(Minghui.org) Prima di praticare la Falun Dafa, la mia salute era precaria. L’unica parte del corpo che non mi doleva erano i capelli. Dopo aver partorito, faticavo a prendermi cura di mia figlia. Sono stata in tutti i principali ospedali, ma nessuno è riuscito a trovare un rimedio alle mie malattie.
Nel 1995, il giorno in cui ho iniziato a praticare la Dafa, il Maestro ha purificato il mio corpo. Quando camminavo mi sembrava di fluttuare. Quando leggevo la Fa (gli insegnamenti), vedevo tramite il mio occhio celeste, delle fasce di energia bianca che avvolgevano il mio corpo: la sensazione era meravigliosa e indescrivibile. La Dafa è davvero miracolosa!
Un giorno, mentre studiavo la Settima Lezione dello Zhuan Falun, ho letto: “In quanto coltivatori non dovremmo essere compassionevoli? Quando la nostra compassione emergerà, probabilmente vedremo che tutti gli esseri viventi stanno soffrendo e che tutti soffrono. Incontrerete questa situazione.”. In quel momento il Maestro mi ha rivelato l’essenza della compassione. Sentivo e vedevo che tutti gli esseri stavano soffrendo. Ho pianto più di un’ora.
Da quel momento in poi sono cambiata molto. Sono diventata generosa, tollerante e altruista. Si è ristabilita l’armonia tra me e mia suocera e non ho più litigato con mio marito.
Durante il periodo in cui la persecuzione della Dafa da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) era più severa, i cittadini stessi sorvegliavano quasi tutti i praticanti della nostra città, certe volte irrompevano anche nelle loro case per cercare e confiscare i libri della Dafa. Non mi sentivo al sicuro, indipendentemente da dove mettessi i miei libri della Dafa. Una notte, ho sognato che due uomini mi si avvicinavano con dei coltelli luccicanti lunghi mezzo metro e gridavano: “Consegnaci i libri della Dafa, altrimenti ti uccideremo!”. Mi hanno puntato le grandi lame al collo. Ho chiuso gli occhi e ho pensato: “Anche se mi ucciderete, non li consegnerò. I libri della Dafa sono più preziosi della mia vita: sono libri Celestiali e li proteggerò!”. Ho sentito un rumore metallico quando le grandi lame sono cadute a terra. Il male era stato immediatamente disintegrato.
Il nostro condominio è piccolo, ci sono solo 25 famiglie eppure hanno assunto un pensionato che sta all’ingresso, per sorvegliarmi. Un giorno, un amico praticante mi ha chiesto: “Chi è responsabile di sorvegliarti sul posto di lavoro?” Ho risposto: “Nessuno. Solo il Maestro veglia su di me!”. Sapevo che non possiamo guardare solo le apparenze e scambiarle per realtà. Se lo facessimo, inavvertitamente amplificheremmo il male riconoscendo la persecuzione delle vecchie forze. Dobbiamo invece, negare con ogni pensiero le predisposizioni delle vecchie forze. In quanto praticanti della Falun Dafa stiamo migliorando fondamentalmente noi stessi dal cuore: siamo connessi alla Fa e nessuno ha il diritto di predisporre nulla per noi.
La persona incaricata di sorvegliarmi non ha più guardato il cancello tutto il giorno. Fingeva solamente, in modo che gli altri potessero vederlo impegnato. Dopo qualche altro giorno ha smesso completamente di guardare. Ho capito che avrei dovuto chiarirgli ulteriormente la verità per salvarlo. Quando ci ho parlato, mi ha raccontato che sua moglie era malata. Gli ho prestato una copia dello Zhuan Falun, e inseguito mi ha detto che il libro era talmente bello che avrebbe voluto tenerlo; ha aggiunto anche che ora capiva che la Falun Dafa non era affatto come veniva descritta in televisione. Sia lui che sua moglie hanno lasciato il PCC e le sue organizzazioni affiliate. Si fidavano di me al punto che quando sono andati in vacanza mi hanno dato persino la chiave di casa chiedendomi di controllargliela. Era il potere della Fa che ci univa. Ho capito che solo coltivando bene sé stessi si può aiutare il Maestro a salvare gli esseri senzienti.
Un anno, in occasione della Giornata Mondiale della Falun Dafa, insieme a 21 praticanti della mia contea sono andata in Piazza Tienanmen per fare appello a favore della Dafa. Siamo stati arrestati e detenuti illegalmente nel centro di detenzione della contea per oltre sei mesi, dove poi diversi funzionari della procura e del dipartimento di polizia sono venuti, muniti di un portadocumenti e ci hanno minacciati dicendo: “Se non vi convertite, sarete mandati nei campi di lavoro o nei corsi di lavaggio del cervello”. Volevano che leggessimo ad alta voce ciò che era scritto su un foglio di carta all’interno del raccoglitore. Mi sono ricordata dell’insegnamento del Maestro: “In qualsiasi situazione, non cooperate con le richieste, con gli ordini o con ciò che il male istiga. Se tutti facessero così, la condizione non sarebbe questa.” (“I pensieri retti dei discepoli della Dafa sono potenti”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II)
Ho detto agli altri praticanti: “Non dobbiamo riconoscere le predisposizioni delle vecchie forze, recitiamo Lunyu”. L’abbiamo recitato ad alta voce e l’energia della Fa ha messo in affanno quelle persone controllate dai fattori malvagi e se ne sono andati. Ho capito che finché formiamo un corpo unico indivisibile e i nostri cuori sono allineati, nessuno osa toccarci. Il Maestro si prende cura di noi.
Mio marito temeva che venissi nuovamente perseguitata e insisteva che smettessi di praticare la Dafa. Ho cercato di chiarirgli la verità, ma lui non ha voluto ascoltarmi. Ho ottenuto una copia di un articolo scritto da un amico praticante e ho chiesto a mio marito di leggerlo. Mi ha promesso che l’avrebbe letto la mattina seguente. A quel punto ho riprovato a darglielo, ma lui ha risposto con rabbia: “Non lo leggerò!”. Ho pensato: “Non lo sto facendo solo per il tuo lato umano, ma per gli innumerevoli esseri senzienti nell’universo!”. Gli occhi mi si sono riempiti di lacrime di compassione e mio marito si è improvvisamente seduto e ha detto: “Lo leggerò, lo leggerò!”. Ho capito che la mia sincera compassione aveva toccato la sua parte consapevole.
L’estate scorsa, io e un altro praticante siamo usciti per chiarire la verità alle persone faccia a faccia. Un agente di polizia ci ha visti e si è avvicinato in modo aggressivo, prendendo l’amuleto della Dafa dalle mani dell’altro praticante, ha detto: “Ho il compito di perseguitare la Falun Dafa!”. Ho tirato fuori una chiavetta USB, gliel’ho data e gli ho detto: “Agente, lei sembra una persona molto gentile. Non ci denuncerà. Spero che stia al sicuro. Questa chiavetta USB contiene informazioni utili. Le dia un’occhiata. Spero sinceramente che tutta la sua famiglia stia lontana dai pericoli!”. L’atteggiamento dell’agente è cambiato immediatamente: “Oggi non vi denuncerò. Andrò a casa e gli darò un’occhiata”. Credo che vedrà la verità e userà il software anti-censura contenuto nella chiavetta per dimettersi lui stesso dal PCC.
Sono molto grata al Maestro per la protezione e la cura che mi ha riservato in questi anni. Grazie, Maestro!
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