(Minghui.org) Lo scorso 20 novembre, Zhao Leji, presidente del Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo cinese, è arrivato in Nuova Zelanda, e ha visitato il Parlamento di Wellington, la capitale. Durante la visita, i praticanti della Falun Dafa di Auckland e Wellington hanno protestato pacificamente davanti al Palazzo del Parlamento, contro i 26 anni di persecuzione della Falun Dafa da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

I praticanti hanno distribuito volantini ai passanti e ai giornalisti, invitando il governo neozelandese a prestare attenzione alla persecuzione del PCC, ed esortandolo a negare l'ingresso e a sanzionare i funzionari del PCC coinvolti nella persecuzione, attraverso una legislazione in linea con il Magnitsky Act, e chiedendo alla Nuova Zelanda di pronunciarsi contro la persecuzione.

In netto contrasto con l'evento dei praticanti, diversi gruppi pro-PCC hanno tentato di interferire con gli sforzi pacifici di sensibilizzazione, ponendosi davanti agli striscioni dei praticanti con cartelloni, e gridando e suonando tamburi ad alto volume per disturbare la manifestazione. Queste azioni hanno attirato l'attenzione dei passanti, mentre la polizia ordinava ai membri pro-PCC di mantenere le distanze dai praticanti per garantire la loro sicurezza.

I praticanti del Falun Gong hanno organizzato una protesta pacifica davanti al Parlamento neozelandese durante la visita di Zhao Leji del 20 novembre

I membri pro-PCC (con bandiere rosse e cartelloni) hanno tentato di interferire con la protesta dei praticanti del Falun Dafa lungo il percorso verso Christchurch il 21 novembre

I praticanti hanno affermato che a differenza della persecuzione sistematica in Cina, apprezzano l'opportunità che hanno in Nuova Zelanda di esprimere le loro preoccupazioni, e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle violazioni dei diritti umani da parte del PCC.

L'ex consigliere di Wellington invita la Nuova Zelanda a difendere i diritti umani

Antony Brunt, ex consigliere di Wellington, ha espresso il suo sostegno alla protesta dei praticanti, e ha condannato Zhao per il suo profondo coinvolgimento nella persecuzione.

Antony Brunt, ex consigliere comunale di Wellington, è intervenuto al raduno dei praticanti

Il signor Brunt ha dichiarato: “Sostengo le proteste contro Zhao Leji, poiché è stato profondamente implicato nella repressione sanguinosa del Partito Comunista Cinese nei confronti degli innocenti seguaci del movimento spirituale Falun Gong sin dai primi anni 2000, quando è stato promosso a Segretario del Partito Comunista della provincia dello Qinghai, la provincia più importante per i campi di lavoro e la detenzione.

“Molti di questi campi di lavoro forzato erano e sono sospettati di essere le principali strutture per il prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong e da altri prigionieri di coscienza. Il prelievo di organi è un eufemismo per indicare l'omicidio chirurgico che, tragicamente, è ormai diventato un pilastro centrale del settore cinese dei trapianti di organi, in forte espansione ma screditato. Molti organismi professionali e riviste estere non accettano più articoli medici o scientifici provenienti dalla Cina sul trapianto di organi, data la raccapricciante realtà che sta alla base della maggior parte di essi".

“Nel 2017, dopo essere diventato segretario della Commissione centrale per l'ispezione disciplinare del PCC, in altre parole “l'uomo forte” del regime, Zhao Leji ha apparentemente continuato a promuovere la persecuzione del Falun Gong attraverso il famigerato Ufficio 610 del Partito, incaricato dello sterminio del Falun Gong”, ha detto Brunt.

“Francamente, si tratta di un uomo profondamente coinvolto in un regime responsabile di alcune delle più atroci e sistematiche violazioni dei diritti umani del XXI secolo, che dovrebbe essere semplicemente tollerato piuttosto che accolto in questo Paese. La Nuova Zelanda deve assicurarsi che, in qualsiasi scambio culturale, politico o scientifico con la Cina, non si macchi le mani di sangue”, ha aggiunto.

Lettera aperta esorta il Primo Ministro a prestare attenzione alle violazioni dei diritti umani in Cina

Il Primo Ministro Christopher Luxon ha ricevuto una lettera aperta dai praticanti del Falun Gong, in cui invitano il governo a sollevare le questioni relative ai diritti umani in Cina durante gli incontri con Zhao Leji, e a prestare attenzione ai 26 anni di persecuzione del Falun Gong da parte del PCC.

La lettera recita: "Il Falun Gong (Falun Dafa) è una pratica spirituale pacifica basata sui principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza. Dal 1999, i praticanti hanno subito una severa repressione in Cina, che include detenzioni arbitrarie, ‘trasformazioni’ ideologiche forzate, torture e morti durante la detenzione. Questi abusi sono stati ampiamente documentati da organismi internazionali come Amnesty International, Human Rights Watch, la Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale e il Ministero dell'Interno britannico".

La lettera ha affermato che le organizzazioni per i diritti umani hanno presentato al governo neozelandese un elenco dei responsabili delle violazioni dei diritti umani, chiedendo il divieto di rilascio dei visti e sanzioni mirate. In questi documenti, il nome di Zhao Leji compare tra quelli degli alti funzionari del PCC raccomandati per essere sottoposti a scrutinio a causa del loro ruolo nella definizione delle politiche e nell'attuazione della persecuzione.

I praticanti hanno invitato il governo neozelandese a difendere i diritti umani, e a sottolineare tre punti durante l'incontro con la delegazione del PCC: sollevare la questione della persecuzione religiosa e spirituale in Cina, esprimere l'impegno della Nuova Zelanda a favore della libertà di credo e della dignità umana, e sollecitare le autorità cinesi a porre fine alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong.

L'ufficio del Primo Ministro ha ricevuto la lettera, e ha ringraziato i praticanti per aver condiviso i loro commenti, le loro preoccupazioni e le loro idee. “I vostri commenti sono stati presi in considerazione e inoltrati al Primo Ministro, nonché all'ufficio del Ministro degli Affari Esteri, l'Onorevole Winston Peters, affinché siano esaminati”, ha risposto l'ufficio.

Zhao si è recato a Christchurch il giorno successivo.