vogliamo vederti rimanere in salute, noi sosteniamo la tua pratica".

Dopo essere tornata a casa, ho passato molto tempo a studiare la Fa e chiarire la verità. È passato più di un anno e non ho avuto più problemi al braccio. Ringrazio il Maestro per avermi ricordato di non rallentare nella mia coltivazione.

Anche mia sorella è una praticante e vive al piano di sopra. Dopo il mio ritorno, mi ha detto che potevo mangiare con lei e che avrebbe cucinato per me; ciò avrebbe fatto risparmiare denaro a entrambe. Ho pensato: "Perché no? Non mi piace cucinare e lei deve cucinare comunque: deve solo aggiungere un po' più di riso. Siamo una famiglia e non dobbiamo trattare su sciocchezze".

Da quel momento in poi, ho mangiato a casa sua due volte al giorno. Lasciavo che fosse lei a lavare i piatti e a prendersi cura della nostra anziana mamma, che aveva 90 anni. Quando nostra sorella e fratello più piccoli sono venuti a trovarci, hanno portato del buon cibo per mia madre, ma l’ho mangiato io per prima. Non mi sono vergognata.

Un giorno ho sentito le gambe pesanti e facevo fatica a camminare. Ho pensato: "Sto invecchiando e lascerò che la natura faccia il suo corso". Ma la condizione è peggiorata ed era difficile alzarmi e camminare dopo aver mangiato. Ho iniziato a camminare zoppicando. Sentivo che c'era qualcosa che non andava, ma non mi rendevo ancora conto che dipendeva dal fatto che mi stavo approfittando della generosità di mia sorella.

Un giorno un praticante mi ha chiesto: "Mangi ancora con tua sorella e ti comporti come una ‘monaca anziana'? Non dovresti cucinare per te stessa?" Era un avvertimento. Sapevo che non potevo continuare a fare quello che avevo fatto negli ultimi otto mesi. Il giorno dopo, ho iniziato a cucinare e le mie gambe si sono riprese. Più camminavo, più mi sentivo energica.

Mi sono guardata dentro e ho trovato molti attaccamenti. Ho mangiato con mia sorella per risparmiare, il che dimostrava che ero attaccata al denaro. Il fatto di non voler cucinare dimostrava il mio attaccamento alla comodità: mi ero approfittata della mia famiglia ed ero egoista. Ho bisogno di eliminare tutte queste cattive nozioni.

Sono determinata a studiare bene la Fa e a lasciare che gli insegnamenti mi guidino, in modo da poter rimuovere i miei attaccamenti.

Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.