(Minghui.org) Vorrei cogliere l'occasione per raccontare i miei progressi nella coltivazione al venerato Maestro Li Hongzhi e condividere le mie esperienze con gli amici praticanti.
I miracoli accadono quando abbiamo pensieri retti
Cinque agenti avevano pianificato d'installare una telecamera di sorveglianza su un palo della luce fuori dal mio negozio. Di solito, i praticanti vengono da me per leggere la Fa, lavorare ai progetti della Dafa e parlare delle nostre esperienze di coltivazione e quindi sapevo che dovevo impedire alla polizia d'installare quella telecamera, contrastare l'interferenza delle vecchie forze e impedire agli agenti di commettere un crimine.
Appena li ho visto, ho chiesto loro: «Chi vi ha detto di installare una telecamera qui?». Un agente ha subito risposto dicendo di essere il capo della polizia, così sono tornata dentro e ho chiuso la porta. Ho subito cercato di eliminare le mie nozioni e la mia paura, per poter rettificare i miei pensieri, negando la persecuzione delle vecchie forze e ho iniziato a inviare pensieri retti, chiedendo al Maestro di aiutarmi.
Il Maestro ci ha insegnato:
“Quando un praticante di qigong fa certe cose, sono i suoi poteri che eseguono l'azione.” (Nona lezione, Zhuan Falun).
L'insegnamento del Maestro mi ha ricordato che i pensieri retti dei praticanti hanno potere. Quando ho inviato pensieri retti, ho visto che si sono trasformati in potenti raggi di energia, che hanno mandato in blocco il palo della luce, le telecamere e i circuiti elettrici. Tutti gli elementi malvagi in altre dimensioni sono scomparsi e più tardi ho sentito un agente che diceva: “Questa telecamera non produce immagini. Sostituiamola!”. I miei pensieri retti hanno funzionato e ho continuato a inviarli. Cinque minuti dopo, un'altro agente ha detto: “Anche questa è rotta, prendine un'altra!”.
Dopo aver inviato pensieri retti per un'ora, sono uscita e ho visto che avevano sostituito tutti i cavi collegati al palo della luce: dicevano che erano tutti rotti. Un uomo ha commentato: “Che strano! Tutti i pali della contea funzionano, tranne questo”. Quella mattina hanno provato a installare nove telecamere, ma nessuna funzionava. Gli agenti si sono innervositi e uno di loro ha affermato: “C'è qualcosa che non va in questo posto. Forse non dovremmo installarla qui”.
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, sono tornati con il capo della polizia. L'ufficiale ha detto: “Che vi prende? Sistemate la cosa!”. Alla fine, anche lui ha dovuto rinunciare, dicendo: “Saltiamo questo posto, per ora, e andiamo avanti. Torneremo più tardi”.
Grazie alla protezione del Maestro, nessuno è tornato a installare una telecamera di sorveglianza davanti al mio negozio. Il nostro ambiente di coltivazione è migliorato; i praticanti si sono adoperati, facendo del loro meglio per convalidare la Fa e salvare le persone.
Il capo della polizia ringrazia un praticante
La polizia ha arrestato e detenuto 10 praticanti mentre erano usciti per chiarire la verità alla gente. Un'enorme pressione gravava su quelli che non erano stati arrestati e la maggior parte di noi si è nascosta ed è rimasta in silenzio. Ho cercato dentro di me e ho visto che ero stata egoista ed ero anche spaventata. Sapendo che queste nozioni non provenivano dal mio vero sé, le ho eliminate per poter salvare i praticanti dal cuore puro, i problemi degli amici praticanti erano anche i miei, e dovevo andare alla stazione di polizia per salvarli.
Mi sono recata a casa di un praticante diligente per discutere un modo per salvare i praticanti, ma lui era fuori città. Non ho esitato, ho guardato dentro di me e ho scoperto l'attaccamento al voler fare affidamento sugli altri. L'ho eliminato e ho chiesto al Maestro di darmi la saggezza di cui avevo bisogno, sapendo che sarebbe stato difficile salvare i praticanti e lavorare con le loro famiglie. Ero consapevole che il Maestro aveva organizzato questa opportunità per elevare la mia xinxing, rafforzarmi e superare il mio pensiero umano. Dovevo agire autonomamente, valutare con attenzione e migliorare le mie capacità di risoluzione dei problemi.
Chang, un praticante, è venuto ad aiutarmi in questo momento cruciale. Abbiamo lavorato insieme per convincere le famiglie dei 10 praticanti a collaborare con noi, nello sforzo per salvarli, e tutti hanno accettato.
