(Minghui.org) Nei mesi di ottobre e novembre di ques'anno Chen Suzhen, di 76 anni della città di Huludao nella provincia del Liaoning, è stata molestata diverse volte per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Più di 20 anni fa la signora Chen ha avuto un ictus ma, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, non ha più avuto bisogno di cure mediche, tuttavia negli ultimi mesi il suo semplice desiderio di condurre una vita sana è stato oggetto di ripetute vessazioni da parte della polizia.

Verso le 17:40 del 23 ottobre scorso numerosi agenti sono arrivati a casa della signora Chen con un veicolo speciale della polizia e diverse auto private. Tra loro c'erano agenti SWAT, poliziotti in borghese e agenti ausiliari in uniforme, che le hanno confiscato tutti i suoi libri (circa 50-60) e centinaia di calendari con informazioni sul Falun Gong. Durante l'irruzione, gli agenti hanno anche acceso le loro telecamere indossabili.

Verso le 19:00 gli agenti hanno ricevuto l'ordine di andare a molestare un altro praticante locale del Falun Gong. Mentre la maggior parte degli agenti se ne andava, il capo della Stazione di polizia di Xijie, l'agente ausiliario Wei Jia e il direttore del comitato di quartiere sono rimasti a casa della donna. Jia ha portato la signora Chen sulle spalle fino a una cosiddetta squadra d'ispezione, in un luogo sconosciuto, per scattarle delle foto.

Dopo averla riportata a casa, suo marito ha insistito affinché l'agente Wei firmasse un foglio in cui dichiarava di aver portato via la signora Chen poco dopo le 20:00 e di averla riportata a casa dopo le 21:00. Jia lo ha fatto e il capo della polizia ha detto che nessun civile ha mai fatto firmare alla polizia qualcosa del genere.

Quella notte le vessazioni della polizia non hanno permesso alla signora Chen di dormire. Mentre stava ancora riposando a letto, la mattina del 24 ottobre tre agenti (un uomo e due donne), della Stazione di polizia di Xijie hanno fatto irruzione nell'abitazione e l'hanno costretta a firmare il fascicolo relativo al suo caso.

Circa tre giorni dopo un'amica della signora Chen si è offerta di prendersi cura di lei per un po'. Mentre viveva a casa dell'amica, quest'ultima è stata sorvegliata da agenti in divisa e da persone assunte appositamente per perseguitare i praticanti del Falun Gong. L'amica ha notato alcune auto sospette fuori dal suo condominio, che la seguivano quando andava a fare la spesa o altre commissioni. Una volta si è recata in ospedale e la persona che la sorvegliava l'ha seguita persino in bagno. Anche il suo telefono era sotto controllo e le persone incaricate di monitorarla le hanno scattato delle foto con i loro telefoni. La donna è stata sorvegliata anche dopo essere tornata a casa.

Intorno alle 15:00 del 9 novembre tre agenti hanno bussato con forza alla porta e alle finestre della signora Chen, ma lei non li ha fatti entrare perché suo marito, ottantenne e portatore di stent cardiaci, non avrebbe potuto sopportare ulteriori vessazioni da parte della polizia.

Poco dopo le 14:00 dell'11 novembre un’altra amica si è recata a trovarla e, dopo essere uscita di casa, ha sorpreso un uomo tra i 40 e i 50 anni in divisa militare che forzava il bauletto della sua bicicletta elettrica. L'amica ha fermato l'uomo, che però è riuscito a fuggire a bordo di un'auto bianca.