(Minghui.org) Quando avevo circa trent’anni soffrivo di molte malattie, per esempio: la spondilosi cervicale e lombare, l’epatite, l’insonnia, l’ipotensione, la nevrastenia e problemi di stomaco. Non potevo mangiare cibi freddi, duri o crudi. Quando la vertebra cervicale si infiammava, il dolore era talmente forte che mi rotolavo sul letto, mentre quando era la vertebra lombare a dolere, non riuscivo a girarmi da sola e avevo bisogno di aiuto. Data la mia situazione critica, ho cercato una cura ovunque, ma senza alcun risultato. Un giorno ho incontrato un’amica che mi ha detto che praticava il Falun Gong (noto anche come Falun Dafa). Mi ha detto che questa pratica era molto buona e aveva effetti miracolosi nella cura delle malattie e mi avrebbe anche prestato un libro.
Successivamente mi ha dato il libro. Pochi giorni dopo mi ha chiesto se l’avessi letto, ma non l’avevo ancora fatto, e mi ha risposto che, se non volevo leggerlo, l’avrebbe ripreso. Le ho risposto che l’avrei letto, e così quella sera dopo cena ho iniziato a leggere lo Zhuan Falun. Le parole “Zhuan Falun” erano scritte sulla copertina del libro e più le leggevo, più mi piacevano. Quella sera ho letto più di 100 pagine. Da subito, quel giorno ho capito che tutto quello che c’era scritto nel libro era davvero buono, quindi, lo leggevo in ogni occasione, anche mentre cucinavo e mangiavo. In quel periodo non avevo una profonda comprensione e non capivo che questo modo di fare era irrispettoso nei confronti del Maestro e della Fa. Mi piaceva leggerlo e non volevo smettere. Da allora ho iniziato a coltivare ed ero felice ogni giorno. Senza rendermene conto, sono anche guarita dalle mie malattie e nel camminare mi sentivo leggera: era il 1997 e avevo quarant’anni.
Distribuire materiale informativo per salvare le persone
Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la persecuzione il 20 luglio 1999. Siamo stati detenuti illegalmente e perseguitati nel centro di detenzione della contea vicina, dove abbiamo saputo che c’erano alcuni praticanti. Dopo essere stati rilasciati, abbiamo deciso che avremo distribuito materiale informativo anche lì oltre che nella nostra zona. Anche là c’erano esseri senzienti che aspettavano di essere salvati.
Il primo giorno abbiamo deciso in quale villaggio andare e abbiamo preparato tutto il materiale, il secondo giorno, alcuni di noi sono andati in bicicletta al villaggio vicino per distribuire il materiale e tra il viaggio di andata e ritorno, che era di oltre 48 chilometri, ci è voluta mezza giornata. In quel periodo eravamo tutti tra i 40 e i 50 anni. Quando distribuivamo i Nove Commentari sul Partito Comunista, ognuno portava una scatola di libri, mentre altri per trasportare il materiale usavano le borse; ci dividevamo in piccoli gruppi di due o tre persone per ogni villaggio. Dopo aver finito di distribuire, ci incontravamo ai margini del villaggio e quando ci eravamo riuniti tutti, rientravamo alle nostre rispettive case. Con il Maestro che vegliava su di noi, abbiamo sempre fatto molto bene e non ci sentivamo affatto stanche.
In seguito nella nostra contea hanno costruito altre abitazioni e palazzi, quindi abbiamo visitato tutti i nuovi edifici, piano per piano. Che fossero 20 o 30 livelli abitativi, lasciavamo il materiale sulle maniglie di ogni porta, senza escluderne una. In passato salivamo all’ultimo piano con l’ascensore e poi facevamo le scale a piedi per scendere e distribuire il materiale. Al giorno d’oggi gli ascensori hanno le telecamere di sorveglianza ad alta definizione, perciò ora saliamo le scale a piedi fino all’ultimo piano e come al solito distribuiamo il materiale informativo mentre scendiamo. Abbiamo chiesto ai praticanti che hanno parenti e amici nelle diverse comunità locali di duplicare le chiavi magnetiche dei punti di accesso ai condomini o quella dell’ingresso principale ai palazzi.
Una volta sono andata in un quartiere della mia zona per distribuire dei materiali. Questo complesso edilizio era un edificio di 27 piani. Ho premuto il pulsante dell’ascensore per salire all’ultimo piano; lì ho trovato un uomo sulla sessantina, non gli ho prestato attenzione e ho iniziato a distribuire il materiale dall’alto. Quando sono arrivata all’ottavo piano, quell’uomo mi stava aspettando lì. Non gli ho prestato attenzione e ho continuato a distribuire il materiale. A quel punto mi ha afferrata per la camicia e mi ha detto che era la guardia di sicurezza dell’edificio, e ostinatamente diceva che mi avrebbe mandata alla stazione di polizia. Quando ho cercato di chiarirgli la verità, non mi ha ascoltata. Ho pensato tra me e me che non potevo permettergli di commettere un crimine contro la Dafa e rovinarsi. Dovevo salvarlo. Con questo pensiero, ho sentito davvero che il Maestro mi stava aiutando. Tutti i pensieri negativi sono scomparsi e non ho più sentito neanche un briciolo di paura. Quell’uomo non sembrava poi così aggressivo.