I familiari, Chang e io ci siamo recati alla stazione di polizia. All'ingresso ci ha fermati il capo della polizia, dicendo in modo aggressivo: “Cosa ci fate qui?” Ho risposto: "Le loro famiglie vogliono che tornino a casa. Non si agiti! Lasci che le spieghi perché sono qui. I praticanti della Falun Dafa sono brave persone; sono brave mogli, madri, mariti e padri; trattano i loro anziani con rispetto. Eppure Jiang Zemin non ha permesso loro di praticare liberamente e nel mese di luglio 1999 ha lanciato la persecuzione. I praticanti sono usciti per parlare alle persone della Falun Dafa e dell'ingiusta persecuzione perché vorrebbero un ambiente di coltivazione stabile. Non vogliono che la gente creda alle menzogne raccontate dal Partito Comunista Cinese (PCC) e commetta crimini inutili - in realtà stanno salvando le persone, compreso lei. Se tutti seguissero i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, non ci sarebbero criminali. Non sarebbe una cosa positiva? L'ufficiale mi ha interrotto, dicendo: «Tornate a casa! Quello che succederà dipende dalla loro collaborazione».
Una settimana dopo siamo tornati alla stazione di polizia. L'ufficiale ha spiegato che i praticanti si erano rifiutati di collaborare o firmare qualsiasi documento. Ha detto: “Sono stati trasferiti al locale centro di detenzione. Potete andare lì a chiedere di loro”. Ci ho pensato, ma mi sono rifiutata di fare ciò che chiedeva.
Ho risposto: «Li hai arrestati tu e dovresti liberarli! Vuoi solo che ce ne andiamo, così non sarai ritenuto responsabile». Ci ha detto di tornare a casa e che non c'era niente che potesse fare. Ho cercato di chiarirgli la verità, ma non mi ha voluto ascoltare.
Il giorno prima di tornare per la terza volta alla stazione di polizia, con i familiari dei praticanti, ho letto tre lezioni dello Zhuan Falun. Rafforzata dalla Fa, avevo pensieri retti molto forti. Alle 7:30 siamo arrivati alla stazione di polizia e l'ufficiale stava facendo colazione. Mentre stava finendo di mangiare, ho inviato un pensiero potente: “Non permettergli di commettere un crimine, deve ascoltare la verità. Maestro, per favore, aiutami!”.
L'ufficiale ci ha portato al piano di sopra, dove ci stavano aspettando il vice capo e diversi altri agenti, quel giorno c'era un praticante che inviava pensieri retti mentre io parlavo con la polizia. L'atmosfera era tesa e ho pensato che si stesse svolgendo un'intensa battaglia tra il bene e il male in altre dimensioni.
Il capo voleva che spiegassimo il motivo della nostra presenza lì. Gli ho detto che volevamo il rilascio incondizionato dei praticanti. “Sono stati detenuti per oltre 20 giorni e le loro famiglie e amici sono preoccupatissimi. Tutti chiedono che siano rilasciati. Non attiratevi l'ira pubblica. Sono qui oggi per il vostro bene”.
Uno degli agenti ha detto che i praticanti erano contro il PCC. Gli ho risposto: “Siamo stati qui diverse volte e non abbiamo mai detto nulla che diffamasse il Partito. La pratica ha un incredibile potere curativo e aiuta le persone a essere buone, per favore non diffamate la Falun Dafa, un insegnamento retto e virtuoso, altrimenti commettereste un errore”. Lui mi ha contraddetto, dipingendo la Falun Dafa come una setta. L'ho corretto dicendo: “La Falun Dafa non è nella lista delle sette, pubblicata nel 2000 dal Ministero della Pubblica Sicurezza”.
Il capo della polizia mi ha fotografata e ha registrato la nostra conversazione. Non mi sono preoccupata, perché sapevo di essere lì per aiutare il Maestro a salvarli. “Per favore, chiami il centro di detenzione e dica loro che andremo lì a prendere i praticanti”. Lui ha rifiutato, dicendo che non avrebbe ritrattato i suoi ordini, “Inoltre, non so nemmeno dove si trovi il centro di detenzione. Voi siete andati a Pechino nel 1999, sicuramente sapete come arrivarci. Avete parlato per 45 minuti. Sono quasi le 11:00 e stiamo per finire il turno. Tornate a casa! Parlerò con i supervisori e vi farò sapere se ci sono novità”, ha detto.
