(Minghui.org) Li Kunfang, di 54 anni della città di Pingdu nella provincia dello Shandong, è stata condannata a un anno e mezzo di prigione, perché pratica il Falun Gong. Attualmente sta presentando ricorso contro l'ingiusta condanna.

Un tempo persona spietata e irascibile, la signora Li, nata il 13 gennaio 1971, è diventata più gentile dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong. Andava d'accordo con i suoi familiari e i suoi vicini, i quali hanno affermato che è stato il Falun Gong a cambiarla. Verso mezzogiorno del 12 maggio scorso Kunfang è stata arrestata, mentre stava appendendo striscioni con messaggi sul Falun Gong. Gli agenti della Stazione di polizia della città di Yunshan hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l'hanno portata al Centro di detenzione della città di Qingdao (situato nella città di Pudong, Jimo che, come Pingdu, è anch'essa sotto l'amministrazione di Qingdao).

L'agente Xu Junhao ha sottoposto il suo caso alla Procura locale. Il 26 maggio i familiari della signora Li hanno appreso che era stato emesso un mandato di arresto formale nei suoi confronti e, il 10 luglio la donna è stata incriminata.

Lo scorso 18 settembre il giudice Dou Zaiqiang, del tribunale locale, ha tenuto un'udienza presso il centro di detenzione. Era presente il procuratore Li Jingyao. L'avvocato della signora Li ha presentato un'istanza di non colpevolezza per conto della sua assistita. Anche il difensore non avvocato della famiglia ha sostenuto la sua innocenza.

Il 10 ottobre scorso la signora Li ha ricevuto il verdetto e ha subito presentato ricorso in appello.