Gli ho detto: “Sto portando felicità alle persone di questa comunità. Ci sono così tanti disastri naturali e calamità. Stiamo solo cercando di aiutare le persone a conoscere la verità e a recitare ‘Falun Dafa è buona; Verità, Compassione e Tolleranza sono buone’ con un cuore sincero e rispettoso, perché farlo può aiutarle a scongiurare i disastri”. Sentendomi parlare così sinceramente, ha allentato la presa e ha obiettato che eravamo contro il PCC. Gli ho risposto che non era vero.
Ho detto: “Al giorno d’oggi le persone credono nell’esistenza della divinità. Più una persona è istruita, più alto è il suo status sociale, e più andrà nei templi per adorare e rendere omaggio alla divinità”.
“Gli esseri divini non stanno forse salvando gli esseri senzienti? Non sono pieni di grande benevolenza e compassione? Il PCC non sta promuovendo l’ateismo? Gli esseri umani sono creati dal divino. Quando ti opponi agli esseri divini, dove ti posizioneranno? Se non li riconosci, essi ti elimineranno. La pandemia che non accenna a fermarsi, colpisce i membri del partito malvagio”.
Mi ha chiesto di andarmene, ma gli ho detto che dovevo ancora chiarirgli bene la verità che lui non aveva ancora compreso appieno. Nonostante ciò, ha usato tutta la sua forza per spingermi fuori. Ho pensato che avrei parlato con lui una prossima volta, se ci fosse stata un’altra occasione, e sono andata via da quel quartiere. Ripensandoci, il Maestro c’era veramente e vegliava sui suoi discepoli, stando al loro fianco.
Senza la protezione del Maestro non potremmo davvero portare a termine con successo la nostra coltivazione
Dieci anni fa sono uscita in bicicletta per andare a sbrigare alcune faccende. Nevicava, ma io a causa della mia natura impaziente, pedalavo piuttosto velocemente e in una curva sono caduta. Nel cadere la botta è stata così violenta che non sono riuscita a respirare per un po’. Nonostante ciò mentalmente ero lucida e consapevole di ciò che mi stava accadendo e ho pensato che non c’era niente di grave e non ci sarebbero stati problemi. Ma non riuscivo proprio a respirare e ho gridato: “Maestro, ho sbagliato. Mi sono spazientita di nuovo”. Immediatamente mi sono sentita meglio, mi sono alzata, mi sono scrollata la neve di dosso e ho continuato il mio viaggio per sbrigare la faccenda. Sapevo che era stato il Maestro a sopportare la sofferenza al posto mio. Il Maestro davvero veglia su di noi ogni minuto.
Lo scorso Capodanno cinese, sono andata a casa di un praticante per metterci d’accordo su alcune questioni. Camminavo molto velocemente ed ero anche un po’ nervosa. Quando sono entrata dall’ingresso principale, ho svoltato e non mi sono accorta del ghiaccio sul selciato e ho proseguito dritta. Sono caduta di nuovo con un tonfo fragoroso, simile a un albero che si abbatte al suolo. Il figlio del praticante sentendolo è corso fuori, mi ha raggiunta e vedendo che non mi muovevo, mi ha chiesto se doveva avvisare la mia famiglia. Ancora una volta mi è mancato il respiro: il figlio del praticante non osava toccarmi, ma anche se non riuscivo a respirare, ero presente mentalmente. Ho detto al Maestro che mi ero accorta di essere stata di nuovo impaziente e che ancora una volta avevo sbagliato. Lentamente, mi sono ripresa. Il figlio di quel praticante mi ha tirata su, mi sono scrollata il ghiaccio dai vestiti, sono entrata a casa di quel praticante e ho fatto quello per cui ero andata lì.
Il caso più recente è stato quando ho finito di scaricare il file di Minghui Weekly, ho spento il computer e stavo per riporlo, l’ho tenuto in posizione verticale, ho fatto un passo avanti e, non so né come né perché, ma sono caduta in avanti e il bordo verticale del computer mi ha colpita sul petto. Non riuscivo più a respirare. Ma non ho avuto pensieri negativi su ciò che mi sarebbe successo o a cosa ci fosse di sbagliato in me. Mi sembrava di sapere che avevo ripagato un’altra vita che avevo tolto in passato. Ho ricordato la lezione del Maestro sulla risoluzione benevola. Dopo un po’, mi sono alzata e ho continuato a fare ciò che dovevo fare. Poco dopo, mentre mi cambiavo i vestiti, ho notato per caso un livido viola grande quanto il palmo di una mano sulla parte anteriore del petto: era di un viola intenso. Una volta una praticante ha notato per caso una rientranza nella parte anteriore del mio petto. Mi sono guardata allo specchio e ho visto la contusione.
Senza la protezione del Maestro non possiamo davvero portare a termine con successo la coltivazione. Ci sono creditori e confusione dappertutto, riusciremo a gestirli? Non possiamo risolverli affatto. Grazie, Maestro.
Nel tempo limitato che mi rimane, ho ancora più bisogno di impegnarmi per coltivare bene me stessa, in modo da non deludere le aspettative del Maestro. Mentre faccio bene le tre cose, ho bisogno di coltivare me stessa in modo solido, adempiere al mio voto preistorico, salvare più esseri senzienti e seguire il Maestro verso la mia vera casa.
Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione e vengono offerti nello spirito di consentire l'elevazione reciproca.
Copyright © 2025 Minghui.org. Tutti i diritti riservati.