(Minghui.org) Huang Qian, una donna di 57 anni della città di Guangzhou, nella provincia del Guangdong, risulta scomparsa dal gennaio di quest'anno perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

I familiari della signora hanno perso i contatti con lei all'inizio di gennaio, e i suoi vicini hanno raccontato loro che era stata portata via da casa dalla polizia, ma quando si sono recati alla stazione di polizia locale per chiedere informazioni sul suo caso, l'agente di turno si è rifiutato di rivelare il luogo della sua detenzione, affermando: “È andata nel posto a cui appartiene”.

Huang Qian

La signora Huang lavorava presso una libreria di Guangzhou, ma è stata licenziata per aver mantenuto la sua fede, nonché condannata a tre anni di lavori forzati e a due pene di quattro e cinque anni di carcere. Durante la detenzione, è stata picchiata, ustionata con sigarette, colpita con manganelli elettrici e le è stata ripetutamente versata acqua fredda sulla testa all'aperto, quando la temperatura era sotto lo zero.

Arrestata tre volte a Pechino per essersi appellata in favore del Falun Gong

La signora Huang si è recata a Pechino nel maggio 2000 per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stata arrestata e, dopo essere stata picchiata al punto di ritrovarsi coperta di lividi, è stata riportata a Guangzhou per la detenzione. È poi stata licenziata perché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong.

Nel luglio 2000, è ritornata a Pechino per presentare ricorso, ma è stata nuovamente arrestata. È stata prima trattenuta nel Centro di detenzione di Fangshan a Pechino e poi trasferita al Centro di detenzione della contea di Wuqing a Tianjin. Per costringerla a rivelare il suo nome e indirizzo, Zhang, il capo del Dipartimento di polizia della contea di Wuqing, ha ordinato a tre detenute di spogliarla, bruciarle le cosce con delle sigarette e colpirla con un oggetto appuntito contro il petto e la parte anteriore del corpo, compresi i genitali; alla fine era ricoperta di tagli. Le detenute l'hanno anche schiaffeggiata con una scarpa, facendole gonfiare il viso e rendendolo nero e bluastro. Hanno minacciato di picchiarla fino a renderla cieca. In seguito, la donna è stata scortata a Guangzhou e rinchiusa nel Centro di detenzione del distretto di Dongshan.

La signora Huang si è recata a Pechino per presentare ricorso per la terza volta nel dicembre 2000, ma è stata arrestata di nuovo e portata alla Stazione di polizia di Piazza Tienanmen, dove l'hanno ripetutamente irrorata con una manichetta antincendio e colpita con manganelli elettrici per essersi rifiutata di rivelare la sua identità. La polizia l'ha inoltre minacciata di iniettarle ricariche di inchiostro sotto le unghie.

Tre anni di lavori forzati

Nel giugno 2001, è stata condannata a tre anni di reclusione nel Campo di lavoro forzato femminile di Chatou. Poiché la guardia Xiang Fan l'ha rinchiusa in una piccola stanza e non le ha permesso di usare il bagno o dormire, ha iniziato uno sciopero della fame per protesta. Dopo quattro giorni di sciopero della fame, le guardie l'hanno legata con entrambe le gambe incrociate e le mani dietro la schiena. Le hanno poi calpestato le gambe per aumentare il dolore e l'hanno legata per i capelli per umiliarla. La praticante ha in seguito scritto sul suo blog: “È stato così insopportabile che sono quasi crollata. Mi ha lasciato una profonda ferita nel cuore”.

Per molto tempo dopo, ha avuto frequenti incubi e a volte perso improvvisamente la sensibilità alle gambe. Le era anche difficile alzarsi da seduta.

Illustrazione della tortura: legato con le gambe e le mani dietro la schiena

Torture e ferite subite nel centro di detenzione

Il fratello minore della signora Huang, il signor Huang Jiang, è stato tenuto in un centro per il lavaggio del cervello da marzo a maggio 2007. Poiché gli agenti dell'Ufficio 610 sospettavano che la signora Huang fosse coinvolta in un tentativo di salvataggio del fratello, quattro mesi dopo, il 23 settembre 2007, è stata arrestata e portata al centro di detenzione di Tianhe.

Durante la detenzione è stata torturata con un metodo chiamato “catena fissata all'anello” per 52 giorni, a partire dal 3 luglio 2008.

Per i primi 12 giorni, le sono state incatenate le gambe, con la catena che veniva fatta passare attraverso un anello fissato al terreno. Poi le sono state ammanettate le mani, una dietro una gamba e l'altra davanti. In seguito, le guardie hanno tolto la catena dall'anello, ma è rimasta comunque incatenata e ammanettata 24 ore su 24.

Veniva incatenata in quella posizione anche quando aveva la febbre. La tortura le causava dolori lancinanti e le rendeva estremamente difficile dormire. La sua schiena veniva tenuta piegata per così tanto tempo che la sua spina dorsale si è deformata.

Illustrazione di tortura: catena fissata all'anello

Prima condanna a quattro anni di carcere

La signora Huang è stata processata dal Tribunale distrettuale di Tianhe l'11 aprile 2008 e condannata a quattro anni di carcere il 14 luglio 2008. Il giudice ha ordinato il sequestro del suo computer fisso, del portatile, della stampante e di altri effetti personali. Il 25 agosto 2008, la donna è stata trasferita al Carcere femminile della provincia del Guangdong.

Nella struttura è stata sottoposta a lavori forzati, isolamento, privazione del sonno, somministrazione forzata di farmaci e le è stato negato l'uso del bagno. Le autorità carcerarie non le hanno permesso di fare la doccia né le hanno fornito beni di prima necessità come carta igienica, salviette e assorbenti. Le guardie carcerarie l'hanno anche costretta a leggere materiale diffamatorio contro il Falun Gong.

La salute della signora Huang è peggiorata al punto che riusciva a stare seduta o in piedi solo per brevi periodi di tempo.

Seconda condanna a cinque anni di carcere

La signora Huang è stata nuovamente arrestata il 3 febbraio 2015 per aver scritto un blog sulle persecuzioni subite. Nel Centro di detenzione di Nanzhou, è stata ammanettata a una sedia di ferro e interrogata. Le guardie non le permettevano di alzarsi dalla sedia nemmeno quando non la stavano interrogando. A causa delle torture, soffriva di febbre frequente, mal di testa e crampi, ma invece di permetterle di curarsi, le guardie la costringevano a lavorare senza paga.

La signora Huang è comparsa davanti al tribunale distrettuale di Haizhu il 15 dicembre 2015 ed è stata condannata a cinque anni di reclusione il 30 dicembre 2016. È stata rinchiusa nel Carcere femminile della provincia del Guangdong nel giugno 2017, dopo che il suo appello è stato respinto. Ha scritto al suo avvocato per chiedere di rivedere il caso, ma tutte le sue lettere sono state intercettate dal carcere che le ha oltremodo proibito di partecipare al funerale della madre.

Articoli correlati:

Guangdong: donna imprigionata invoca aiuto per gli abusi psicologici ricevuti

Guangdong: Ex dipendente di una libreria condannata per aver scritto "Le memorie del Gulag"

Guangdong Woman Tried for Blogging About Her Previous Five Arrests for Practicing Falun Gong

Ms. Huang Qian Arrested for Exposing Persecution on Internet

Ms. Huang Qian Arrested and Facing Trial for Allegedly Rescuing Her Brother in Guangzhou City, Guangdong Province