(Minghui.org) Una donna residente nella città di Fuzhou, nella provincia del Fujian, è stata processata il 13 dicembre dell'anno scorso per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benesssere del corpo e della mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 21 maggio dello stesso anno, Zuo Xiuyun è stata arrestata dopo aver lasciato in una cassetta della posta una busta che si pensava contenesse informazioni sul Falun Gong. Gli agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Jin'an, della città di Fuzhou, hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno sottoposto il caso alla Procura della contea di Minqing.
Il 13 dicembre dello stesso anno, durante il processo presso il Tribunale della contea di Minqing, l'avvocato di Zuo ha precisato che gli agenti non avevano competenze sul suo caso, in quanto la lettera spedita dalla sua cliente aveva un indirizzo del destinatario nella città di Wuyishan (anch'essa nella provincia del Fujian).
L'avvocato ha aggiunto che la polizia al momento dell'arresto non ha aperto la cassetta per verificare se la lettera contenesse informazioni sul Falun Gong. Inoltre, durante l'arresto, è stata ferita al braccio. Nonostante sia stata vista imbucare una sola busta, la polizia ha incluso nelle prove dell'accusa contro di lei più di 100 altre lettere (contenenti informazioni sul Falun Gong) spedite a Wuyishan, senza effettuare alcuna perizia calligrafica. Durante l'irruzione della sua abitazione, la polizia non ha indossato uniformi, né ha mostrato un mandato di perquisizione. A Zuo non è stato permesso di esaminare l'elenco degli oggetti confiscati, né le è stato dato alcun documento da firmare.
L'avvocato ha testimoniato contro il giudice che presiedeva la corte per aver violato le procedure legali. Solo il fratello di Zuo, Zuo Fusheng, che è legalmente cieco da entrambi gli occhi e vive con lei, ha potuto assistere all'udienza. Il giudice ha affermato che qualsiasi altro partecipante avrebbe dovuto richiedere in anticipo un permesso, ma non ha informato l'avvocato o gli altri membri del nucleo familiare di questa “politica”. Per legge, non è necessario alcun permesso per assistere a un'udienza pubblica.
Zuo ha difeso il suo diritto costituzionale alla libertà di credo, dicendo che nel corso degli anni è stata ripetutamente presa di mira per aver praticato il Falun Gong. Ha scontato quattro pene detentive negli ultimi vent'anni, tra cui tre anni tra il 12 ottobre 2000 e il 12 ottobre 2003, sei anni tra il 3 giugno 2004 e il 3 giugno 2010, tre anni e mezzo tra il 16 dicembre 2011 e il 16 giugno 2015 e cinque anni tra il 28 dicembre 2015 e il 28 dicembre 2020. Durante il primo periodo di detenzione il marito ha divorziato da lei.
Il suo avvocato ha riferito anche la sofferenza del fratello, praticante veterano del Falun Gong. Dopo il suo arresto alla fine del 1999, ha scontato un periodo di lavori forzati di un anno e mezzo. Sua moglie è stata costretta a divorziare da lui e le è stata affidata totalmente la figlia. Da allora lui non l'ha più vista. Zuo è stato nuovamente arrestato il 1° novembre 2002 e gli è stata inflitta un'altra condanna ai lavori forzati di due anni e due mesi. Dopo un altro arresto, il 19 gennaio 2011, è stato condannato a sei anni di reclusione. In quell'occasione è stato picchiato selvaggiamente e una volta è stato appeso per sei ore di fila. A causa delle torture è diventato cieco da un occhio e dopo il rilascio, avvenuto nel gennaio 2017, è rimasto cieco dall'altro occhio.
La loro madre è deceduta il 25 aprile 2015, mentre entrambi erano in carcere. A fine 2020, dopo aver scontato la quarta pena detentiva, Zuo si è trasferita dal fratello per prendersi cura di lui. Solo sei mesi dopo, il 19 giugno 2021, è stata nuovamente arrestata e detenuta per un periodo di tempo imprecisato, prima del suo ultimo arresto, avvenuto il 21 maggio dell'anno scorso,
L'avvocato di Zuo ha affermato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e che la sua cliente e il fratello non avrebbero mai dovuto soffrire così tanto per aver semplicemente sostenuto la loro fede. Il legale ha chiesto l'assoluzione della donna e il suo immediato rilascio per poter assistere il fratello. Per legge, l'unica persona che si prende cura di un membro familiare può rimanere in libertà provvisoria, mentre il suo caso è ancora in corso.
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