Guangdong: Dopo 13 anni trascorsi in prigione, praticante condannato ad altri 4 anni

(Minghui.org) Jiang Yuntian, di 58 anni della città di Guangzhou nella provincia del Guangdong, è stato condannato a quattro anni per la sua fede nel Falun Gong. Il suo ricorso è stato respinto e attualmente è rinchiuso in un centro di detenzione locale.

Nato il 5 febbraio 1967, Yuntian è stato arrestato il 12 luglio dell'anno scorso, dopo aver pubblicato informazioni sul Falun Gong su Kuaishou, una piattaforma di social media simile a TikTok. Gli agenti del Dipartimento di polizia distrettuale di Conghua, che lo hanno arrestato, hanno portato il signor Jiang nel centro di detenzione locale. All'uomo è stata ripetutamente negata la libertà provvisoria e sua madre, sconvolta, il 20 settembre dell'anno scorso è deceduta, senza poter riabbracciare suo figlio un'ultima volta.

In data sconosciuta il signor Jiang è stato condannato a quattro anni di prigione dal Tribunale distrettuale di Liwan. L'uomo ha presentato ricorso al Tribunale intermedio della città di Guangzhou, che ha confermato la sentenza originale.

Non è la prima volta che il signor Jiang viene preso di mira per la sua fede. In precedenza, quando viveva a Dalian nella provincia del Liaoning, aveva scontato un mandato di tre anni ai lavori forzati e una pena detentiva di 10 anni.

Passate persecuzioni nel Liaoning

Nel 1993 il signor Jiang ha contratto una rara malattia e i medici non sono stati in grado di diagnosticargli la patologia. L'uomo sembrava più vecchio di decenni rispetto alla sua età. Nel 1998 ha iniziato a praticare il Falun Gong e in breve tempo ha ritrovato la salute, tornando ad avere un aspetto consono alla sua età.

Dopo che il Partito Comunista Cinese ha lanciato una campagna nazionale contro il Falun Gong nel luglio 1999, il signor Jiang per 26 giorni ha percorso a piedi la strada diretta a Pechino, per rivendicare il suo diritto alla libertà di credo (per evitare di essere arrestato, a causa della forte sorveglianza della polizia su tutti i mezzi di trasporto pubblico).

Il 9 ottobre 2000 si è recato nuovamente a Pechino, insieme alla moglie (anch'essa praticante del Falun Gong) e al figlio di sette anni, per presentare un appelloLa Costituzione Cinese garantisce al cittadino la libertà di parola, di stampa, di assemblea, di manifestazione (Art. 35) così come la libertà di credo religioso (Art. 36), nonché il diritto di presentare agli organi di Stato competenti denunce, accuse, petizioni o appelli nei confronti di qualunque organo di Stato o funzionario per violazione della legge o non adempimento dei propri doveri. Nonostante i numerosi appelli e le molteplici petizioni presentate dai praticanti del Falun Gong contro la repressione della loro disciplina, il Partito Comunista Cinese ha continuamente infranto la legge negando loro i propri diritti e ordinando l'immediato arresto, sovente accompagnato da aggressione fisica e verbale. in favore del Falun Gong. Questa volta i coniugi sono stati arrestati. Il 30 novembre 2000 il signor Jiang è stato condannato a tre anni di lavori forzati e sua moglie a due anni.

Durante la detenzione nel Campo di lavoro di Dalian, Yuntian è stato spogliato nudo e colpito contemporaneamente con quattro bastoni elettriciQuesto strumento di tortura è il mezzo più utilizzato per i maltrattamenti dei praticanti del Falun Gong. Con bastoni elettrici ad alta tensione - tipicamente 30.000 volt -i praticanti vengono colpiti sulle parti sensibili del corpo, spesso nella zona genitale. A volte, più bastoni vengono utilizzati contemporaneamente. per più di un'ora. L'uomo è svenuto e le guardie gli hanno versato addosso dell'acqua fredda. Dopo che ha ripreso conoscenza, hanno continuato a torturarlo con le scariche elettriche. L'agente Wang Jun lo ha colpito ai genitali, ridendo delle sue sofferenze.

A causa delle percosse elettriche, il signor Jiang ha riportato ferite in tutto il corpo. La membrana tra il pollice e l'indice della sua mano destra era deteriorata, aveva un piccolo foro sull'anulare destro e due buchi sulla parte bassa della schiena, inoltre l'area dietro l'orecchio presentava delle bruciature. Ancora oggi il corpo di Yuntian presenta delle cicatrici.

Il 23 luglio 2003 gli agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Ganjingzi, a Dalian, hanno arrestato il signor Jiang e sua moglie. L'uomo è stato condannato a 10 anni di prigione dal Tribunale distrettuale di Ganjingzi e a sua moglie sono stati inflitti due anni di lavori forzati.

Il signor Jiang ha scontato la pena nel Carcere di Nanguanling, situato nella città di Dalian. Quando si è rifiutato di svolgere lavori pesanti, le guardie lo hanno afferrato per il colletto e sbattuto contro un tubo di metallo. In segno di protesta, Yuntian ha iniziato uno sciopero della fame, è caduto in coma ed è stato trasportato d'urgenza in ospedale.

Il 22 luglio 2013 il signor Jiang è stato rilasciato e, nel 2023, si è trasferito a Guangzhou, nella provincia del Guangdong, ma è stato arrestato nel mese di luglio dell'anno scorso e condannato ad altri quattro anni.

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