(Minghui.org) Il sito Minghui ha recentemente confermato che lo scorso 29 aprile l'Ufficio di pubblica sicurezza della provincia del Guangdong ha emesso un avviso che recitava: “Misure di ricompensa per la segnalazione di attività illegali e criminali che coinvolgono culti”, in cui si promettevano 100.000 yuan (circa 13.140 euro) a ogni informatore che avesse denunciato qualcuno sospettato di partecipare ad attività di culto.

Il 6 giugno è entrato in vigore l'avviso che scadrà tra cinque anni.

Sebbene l'avviso non menzioni esplicitamente il Falun Gong, i praticanti del Guangdong hanno capito che era rivolto a loro. Da quando, nel luglio 1999, il Partito Comunista Cinese ha lanciato una campagna nazionale contro il Falun Gong, numerosi praticanti sono stati perseguitati con l'accusa di “minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto”, il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.

Sono passati 25 anni e la persecuzione non si è arrestata. Non riuscendo a reprimere il Falun Gong, le autorità del Guangdong hanno emesso l'avviso per cercare di invogliare la popolazione a denunciare i praticanti. Molti membri dell'opinione pubblica, tuttavia, si sono resi conto dell'illegalità della persecuzione e della perseveranza dei praticanti nel salvaguardare i loro diritti umani fondamentali alla libertà di credo. Resta da vedere se l'avviso raggiungerà l'obiettivo del regime di mettere l'opinione pubblica contro il Falun Gong.