Il vice capo, i familiari e gli altri agenti sono scesi tutti al piano di sotto, tranne l'ufficiale e me; non me ne sarei andata finché lui non avesse compreso i fatti. Gli ho detto: "Dovresti cambiare il tuo modo di gestire i casi che riguardano i praticanti della Falun Dafa. Le Divinità stanno osservando tutto ciò che facciamo; se proteggerai i praticanti, tu, la tua famiglia e le generazioni future riceverete enormi benedizioni. Valuta la cosa con saggezza e il tuo futuro sarà luminoso. Desidero sinceramente il meglio per te".
Alla fine mi ha detto: “Ho capito perché sei qui oggi”, unendo i palmi delle mani davanti al petto in segno di gratitudine. Pochi giorni dopo, la polizia ha rilasciato i praticanti.
Dare priorità al salvataggio delle persone
Mia madre aveva 93 anni quando è scivolata e si è rotta una gamba. I miei due nipoti l'hanno portata in ospedale e il medico le ha curato la ferita, ha prescritto alcune medicine e l'ha lasciata tornare a casa. “Il recupero sarà lento a causa della sua età avanzata”, ha detto.
Dopo che mia sorella maggiore si era presa cura di nostra madre per un mese, mio fratello maggiore ha convocato una riunione con tutte e quattro noi sorelle. Ci ha chiesto di prenderci cura di nostra madre a turno, un mese per ognuna. Eravamo tutte d'accordo, ma io ero preoccupata: “Se devo venire a stare da lei per un mese, che ne sarà del lavoro di chiarimento della verità? Devo privilegiare il salvataggio delle persone e la convalida della Fa, ma ho anche la responsabilità di prendermi cura di mia madre". Così, ho chiesto aiuto al Maestro.
In quel momento la moglie del mio nipote maggiore ha detto: “Hai molte altre cose da fare. Ti aiuterò a prenderti cura della nonna”. Anche la moglie di mio nipote minore si è offerta di aiutare: “Posso dividere il compito con mia cognata e prendermi cura di lei. Tu passa a trovarci quando hai tempo”. Mi sono sentita sollevata e grata per l'aiuto del Maestro. Proprio in quel momento, mia sorella maggiore è intervenuta e ha detto alle mogli dei miei nipoti: "Voi siete la generazione più giovane, dovremmo essere noi quattro, le figlie della nonna, a prenderci cura di lei. Io aiuterò per 10 giorni, il mese che toccherà a te“. La mia seconda sorella maggiore ha affermato: ”Anch'io aiuterò per 10 giorni“. Mia cognata si è unita a loro: ”Io aiuterò per i restanti giorni". La loro gentilezza mi ha commossa e non avrei potuto ringraziarle abbastanza. Quel giorno, mentre tornavo a casa, ho parlato con 19 persone, aiutandole a dimettersi dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate.
Ho raccontato a mio marito quello che era successo e lui era molto felice per me: “Puoi usare i soldi che guadagni per comprare del buon cibo da condividere con loro e degli integratori alimentari per tua madre. Io ti sosterrò!”.
“I praticanti della Falun Dafa sono brave persone e meritano rispetto”
Ho 72 anni e viviamo insieme da quattro generazioni: in pratica 10 persone vivono sotto lo stesso tetto. Mio marito non è un praticante, ma spesso mi aiuta con il lavoro della Dafa, mia figlia aiuta a distribuire i materiali di chiarimento della verità, mio nipote è un funzionario pubblico e gestisce un'accademia di arti marziali, mia nipote ora frequenta l'università, ed è a capo del comitato atletico della scuola e presidente dell'unione studentesca, manda i suoi saluti al Maestro due volte l'anno, da quando aveva 10 anni, e ora pratica anche lei.
Tutta la mia famiglia sostiene la pratica della Falun Dafa. Spesso recitano: “La Falun Dafa è buona!” e “Verità-Compassione-Tolleranza sono buone!” e condivido con loro i nuovi articoli del Maestro. Le persone intorno a noi dicono che siamo una famiglia, numerosa e unita, e che godiamo di prosperità e benedizioni.
Quando sono andata al mercato per parlare alla gente della Falun Dafa e spiegare perché la persecuzione fosse sbagliata, un venditore mi ha detto: «Per anni ho osservato i praticanti della Falun Dafa». Gli ho chiesto quale sia stata la sua conclusione e lui ha risposto: «Non siete acquirenti esigenti, non contrattate mai, non approfittate degli altri e non ingannate mai nessuno. I praticanti della Falun Dafa sono brave persone e meritano rispetto».
Grazie, Maestro!
(Condivisione selezionata per la 22ª Conferenza della Fa in Cina su Minghui)
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