(Minghui.org) Recentemente Wang Junping, settantasettenne di Pechino, è stata condannata a tre anni e mezzo per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla continua persecuzione perpetrata dal Partito Comunista Cinese nei confronti della sua fede, il Falun Gong.
Il 18 ottobre dell'anno scorso la signora Wang è stata denunciata per aver parlato del Falun Gong a uno studente universitario. Dopo un breve interrogatorio l'anziana è stata rilasciata, ma il 18 febbraio di quest'anno è stata nuovamente arrestata e portata nella Prigione del distretto di Fengtai. Ai suoi familiari è stato vietato di farle visita e non sono stati informati sullo stato del suo caso.
Dopo aver saputo che era stata incriminata, i familiari hanno chiamato più volte il giudice presidente, ma sono stati reindirizzati ad altre sezioni del tribunale locale. Quando finalmente qualcuno ha risposto al telefono, sono rimasti sconvolti nell'apprendere che la signora Wang era già stata condannata a tre anni e mezzo. Quando hanno chiesto perché non fossero stati informati sulla data dell'udienza, l’interlocutore ha risposto che non c'era stato alcun processo.
La signora Wang è attualmente rinchiusa in un centro di detenzione sconosciuto, nel distretto di Daxing.
Il 28 dicembre 2022 la donna era già stata condannata a un altro periodo di tre anni, sempre per aver parlato alla gente del Falun Gong e aveva presentato ricorso al secondo Tribunale intermedio della città di Pechino, che aveva confermato la sentenza originale. A causa delle sue precarie condizioni di salute, le era stato concesso di scontare la pena ai domiciliari ma, anche se continua a soffrire di alcuni problemi di salute dopo il suo ultimo arresto, le autorità la tengono ancora in custodia.
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