(Minghui.org) Il 6 luglio di quest'anno Zhao Xilan, 70enne di Shenyang, nella provincia del Liaoning, ha finito di scontare una pena detentiva di un anno, ma prima che alla sua famiglia fosse permesso di andarla a prendere, l'ufficio giudiziario locale le ha presentato la cosiddetta documentazione di “trasferimento” e l'ha costretta a firmare un “accordo educativo”.

Poi è stata costretta con l'inganno a presentarsi alla Stazione di polizia di Jiefang, dove ha dovuto fornire le impronte digitali e altri dati biometrici ed è anche stata fotografata contro la sua volontà.

Dopo il rilascio, sia l'ufficio giudiziario che la stazione di polizia hanno continuato a monitorarla a causa della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di mente e corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. In passato, la signora Zhao soffriva di numerosi disturbi, tra cui malattie cardiache, vene varicose, speroni ossei, emicrania, perdita di capelli e problemi di vista, ma dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel gennaio 2002, tutti i suoi sintomi erano scomparsi in circa quattro mesi.

Il 6 luglio dello scorso anno è stata arrestata perché pratica il Falun Gong e il 22 novembre è stata processata. Il 10 gennaio di quest'anno il Tribunale distrettuale di Hunnan le ha notificato la condanna a un anno di reclusione con una multa di 2.000 yuan (circa 240 euro) e il 21 febbraio è stata trasferita dal primo Centro di detenzione di Shenyang al Carcere femminile della provincia del Liaoning. Anche dopo il rilascio, le autorità hanno continuato a tentare di farle rinunciare al Falun Gong attraverso la sorveglianza e la “rieducazione”.

Maltrattata in prigione

Il 21 febbraio è stata portata nel Carcere femminile della provincia del Liaoning, dove è stata inserita nella squadra di neodetenute, e la mattina successiva è stata assegnata alla Divisione 12, incaricata di perseguitare le praticanti del Falun Gong incarcerate.

Mentre era rinchiusa nella cella 407 della squadra 12, la signora Zhao veniva regolarmente vessata dalle detenute Liu Xiaoxue e Li Na, che erano incaricate di sorvegliarla 24 ore su 24. Una mattina di pieno inverno l'hanno esposta al gelo aprendo la finestra, non permettendole di indossare la giacca e costringendola a stare in piedi per ore.

Le detenute le hanno anche ordinato di ammettere la propria colpevolezza e di scrivere diverse dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. minacciando di far mettere in prigione sua figlia se non avesse obbedito. L'hanno anche costretta ad assumere due pillole al giorno per l'ipertensione, poiché le era stata diagnosticata la pressione alta.

Anche altre praticanti detenute nella Divisione 12 sono state sottoposte a varie forme di maltrattamenti. In particolare, alla signora Tian Xiumei è stata versata dell'acqua fredda nelle scarpe ed è stata costretta a stare in piedi accanto a una finestra aperta, indossando solo vestiti leggeri. Non le veniva nemmeno permesso di dormire la notte e, per più di 10 giorni consecutivi, le detenute che la sorvegliavano l'hanno maltrattata senza sosta. In seguito, le è stato diagnosticato il diabete: le tremava la testa e le erano diventate estremamente gonfie le gambe. Le detenute le hanno ordinato di assumere alcuni farmaci sconosciuti, ma lei si è rifiutata.

La signora Tian, la signora Zhao e altre praticante sono state inoltre costrette a guardare ogni mattina video diffamatori del Falun Gong e del suo fondatore e a scrivere resoconti dei loro pensieri ogni pomeriggio per un mese. Inoltre non è stato permesso loro di parlarsi, ricevere visite familiari o acquistare beni di prima necessità. Dopo un mese, sono state costrette a sottoporsi a una valutazione per verificare se avessero rinunciato alla loro fede e le guardie hanno videoregistrato tutta la procedura.

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