(Minghui.org) La signora Zhou Min della città di Shifang, nella provincia del Sichuan, il 9 settembre è stata condannata a un anno di prigione perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Min, ex dipendente in pensione della fabbrica di macchinari Nanxing (ex fabbrica di macchinari chimici del Sud-Ovest), stava parlando del Falun Gong con la gente nella città di Shigu quando un impiegato governativo l'ha sequestrata e portata alla Stazione di polizia locale.
La signora Zhou è stata interrogata da tre agenti, ovvero Min Yang (numero di distintivo 05142), un uomo di cognome Min e un terzo di cui non si conosce il nome, il cui numero di distintivo è 22733. La praticante, che è stata anche fotografata, si è rifiutata di rispondere alle loro domande e li ha esortati a smettere di partecipare alla persecuzione del Falun Gong.
La polizia ha rilasciato Min su cauzione in un momento imprecisato. Zeng Weibing, segretario dell'ufficio della comunità residenziale locale, è andato con due dipendenti a molestarla a casa dopo le 16:00 del 20 gennaio di quest’anno e, affermando di stare effettuando un controllo di assistenza sociale, le hanno consegnato una busta con del denaro contante.
La signora Zhou si è però rifiutata di accettare il denaro e di firmare dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong e così i tre se ne sono andati. Tuttavia Zeng ha mandato altri due suoi subordinati (un uomo e una donna sui 40-50 anni) a molestarla dopo le 10:00 del mattino del 6 marzo.
Un gruppo di agenti della Stazione di polizia di Yongcheng e della Stazione di polizia di Shigu hanno arrestato la signora Zhou a casa sua dopo le 9:00 del 14 maggio. La sua famiglia è stata informata alle 18:30 che era stata sottoposta a fermo penale presso il Centro di detenzione della città di Deyang. Deyang sovrintende di Shifang.
Ai familiari di Min non è permesso farle visita. Il 28 maggio, hanno ricevuto un'altra notifica che era stata arrestata formalmente con l'accusa di “organizzazione e utilizzo di un culto vietato per ostacolare l'esecuzione delle leggi”, un pretesto standard utilizzato dal regime comunista per incastrare i praticanti del Falun Gong. Non è chiaro quando sia stata incriminata e processata. La sua famiglia ha appreso della sua ingiusta condanna solo il 9 settembre.
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